Lettera.

9

-"Vivi da sola?" mi chiede, iniziando lui la conversazione.
-"Beh, da poche settimane. Tu?"
-"Oh, ehm... Si, si. Posso farti una domanda?"
-"Certo."
-"I tuoi genitori dove sono?"
-"Mio padre non l'ho mai conosciuto e mia madre mi ha abbandonata poche settimane fa, giustificandosi che ormai sono 'maggiorenne'"
-"Cioè, te l'ha detto di persona e se n'è andata?"
-"No, ancora peggio. Se n'è andata senza salutarmi e mi ha lasciato una lettera."
-"Una... Lettera?"
-"Si."
-"Cosa ti ha scritto, in questa lettera?"
-"Beh, non mi ricordo... Non ho finito di leggerla."
-"Prendila allora."
-"Non so dove sia. È tardi, comunque. Voglio andare a dormire. Domani devo andare a scuola." rispondo frettolosamente e irritata.
-"Ho detto qualcosa di sbagliato?"
-"No, sai la strada. Buonanotte."
Sento il portone chiudersi dietro di me, mentre salgo le scale.
Un'altra sensazione strana si è insidiata in me.
Qualcosa mi dice che devo stare in guardia da questo ragazzo ma, apparentemente, sembra un tipo a posto.
Preparo le cose per domani e mi sdraio sul letto. Mi perdo, fantasticano sulle sfumature del carattere di Nick e mi rendo conto di non avergli chiesto che fine hanno fatto i suoi genitori. Il sonno prende il sopravvento e mi addormento, con questi pensieri che rendono i miei sogni inquieti.