"Oh, che sbadata! Mi scusi signorina" Sono ancora pietrificata sul posto, gli oggetti che avevo in mano sono per terra e i miei occhi sono spalancati. La donna davanti a me si china per raccogliere la sua borsa e interrompe il contatto visivo. Ciò mi permette di tornare alla realtà e capire che quelle iridi che mi sono così famigliari, non appartengono a chi pensavo. Non voglio passare per una maleducata, innanzitutto per una questione di principio e secondariamente perché ho l'impressione che questa donna abbia a che fare con Zack. So che esistono un'infinità di persone con gli occhi azzurri, ma qui non si tratta di un colore comune: parliamo di una tonalità fredda e profonda, capace di ammaliarti e paralizzarti.
Aiuto la donna e ne approfitto per rivolgerle la parola: "Non si preoccupi" le sorrido cordialmente. "Si è fatta male?" "Oh, no assolutamente!" "Sono davvero dispiaciuta, ero sovrappensiero e non ho guardato dove mettevo i piedi" mi spiega. "Stia tranquilla! Capita a tutti di avere la testa tra le nuvole" mentre ci alziamo, la guardo più da vicino: è di una bellezza disarmante. I capelli neri sono lunghi e ricadono intorno a lei in morbide onde, le luci al neon del supermercato ne esaltano la lucidità e la carnagione olivastra fa risaltare lo sguardo dolce e magnetico al tempo stesso. A quanto pare, il fascino è una caratteristica di famiglia...
"Sarà meglio che torni ai miei acquisti, questa sera ho ospiti" "La capisco!" Detto questo, ci salutiamo cordialmente e ognuna si occupa delle sue faccende.
Spero di aver preso tutto quello che dovevo, anche se si tratta di Madison, vorrei comunque fare una bella figura. Tutta questa mia dedizione mi riporta alla mente il weekend in montagna e nel mio petto si scava una voragine ad ogni passo più profonda. Il parcheggio con il cemento scuro, il cielo solcato da nuvole grigie e le macchine immobili, non fanno che accentuare questo mio senso di angoscia e nostalgia.
"Accidenti!" Una voce, per fortuna, interrompe il flusso macabro dei miei pensieri e, voltandomi a destra, riconosco la donna di prima. Una delle tre borse che trasportava è caduta e il contenuto si è riversato accanto a quella che suppongo essere la sua auto. Non ci penso due volte ad avvicinarmi per aiutarla; quando mi vede china insieme a lei, mi sorride affettuosamente e agli angoli dei suoi occhi si formano delle rughe di espressione che tradiscono la sua età. Un tuono interrompe per un momento i nostri movimenti. "Grazie cara, senza di te avrei rischiato di rimanere in balia del temporale che sta arrivando" la aiuto a caricare tutto nel bagagliaio e si offre di darmi un passaggio a casa mia. Normalmente non accetterei, non che non mi fidi, ma non vorrei recare disturbo, senza contare che mi è stato ordinato categoricamente di mantenere un profilo basso. Ma per questa volta credo che potrò fare un'eccezione. "Allora? Ti prego non dirmi di no, voglio sdebitarmi!" Senza accorgermene ero con la testa tra le nuvole, così le rispondo sbrigativamente in modo affermativo e salgo sulla sua auto.
Per fortuna la strada da fare è poca e non mi è difficile spiegarle dove abito. Sono tentata di farmi lasciare davanti ad una casa non lontano dalla mia per non farle sapere esattamente dove vivo (come mi è stato prescritto da Carter), ma mi sembra piuttosto complicato dal momento che dovrei fingere di cercare disperatamente le chiavi finché non se ne va e gesticolare davanti ad un uscio non mio nella speranza che non mi veda nessuno. Accantono la mia idea da psicopatica e indico la mia (temporanea) villetta a schiera. "È meravigliosa! Complimenti." "Oh la ringrazio" "Sei nuova di queste parti vero?" Okay, sta iniziando a fare qualche domanda di troppo, ma non è colpa mia, insomma in un paesino piccolo come questo è ovvio che le persone si accorgano subito di un nuovo abitante. "Sì, non so neanche quanto mi tratterrò". Mi riesce molto difficile restare sul vago e sembrare comunque educata. "Allora devi assolutamente venire da me ad assaggiare qualche mia specialità al più presto!" Sono contenta che abbia cambiato discorso e non credo che Madison abbia nulla in contrario se faccio amicizia. "Lo farò con immenso piacere!" "Lasciami il tuo numero, così posso contattarti." Lo scrivo dietro ad uno scontrino e glielo lascio appena prima di scendere dalla macchina, ringraziandola ancora per il passaggio.
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When Love Takes Over
RomanceEllie Wilson, 24 anni, appena arrivata a New York insieme alla sua gioia più grande: il figlio Alex. Lo scopo della giovane è quello di ricominciare da zero, per dare la possibilità ad Alex di avere un futuro diverso dal passato tumultuoso che lei h...