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L U K E

Ero un Australia da tre giorni ormai. I ragazzi sarebbero arrivati oggi e ne ero felice. Era stato un po' noioso qui senza di loro e visto che non parlavo con nessuno qui rimanevo seduto a casa tutto il giorno. Avevo perso i contatti con un sacco di persone dopo che mi ero trasferito.

Mia mamma stava correndo per tutta casa, impazzendo per i regali di Natale e la cena. Non sapevo perché visto che Natale era tra quattro giorni.

Quindi immaginai che ci sarebbe stata una festa e che sarebbero venuti i nostri parenti. Era un'idea carina, ma preferivo rimanere sul divano con mia madre e guardare film con lei. Sapete quando ci sono ospiti a casa e volevi solo che se ne andassero? Io ero così. Ma era la famiglia, quindi non l'avrei mai detto a voce alta.

I ragazzi non sarebbero arrivati fino a tardi ed adesso ero a letto con Molly. Ero stato steso qui tutta la mattina e adesso era l'una. Probabilmente mi sarei dovuto alzare e uscire. Avrei dovuto iniziare a comprare i regali per mia madre e i ragazzi. Quindi mi alzai e mi feci una doccia.

"Mamma, sto uscendo." Dissi mentre andavo verso la porta d'ingresso. Lei mi salutò anche se era l telefono ed io presi la sua macchina.

Guidare in Australia per la prima volta in tanti anni era fottutamente strano. Mi ero abituato a guidare negli Stati Uniti dove c'era un traffico pazzesco, qui invece era normale e anche calmo.

Quando arrivai ai negozi, sperai che nessuno mi infastidisse. Potevo sembrare maleducato, ma volevo solo passeggiare e stare solo. Lasciai su gli occhiali da sole.

"Cazzo." Borbottai mentre camminavo e sentì delle urla dietro di me. Continuai a camminare, nessuno stava urlando il mio nome. Entrai in un negozio che sapevo essere il preferito dei ragazzi e presi delle cose a caso che gli sarebbero piaciute.

Ero riuscito a tenermi occupato in questi giorni e tutto stava andando bene... pensavo. Non avevo pensato a lei in questi giorni, ma quando vidi un maglione a strisce i miei pensieri si riempirono subito di Sam. E non potei fare a meno di pensare a quando sarebbe stata bella con quello stupido maglione. E a come sarebbe andata in giro per casa indossando solo quello, senza pantaloni.

Una ragazza stava venendo verso di me e prima che potesse dirmi qualcosa le chiesi, "Cosa pensi di questo maglione?"

Lei mi guardò confusa e poi osservò il maglione. "E' davvero carino, perché?"

"Sto solo cercando di decidere cosa prendere a mia madre." Mentì e lei annuì.

"Prendi questo." Sorrise.

Io annuì e poi lei mi chiese una foto. Poi mi abbracciò per salutarmi.

Alla fine comprai a Sam lo stupido maglione, sapevo che gli sarebbe stato bene.

****

"Luke! Fottuto stronzo!" Fu la prima cosa che sentì quando tornai a casa. Adorabile.

Entrai in salotto, dove trovai Michael, Calum e Ashton tutti seduti. Non sembravano molto felici.

"Ho preso i regali di Natale." Dissi e sollevai le buste, rivolgendo loro dei sorrisi pieni di speranza. Loro mi guardarono e basta. "E' bello vedere anche voi, Gesù."

"Cosa c'è di sbagliato in te?" Urlò Calum ed io alzai gli occhi al cielo. "Te ne sei andato senza dircelo!"

"Eravamo preoccupati da morire! Perché te ne sei andato così?" Chiese Michael mentre posavo le buste e mi sedevo con loro.

"Ho avuto una notte di merda." Sospirai e posai i gomiti sulle ginocchia.

"Così di merda che sei tornato fin qui senza prima dircelo?" Sbottò Ashton ed io mi coprì la faccia con le mani.

"Calmati, Ash." Disse Calum. "E' stata ovviamente brutto se l'ha fatto."

Michael chiese, "Cosa è successo?"

Non volevo parlare di quello che era successo. Mi faceva arrabbiare e mi faceva male pensarci. Perché ogni volta pensavo a Sam che se ne andava con Dylan. Non sapevo se mi faceva più male o più rabbia. "Per farla breve ho dato un pugno in faccia a Dylan. Sam non ne era felice quindi se n'è andata con lui dopo che io le ho chiesto di non farlo. Quindi sono tornato a casa, ho fatto la valigia e poi ho preso un aereo."

"Perché diavolo hai colpito Dylan?" Urlò Ashton. "Quel ragazzo è sempre stato gentile con noi, Luke!"

"Amico, calmo, lascialo continuare." Disse Michael.

"Perché l'hai fatto?" Chiese Calum e mi diede una gomitata.

"L'ho visto che baciava la guancia a Sam e la chiamava Sammy e, non lo so, mi ha reso così-"

"Oh mio dio, sei un tale idiota." Borbottò Michael, premendosi il palmo della mano in fronte.

"E' una ragione abbastanza stupida, Luke." Disse Calum.

"State zitti! Siete i miei migliori amici! Voi stronzi dovreste stare dal mio lato!" Urlai e li guardai.

"Sai che lo siamo sempre, ma questa volta hai sbagliato. Non puoi aspettarti seriamente che prendiamo le tue difese quando hai colpito qualcuno in faccia per nessuna ragione." Mi rimproverò Ashton.

"Ascolta, amico, qualsiasi cosa sia successe devi risolverla." Mi disse Calum. "Dylan non ha fatto niente di male. E' amico di Sam e lei gli vuole ovviamente bene, quindi la cosa migliore da fare è scusarsi."

"Ma io non-"

"Luke, andiamo." Disse Michael in tono rude. "E' colpa tua, devi sistemare le cose."

"Sapete cosa, fottetevi, ragazzi." Dissi e mi alzai. "Ho finito di parlare di questo."

Loro chiamarono il mio nome e mi stavano dicendo di sedermi, ma li ignorai. Andai in camera mia e chiusi la porta, facendola sbattere.

Mrs All American -luke TRADUZIONE ITALIANADove le storie prendono vita. Scoprilo ora