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L U K E

Questo non era giusto.

Cazzo, non stava fottutamente succedendo. Non adesso. Sentivo di non poter respirare.

"Luke, hai intenzione di rispondere?" Chiese Calum mentre eravamo tutti seduti in salotto.

"No."

Ashton mi chiese, "Perché no?"

"E' mio padre." Dissi lentamente mentre continuavo a guardare il mio telefono.

Non mi aveva chiamato in quasi un anno e non pensavo che ci avrebbe provato di nuovo. Non rispondevo mai al telefono quando chiamava e ogni messaggio in segreteria che lasciava veniva cancellato. Le email non le leggevo, eliminate.

Non sapevo se non fosse abbastanza chiaro per lui, ma non avevo intenzione di parlargli. Mai. Non volevo aggiustare la nostra fottuta relazione, se così si poteva chiamare. Non volevo sentire le sue scuse e certamente non volevo sentire una parola che usciva dalla sua fottuta bocca. Non volevo avere niente a che fare con lui, perché non lo capiva? Stavo bene senza di lui, lo ero stato per tanto tempo, cosa gli faceva credere che poteva tornare nella mia vita quando gli pareva? C'era un motivo se non rispondevo alle sue chiamate.

La stanza era silenziosa e alla fine fu Michael a dire qualcosa. "Cosa pensi che volesse?"

Io feci spallucce- "Non lo so, ma non me ne importa." Era la verità. Mi venne voglia di lanciare il telefono dall'altra parte della stanza quando notai che aveva lasciato un messaggio in segreteria.

"Stai bene?" Chiese Ashton e mi posò una mano sulla spalla mentre annuivo.

Non sapevo neanche io la risposta. Non sapevo mai neanche cosa pensare quando lui chiamava. "Voglio solo stare solo per un secondo, okay?" Dissi loro e poi me ne andai.

La mia giornata stava andando davvero bene fino a questa chiamata. Ogni volta che succedeva era come se tutto diventasse una merda. Mi rovinava l'intera giornata e non volevo avere niente a che fare con nessuno.

Ero arrabbiato e forse anche triste. Non lo sapevo. Tutto quello che sapevo era che volevo Sam qui e volevo che lei mi guardasse e mi dicesse che stavo bene. Odiavo il modo in cui mi faceva stare tutto questo.

Quando entrai in camera mia chiusi la porta e andai in bagno, guardandomi nello specchio. Non mi ero neanche reso conto che i miei occhi si erano riempiti di lacrime che minacciavano di uscire. Fanculo. Non avrei pianto. Non mi ricordavo l'ultima volta in cui avevo pianto, ma non volevo farlo di nuovo. soprattutto non per questo.

Ero così arrabbiato, così maledettamente arrabbiato che mi faceva male la testa e alla fine piansi. Il sangue mi ribolliva nelle vene, ma qualcosa dentro di me sapeva che ero ferito. Senza neanche pensarci colpì lo specchio di fronte a me e questo si distrusse sotto il mio pugno sinistro.

"Smettila." Mi dissi. "Smettila di piangere." Ma non riuscivo.

Il pugno iniziò a far male, ma non mi importava. Lo feci di nuovo, ma questa volta con la mano destra.

"Luke! Luke, che stai facendo?!" Era Ashton e stava bussando alla porta del mio bagno. "Apri la porta!" Urlò mentre bussava.

"No! Lasciatemi solo!" Urlai e guardai il sangue sulle mie mani. "Voglio stare solo!" Non riuscivo a smettere di prendere a pugni lo specchio. Non riuscivo a smettere di piangere.

"Luke, andiamo! Facci entrare." Questa volta era Calum, ma non stavo ascoltando perché ascoltavo solo ascoltando il rumore dei vetri rotti sotto i miei pugni.

Mrs All American -luke TRADUZIONE ITALIANADove le storie prendono vita. Scoprilo ora