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"Quindi state insieme?" Mi domanda Jennifer ammiccando. Le ho raccontato tutto quello che è successo con Zack durante il weekend e ora ci sta già organizzando le nozze. Non avevo idea di come iniziare la mia narrazione, ma l'occasione mi è stata offerta su un piatto d'argento quando la mia amica mi ha domandato come mai il capo fosse così raggiante al nostro ritorno. "Certo che no!" Rispondo sbrigativamente. "Oh andiamo Ellie! Non siete due adolescenti, avete intenzione di continuare a baciarvi così, senza impegno?" Ora il suo tono non sembra più quello di una ragazzina sognatrice, ma quello di una donna matura. Sono perfettamente consapevole del fatto che ha ragione, dobbiamo comportarci come adulti. "Dobbiamo parlare e affrontare la questione il prima possibile, è sole che..." Jeni mi osserva in attesa che continui. "Non è facile. Ora che si è ripreso quasi completamente ha intenzione di gettarsi a capofitto negli affari e di occuparsi dell'azienda, inoltre..." non so come esprimere la mia paura, ma fortunatamente la mia amica mi viene incontro e lo fa lei per mio conto: "Temi che una volta tornato alla vita reale ritorni a trattarti da dipendente?" Annuisco e abbasso lo sguardo. "Ellie" Non è solo l'aver pronunciato il mio nome, ma è il modo in cui è uscito dalle labbra della segretaria a richiamare la mia attenzione. "Ascolta, tra voi non c'è mai stato un semplice e banale rapporto professionale. Vi siete lanciati sguardi di fuoco dal primo momento in cui vi siete incrociati, lo so io, lo sai tu e sono sicura lo sappia anche lui."

"Io...non sono sicura di quello che provo" le spiego. "E chi lo è? Guarda me e Matt, ormai stiamo insieme da qualche settimana, ci vediamo ogni giorno e praticamente conviviamo anche se non in maniera ufficiale...eppure...nessuno dei due ha detto chiaramente quello che sente per l'altro. Nei sentimenti non è tutto bianco o nero. Quello che proviamo è complesso e mutevole, non puoi prevederlo, non puoi comandarlo, non puoi rifiutarlo." Jennifer ha appena espresso alla perfezione il concetto, ma ora un ulteriore dubbio mi assale: "Quindi cosa pensi che dovrei fare?" "Parlagliene e ascolta ciò che lui ha da dirti, spesso le persone sanno stupirci" mi lascia un occhiolino e un'amichevole pacca sulla gamba, dopodiché si alza dal divano su cui siamo sedute da ormai un paio d'ore.

"Ehi Jen" la richiamo, "davvero tu e Matt non vi siete detti nulla?" Sono colpita da questa rivelazione. "Qualcosa sì, ma di certo non le due paroline magiche..." capisco immediatamente a cosa si riferisce e decido di non indagare oltre. "C'è un momento e un luogo per tutto" quest'ultima frase mi lascia un po' interdetta e non so come interpretarla, poi forse capisco: quando sarò il momento, tutto verrà da sé.

Ho cercato in tutti i modi di convincere Jennifer a portare Mattew fuori città almeno per un weekend: entrambi hanno bisogno di un po' di meritato riposo, ma nessuno dei due ha acconsentito alla mia proposta. Smith, dopo il ritorno del suo amico così pieno di energie, sembrava ancora più motivato a darci dentro. I ragazzi si trasmettono forza e passione ed io e Jen siamo davvero felici di vederli interagire con tanta vitalità, proprio come facevano prima dell'incidente. La mia amica mi ha raccontato che i due hanno avuto un incontro non solo per discutere in merito all'azienda e anche se non è a conoscenza dei particolari, è convinta che Zack si sia scusato per il suo comportamento degli ultimi mesi e che Matt l'abbia perdonato senza pensarci due volte.

Ora anche noi donne siamo decise a dare una mano e così ci occupiamo delle scartoffie e delle telefonate, proprio come facevamo prima dell'incidente. Il fatto di avere una sede identificata in un edificio è solamente una questione burocratica: l'azienda ha bisogno di un'immagine e di un luogo professionale dove tutti i dipendenti possano trovarsi. Il nostro impegno è la prova che con la passione si può fare tutto.

Hamilton offre persino il suo ufficio per ogni necessità e negli ultimi giorni io ed Alex passiamo molto tempo da lui. Tra le altre cose, l'uomo mi ricorda che dovrei trovare una babysitter così da non dover trascinare mio figlio in studi e in altri luoghi poco adatti ad un bambino. So perfettamente che ha ragione, ma dopo l'esperienza con Kim, sono molto diffidente e l'idea di lasciare Alex con qualcuno che non conosco mi terrorizza.

When Love Takes OverDove le storie prendono vita. Scoprilo ora