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Sconvolta, torno a casa.
Perché Bridget mi ha fatto quel discorso?
Ho un presentimento. Tutto mi fa pensare che Nick sia collegato a questa storia. Ma perché?
Prendo la giacca e mi precipito a casa di Nick.
La macchina non c'è, ma la porta è aperta.
Entro.
-"Permesso?" dico con voce tremolante.
La casa è vuota.
Vado verso la stanza di Nick, è tutto buio.
Apro la luce e inizio a fare un giro.
Ci sono diverse foto, Nick con sua mamma, Nick con suo padre e Nick... Con una figura oscurata? Perché?
-"Ma che stai facendo?"
Faccio un balzo per lo spavento.
-"S-s-scusa, credevo non ci fosse nessuno in casa."
-"Stavo facendo la doccia, scema."
-"Non ti permettere di chiamarmi in quel modo, sai?" gli dico, puntandogli il dito vicino al viso.
Mi prende la mano e mi butta sul letto.
-"Abbiamo fatto un errore, ricordi?"
-"Sbagliando si impara. Continuamo a sbagliare."
Succedette per la seconda volta, ma questa fu meno brusca della prima.
-"Vuoi un caffè?"
-"Si, grazie."
-"Hai fame?"
-"Si." dico, imbarazzata.
-"Che ti preparo."
-"Il mio preferito."
-"Cioè?"
-"Come... L'altra volta lo sapevi." dico, sorridendo
-"Ripetimelo."
-"Lascia stare, va bene il caffè."
-"Beh, okay. Vado."
Resto sola nella stanza e penso a quanto sia strano questo ragazzo.
Nick, sapeva quanto adorassi la granella di nocciole.
Nonostante qualcosa non mi convinca, credo di essermi affezionata troppo a questa persona e la cosa mi terrorizza.
-"Ragazzina, vieni. È pronto il caffè."

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