Non sento più nulla, rallento solo per togliermi distrattamente le scarpe così da facilitare la mia corsa. Maledico l'ascensore per questa attesa straziante e sbuffo sonoramente mentre il panico si fa strada dentro di me. Quando le porte si aprono sull'attico mi faccio strada all'interno della stanza seguendo il pianto a dirotto di un bambino. "Ssh piccolo, tranquillo" Matt tiene in braccio Alex cercando di tranquillizzarlo. "Oh Ellie" ha un'aria piuttosto spossata, prendo il bambino e lo guardo in attesa. "Ha iniziato a piangere e mi sembra che scotti, penso abbia la febbre. Non ti avrei chiamata per un po' di influenza, ma credo che se continua a piangere, si alzerà". Poso le labbra sulla fronte di Alex e confermo le parole dell'uomo. "Hai fatto bene, potresti prendere del latte caldo? Vado di là per cercare di farlo addormentare". Sono leggermente più tranquilla ora, conoscere il problema mi dà più controllo sulla situazione. Ciò non toglie però, che è assolutamente necessario calmare le lacrime, altrimenti si aggraverà e davvero dovrò preoccuparmi. Passeggio per la camera quando Matt arriva. "Tieni, mi sono fatto portare anche della tachipirina in gocce così puoi metterla nel latte" mi porge il biberon e dopo averlo ringraziato, cerco di farlo bere tutto al bambino.
Dopo un'ora buona , sono finalmente riuscita a farlo addormentare. "Sta meglio?" Matt sembra molto preoccupato e ciò mi intenerisce. "Per ora si, tranquillo. Vedrò come trascorrerà la notte e deciderò domani come muovermi" mi siedo vicino a lui sul divano. "Matt, grazie di tutto davvero." Posa una mano sulla mia. "Ellie, per me è un piacere aiutarti". Ci guardiamo intensamente negli occhi. Nessuna scarica, nessun brivido. Solo la consapevolezza di avere davanti una persona magnifica che, sono sicura, avrà un ruolo importante nella mia vita d'ora in poi.
ZACK'S POV
Sto ascoltando i soci da almeno un quarto d'ora e, nonostante ammiri molti di loro per la grande carriera e prestigio che hanno alle spalle, non posso fare a meno di essere annoiato. Mi guardo intorno scrupolosamente per cogliere al meglio spacchi e scollature delle graziose donne che mi ronzano attorno. Alcune di loro sono senza ritegno, dati gli sguardi maliziosi che mi lanciano e l'insistente mordicchiarsi le labbra rigonfie grazie alla chirurgia estetica. Un paio di settimane fa, una rivista mi ha considerato come uno degli scapoli più affascinanti della zona: ciò non mi ha lasciato particolarmente colpito, ma a quanto pare la notizia ha fatto breccia nella mente di numerose signore che, dopo avermi a lungo detestato per diverbi di lavoro con i mariti, si sono improvvisamente interessate a me e ai miei soldi.
La maggior parte delle presenti, porta un trucco pesante, o chi non ama l'alternativa, ha pensato bene di passare direttamente alla plastica pagando i migliori chirurghi di New York. Indubbiamente ci sono delle prede appetitose, ma in cuor mio, non posso fare a meno di essere stufo di questa monotonia. Le donne qui presenti, servono solamente a sfamare i miei bisogni puramente fisici e nulla di più; nessuna di loro può essere ritenuta degna di avere un maggiore confronto con me. O forse una c'è. Sto per rispondere alla mia coscienza, quando la vedo: l'abito bianco le fascia perfettamente ogni curva, posandosi morbido sui fianchi per poi ricadere sulle gambe. Appena fa un passo in avanti, il vestito si apre mostrando lo spacco che arriva fino alla coscia. Istintivamente mi mordo il labbro inferiore lasciando salire lo sguardo sulla sua figura. La profonda scollatura lascia intravedere la pelle chiara del petto e non posso fare a meno di pensare che, nonostante siano molte le parti del suo corpo lasciate in vista, non sia assolutamente volgare; anzi, ha un fascino piuttosto innocente e puro e questo non fa che accendere ancora di più il mio desiderio. È una donna piuttosto semplice, anche se con l'abito di stasera mi ha stupito: ho in parte scelto il guardaroba che le è stato messo a disposizione e anche se ho buon occhio e sapevo le sarebbe stato bene, non credevo lo mettesse mai. Abbiamo avuto modo di incontrarci solo due volte, ma mi sono state più che sufficienti per capire che tipo di persona è. Non si lascerà abbindolare come le altre, anzi, mi darà del filo da torcere e se da una parte questo mi incuriosisce e stimola la mia mente, dall'altra potrebbe essere un potenziale problema. La terrò d'occhio.Si avvicina in modo impacciato e della leonessa che ho visto al colloquio sembra non esserci più traccia. Le prendo un polso per trascinarla in mezzo a noi e non appena i nostri corpi si sfiorano, una scarica che parte dalla mano mi attraversa, espandendosi ovunque. È una strana sensazione mai provata prima. Durante la cena si accomoda accanto a me ed è in evidente disagio, è stata assunta perché aveva un ottimo curriculum, ma è chiaro che non ha alcuna esperienza. Ogni tanto le lancio qualche occhiata e noto che sta conversando con uno dei soci più anziani della compagnia. Questo uomo è un vero caposaldo dell'azienda, è uno dei "padri fondatori" ed è anche grazie al suo talento se il guadagno è così alto. Ho avuto modo di conoscere lui e la sua famiglia in un ambiente più intimo e devo ammettere che è davvero un grande uomo in ogni senso. Si sentirà la sua mancanza quando andrà in pensione. Improvvisamente, una goccia di cioccolato cade sulla coscia di Ellie e, quale migliore occasione di questa per far scontrare nuovamente i nostri corpi? La aiuto a pulirsi e la vedo subito avvampare. Proprio questa reazione stavo aspettando. "Dovresti stare più attenta" le sussurro in tono ammiccante. "E tu non dovresti allungare le mani, maniaco" le sue parole mi lasciano interdetto per un momento , poi sento la rabbia montare. Non mi lascerò mettere i piedi in testa da una donna. Né da nessun altro. "Bada a come parli signorina, io sono il tuo capo e posso farti tornare in quella topaia in cui abitavi in meno di un secondo". La vedo sbiancare e rabbrividire, ma stavolta non per il piacere. Non amo incutere timore, ma pretendo che mi si porti rispetto e se questo è l'unico modo per tenerla in riga...be, allora sarà fatto. Una telefonata interrompe il nostro dialogo e quando risponde, la vedo impallidire ulteriormente. A quanto pare c'è qualcosa o qualcuno che la spaventa più di me. Non faccio nemmeno in tempo a chiederle spiegazione, che subito parte e correndo esce dalla sala.
Vorrei seguirla, ma la presenza di tutti i soci me lo impedisce. Così, quando finalmente mi libero, salgo verso l'attico per sedare la mia curiosità. Quando le porte dell'ascensore si aprono, resto interdetto nell'abitacolo. Proprio davanti a me, seduti sul divano, Ellie e il mio migliore amico si stringono le mani amorevolmente. La scena mi fa ribollire, così premo il pulsante per il piano terra e ritorno da una morettina che ho adocchiato proprio prima di salire.
~ N/A ~
Buonasera fanciulle, ecco un nuovo capitolo che speriamo vi piaccia. Mi sono cimentata nello scrivere un Zack's pov che spero sia decente. Vi prego di farci sapere :) comunque vi volevo ricordare del gruppo Facebook "When Love Takes Over" vi lascio il link: https://www.facebook.com/groups/372479349763211/?ref=aymt_homepage_panel e volevo consigliarvi la storia "Quell'estate" di emylanza 💕buon proseguimento, un bacio.
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When Love Takes Over
RomanceEllie Wilson, 24 anni, appena arrivata a New York insieme alla sua gioia più grande: il figlio Alex. Lo scopo della giovane è quello di ricominciare da zero, per dare la possibilità ad Alex di avere un futuro diverso dal passato tumultuoso che lei h...