21

44 0 0
                                    

Oggi a scuola non si va, perché c'è lo sciopero. Così, decido di passare da Nick.
Lui mi apre la porta subito. Si è appena svegliato e si nota.
-"Mh.. Ciao."
-"Ehii, avevi già intenzione di non andare a scuola??"
-"Che? Ah, si, già. Cioè, si si. Sono stanco."
-"Stanco? Che hai fatto?"
-"Ma che ti importa?"
-"Scusa. Me ne vado, si vede che non sono gradita qui."
-"No, dai. Entra."
Entro. Non lo so perché.
-"Sai, ieri è successo un fatto strano. Lea, la mia migliore amica, te la ricordi? Te ne ho mai parlato?"
-"Cosa ha fatto? Dimmi, che è successo?"
La sua reazione mi ha spaventata, così invento una bugia.
-"Oh si, beh... Lei mi ha salutata e mi ha abbracciata. Era da molto che non lo faceva."
-"Solo questo?"
-"Si."
Nick si avvicina sempre di più, ma ha qualcosa di diverso. I suoi occhi, hanno qualcosa di diverso. Il suo sguardo è vuoto, ma esprime allo stesso tempo malinconia e sicurezza.
Mi bacia, ma non me lo aspettavo. Mi stacco e lo riguardo.
Fa mezzo sorrisetto e succede quello che non mi sarei mai asepttata sarebbe successo tra noi.
Ma, improvvisamente, si sentono delle chiavi girare nel portone.
-"Vestiti, muoviti. E vai via."
-"Ma chi è?"
-"Vai via." dice, freddamente.
-"Bene. È stato uno sbaglio."
-"Si, hai ragione. Uno sbaglio enorme."
Me ne vado, piangendo. Esco dalla porta sul retro.
Vedo la macchina grigia di Nick e continuo a piangere, ancora più forte. Sono stata una stupida.

Lettera.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora