Lettera.

37

Alzandomi, trovo di fronte Nick. Il vero Nick.
-"Hey"
-"Lasciami stare, stupido bugiardo." dico piangendo.
Mi prende il polso e mi stringe forte.
-"Capisci che devo farlo, vero?"
-"Cosa? Perché?"
Sembrava sorpreso.
-"Tu, Ian, non ti ha detto niente?"
-"Cosa? Di che parli?"
Lascia cadere il mio braccio e mi abbraccia.
-"Io ti amo, Kristen."
-"No, non è vero."
-"Anche tu provi lo stesso."
-"Io non so per chi provo qualcosa, Nick. Non so se ho amato te quelle notti o tuo fratello. Non so se a scuola guardavo da innamorata te o Ian. Non so se ho provato e provo un sentimento così forte per uno di voi quando mia mamma è andata via. Non so se voi state facendo del male al mia mamma, perché se così fosse, io vi odierei e vi ucciderei, se fosse necessario." dico, passando da un sentimento da amore ad uno di odio profondo.
-"Tua mamma? Dunque Ian ti ha raccontato tutto. Quel grandissimo idiota. Sapevo di non potermi fidare di lui."
-"Io ho solo pensato che avete fatto del male a mia mamma, Ian non mi ha detto nulla. Tu mi hai dato la conferma. Dove si trova mia mamma?! Dove si trova?!" dico urlando e piangendo.
Sto provando diverse emozioni.
Nick non mi permette di fuggire e mi blocca dalle braccia.
Mi porta, stringendo la presa, in macchina.
-"Kristen, ti spiegherò tutto. All'inzio, io l'ho fatto per farti soffrire. Poi, senza volerlo, mi sono affezionato a te. Mio fratello non doveva approfittarne."
-"Approfittare di cosa, Nick?"
-"Come già detto, ti racconterò tutto. Ma dev'esserci anche Ian, quando lo farò." dice, guardando il vuoto davanti a sé.