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L U K E

"Sam, posso baciarti?"

"No, Luke, non puoi."

E poi mi sentì fottutamente agitato. Chi era questa ragazza che cosa diavolo mi stava facendo? Perché stavo diventando così frustrato per il fatto che si rifiutava di fare sesso con me? Perché non voleva lasciare che la baciassi? Perché non potevo averla come potevo avere ogni altra ragazza?

Perché aveva detto no? Il mio alito puzzava? Voglio dire, l'avevo chiesto in modo gentile.

Stavo perdendo la pazienza con lei e il fatto che adesso era in mutande non aiutava. Mi misi a sedere, cercando di essere il più silenzioso possibile mentre mi infilavo le scarpe. Se non potevo avere lei questa notte allora avrei avuto qualcun altro, giusto? Due in una notte? Perché diavolo no?

Quando lasciai la sua stanza, camminai in silenzio per la casa e me ne andai. Non volevo andare in un locale e cercare qualcuno da portare con me nell'hotel più vicino. Quindi, invece, presi dalla tasca il pezzo di carta con un numero che una cameriera mi aveva passato oggi mentre pranzavo con Ashton.

Non mi importava che erano quasi le tre del mattino. Avevo bisogno di qualcuno da scopare per eliminare tutta la tensione sessuale che si era formata in me. quindi composi il suo numero e la chiamai, guardandomi intorno per l'hotel più vicino.

Lei rispose al terzo squillo. "Hey, sono Luke. Vieni al Crosby tra dieci minuti."

Sentì lei mormorai qualcosa tra 'okay' e 'va bene' e poi chiusi. Quando arrivai in hotel, prenotai una stanza per la notte e non potevo credere a quanti soldi avevo speso per una stanza. Era meglio che questa ragazza fosse brava a letto come lo era nel flirtare.

La stanza era carina e accogliente quando entrai e lanciai la giacca sul divano più vicino. Il letto era enorme, decorato con piccoli cuscini e una coperta scura. Chiusi le tende e sospirai. "Fanculo." Sussurrai.

Presi il cellulare e mandai un messaggio alla ragazza, non sapevo neanche il suo fottuto nome, oh mio Dio ero un tale stronzo, ma non mi importava. Le dissi il numero della stanza. Spensi tutte le luci tranne quella al lato del letto.

Alcuni attimi dopo qualcuno bussò alla porta ed io andai ad aprirla. Oh, era lei. Anche se indossava una felpa, potevo dire che non aveva il reggiseno. La feci entrare e chiusi la porta.

"Non mi aspettavo che mi chiamassi così presto." Disse mentre andava verso il letto. "O così tardi." Aggiunse quando non risposi.

"Sh, non parlare." Le dissi e lei si voltò. Lasciò cadere la borsa per terra, era ovvio che sapesse perché le avevo chiesto di incontrarci qui ed ero grato che non avesse detto altro.

Mi tirò a se e premette le labbra contro le mie e, anche se non volevo farlo, ricambiai il bacio mentre la spingevo sul letto. le sue mani non persero tempo ad afferrare il bordo della mia maglietta. Me la sfilò e mi baciò di nuovo e le mie mani si infilarono sotto la sua felpa e sul suo petto. Le sue mani si abbassarono, palpandomi attraverso di jeans ed io trattenni un gemito.

Lei gemette contro la mia bocca mentre le prendevo i seni con le mani, sentendo i capezzoli indurirsi tra i miei pollici e indici. Sinceramente avevo toccato molte tette nella mia vita, non erano niente di speciale a meno che non erano davvero belle.

Adesso eravamo nudi, non volevo neanche un pompino o i preliminari. Volevo solo scoparla e che poi lei se ne andasse. Quindi lo feci, dopo che lei mi ebbe infilato il preservativo. Mi piaceva essere in controllo, ma non potevo negare che amavo una ragazza su di me.

Mrs All American -luke TRADUZIONE ITALIANADove le storie prendono vita. Scoprilo ora