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Mi sveglio improvvisamente, cercando qualcosa.
Non so cosa, ma appena vedo la borsa dell'uomo a terra, mi precipito per vedere cosa trovo.
È difficile rovistare nelle cose con mani e braccia legate, ma trovo un coltellino e spezzo le corde.
Mi spingo a tentoni nel muro, presa da un giramento improvviso di testa.
Vedo girare tutta la parete di roccia intorno a me e vedo uno spiraglio di luce con una corda illuminata.
Mi arrampico, nonostante le forze non me lo concedono molto. Credo sia questo l'istinto di sopravvivenza di cui parlava il mio prof di scienze l'altro giorno.
Ad un certo punto, l'uomo mi tira dal piede.
Ma una mano bianchissima, morbida, prende la mia mano e mi tira. La sua forza supera quella dell'uomo.
Arrivata in superficie, non capisco cosa ci sia intorno a me e svengo. Si, svengo. Un'altra volta.

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