ZACK'S POV
Dottori e infermiere continuano a passarmi davanti in un via vai frenetico; sono fortunato poiché sono stato immediatamente riconosciuto dal primario di medicina generale che mi ha reso note le condizioni di Ellie, dopo il mio iniziale shock dovuto alle sue parole. Finché l'ematoma non si sarà riassorbito, avrà problemi a ricordare. Non ha ancora visto Alex perché seppur la sua memoria vada incoraggiata, non può fare troppi sforzi al momento. Ho incaricato Jen di prendersi cura del bambino, Matt li ha riaccompagnati a casa, anche se per la precisione non so in quale. L'importante è che stia al sicuro. Per quanto riguarda me, non ho alcuna intenzione di andarmene, inoltre pare che stia arrivando la polizia e hanno la necessità di fare alcune domande ad Ellie, anche se dubito sarà in grado di rispondere.
Come se fosse in mio potere, al solo pensarli, ecco comparire da dietro l'angolo il commissario e due agenti. "Signor Evans" "Commissario" gli rivolgo un cenno. "Sta dormendo" affermo prima che mi possano chiedere qualsiasi cosa. "Che ne dice di un caffè?" Ci rechiamo al piano terra e lasciamo i due agenti a vegliare davanti alla stanza di Ellie. Credo che ormai al posto del sangue, nelle vene mi scorra quel liquido intenso e amaro. "Zack, hai voluto collaborare alle indagini e non ho aperto bocca, mi fido del tuo istinto e delle tue necessità, ma se c'è qualcosa che non mi hai detto, ti prego di farlo ora." Non lo guardo nemmeno, ho bisogno di tempo per riflettere e al momento non ho la testa per farlo. "Ragazzo, se scoprirò qualcosa tramite il mio lavoro, sarai nei guai". "Non c'è niente da scoprire".
Nessuno dovrà mai sapere che abbiamo intercettato le chiamate di Allen, altrimenti se la polizia verrà a conoscenza del fatto che Ellie ha voluto sbrigarsela da sola senza interpellarli, potranno toglierle Alex.
"Un'ultima cosa-" Riporto la mia attenzione sull'uomo seduto accanto a me. "-sai dove si trova il figlio della signorina Wilson?" mi guarda interrogativo e una strana sensazione si agita dentro di me, il mio istinto mi dice di non rispondergli, ma la mia bocca non lo ascolta. "È con una cara amica di Ellie, se ne prenderà cura per stanotte". "Per questa durata il bambino può stare con la signorina, ma domani mattina arriveranno gli assistenti sociali e lo terranno finché non troveremo il padre." "Il padre?" Domando nervosamente. "Sì. A meno che non ci sia un buon motivo per cui l'uomo non possa occuparsi di suo figlio, la custodia è affidata a lui mentre la madre è impossibilitata prendersene cura." Accidenti! Così Allen l'avrà vinta e con Ellie in una situazione del genere sono sicuro che se ne approfitterà. "Non so dove sia". Il mio tono è lapidario e la mia mente sta già pensando ad un piano per sbarazzarsi di quell'idiota.
Chiamo il mio fidato compagno Matt e lo informo di ciò che accadrà nei prossimi giorni. "Speriamo non lo trovino, meglio con gli assistenti sociali che con quel buono a nulla" L'ideale sarebbe con la madre, penso, ma senza dar voce ai miei pensieri. "Lei starà bene". È incredibile come un vero amico, anche attraverso un telefono, riesca a capire quando non stai bene o sei preoccupato per qualcosa. "Jennifer?" Domando. "È piuttosto scossa e non riesce a capire cosa sia successo in questi giorni, ho pensato che non fosse il momento per raccontarle tutto, ma domani rimedierò." Non so cosa ci sia tra quei due, ma è bello avere qualcuno su cui fare affidamento in momenti come questo, e ora che sono sicuro che nessuno di loro due sia una spia, posso stare tranquillo.
ELLIE'S POV
Quando apro gli occhi, una luce bianca mi accieca e non riesco a capire dove mi trovo, l'unica cosa di cui sono consapevole è un lancinante dolore alla testa. Quando finalmente riesco a mettere a fuoco la stanza, realizzo di essere sdraiata e noto accanto a me una figura: si tratta di un ragazzo, bellissimo, con i capelli scuri che contrastano con gli occhi di ghiaccio e la mascella squadrata. Chiedo informazioni circa dove mi trovo e scopro di essere in ospedale, il che ha senso, visti i dolori che mi stanno assalendo poco a poco. Chissà se questo giovane uomo è il mio fidanzato. Non perdo tempo e glielo chiedo, ma dalla sua faccia intuisco la risposta negativa e non solo: ha un'aria piuttosto confusa e non ne capisco il motivo. Suppongo di conoscerlo, anche se non riesco a ricordare il suo nome. Più mi arrovello e più il mal di testa si fa intenso, tanto che in poco tempo perdo i sensi, ancora.
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When Love Takes Over
RomanceEllie Wilson, 24 anni, appena arrivata a New York insieme alla sua gioia più grande: il figlio Alex. Lo scopo della giovane è quello di ricominciare da zero, per dare la possibilità ad Alex di avere un futuro diverso dal passato tumultuoso che lei h...