Dopo quattro ore questo maledetto meet&greet è finito! Questi eventi sono così stancanti,non solo in sé ma anche per il prima e il dopo,che non invidio i commessi delle librerie,che tra scrittori e cantanti chissà quanti ne subiscono.
Per carità,sono occasioni stupende per il contatto atleta/artista- fan,e ammetto che assistere a scene di gioia e ogni tanto anche emozione è bello,soprattutto coi più piccoli.Ma,credetemi,stare dalla nostra parte è stressante,ti sembra di avere davanti una mandria di bufali impazziti che devi assolutamente contenere,o dopo subirai le lamentele del vip e la strigliata del capo.Per fortuna molti dei nostri calciatori sono ragazzi semplici e comprensivi,come appunto Mattia,che mi si palesa davanti proprio ora per salutarmi mentre io sistemo già un po’ di roba qua e là.Il capitano invece è appena andato via.“Feli,io vado.Grazie per il continuo rifornimento d’acqua e cartoline,senza non sarei sopravvissuto! La tua collega Lavinia - abbassa la voce - era troppo presa da Ric (Montolivo nds.) per dare una mano a me!” - ridacchia.
“Lascia stare,ha una cotta per lui dai tempi della scuola.Nulla di che perché sa che è sposato con prole,ma di presenza la carne è debole,lo sai!”
“Ma per quella pizza,allora? Giulia mi sta torturando per vederti,fammi la grazia!”
“Lo so,mi ha scritto.La tua ragazza è un amore e non vedo l'ora di rivederla pure io,se vai alla Juve mi mancherà sicuro più di te! Ahahahah!”
“Sempre simpatica! Comunque ho intenzione di stare qui,a meno di imprevisti dell’ultimo giorno di mercato. Perciò mi sopporterai.Ma non sviare il discorso.Dai,non ci dare sempre buca!”
“È che la sera se non sono distrutta studio.Però ok,prometto che mi faccio sentire con lei e organizziamo per uno di questi giorni!”
“Brava,questo volevo sentirti dire! Ciao amica,buona serata!”
“Grazie Matti,anche a te! Salutami Giulia!”Ok,devo davvero uscire con loro,non posso più rimandare,poveri! Sia loro che il loro gruppo di amici sono simpatici e calorosi nonostante la “milanesità”,e poi di Mattia apprezzo che nonostante sia famoso e molto ricco è lo stesso di sempre,me lo hanno sempre detto anche loro.Essere una bella persona dentro nonostante il conto in banca:è proprio questa la vera ricchezza.E non è una cosa da tutti.
Mentre i miei colleghi iniziano ad andare via io finisco di mettere a posto le ultime maglie da partita che la gente ha lasciato sparse sul bancone,stasera chiuderò io.
Sono con gli occhi bassi intenta nella piega più perfetta che mi riesca quando sento la porta a vetri scorrere e due voci parlottare tra loro a bassa voce.“Ti ho accompagnato qui vista la tua insistenza,ma ti prego fai presto,se facciamo tardi alla cena Michele chi lo sente?”
“Bà,ti rissi di rilassarti,due minuti e usciamo. Ma ormai sugnu ccà, fammi taliari! Salvee!”Nuovi clienti alle 19,30 non li posso reggere,non dopo quell’orda umana trattenutasi fino a mezz’ora fa.Povera me!
“Buonasera! Guardate,in realtà staremmo chiudendo... " - dico continuando nelle mie faccende.
Magari si scoraggiano e fanno dietro front!
“Sì,infatti è tardi pure per noi…” - sento dire con una nota di fastidio ad una voce femminile.
Signora,è stata trascinata da suo figlio,eh? Sapesse quante ne ho viste di martiri come lei!
“Saremo veloci,promesso!” - come non detto!
“Facciamo che ti aspetto fuori,dai.Non tardare.”Poraccia,direbbe il piccolo George d’Inghilterra.Speriamo che il senso di colpa verso la madre faccia velocizzare il giovanotto qui.Che poi,guardandolo bene,è un gran bel giovanotto:moro,all’apparenza fisicamente non male e con un sedere che guardandone il profilo appare sopra la media per un uomo. Signora,i complimenti se li merita,su! Peccato che non sia altissimo (ma rispetto a me che sono una puffa ovviamente sì) e abbia un berretto con la visiera piatta alquanto tamarro in testa,e sulle caviglie degli orribili risvoltini.Dio,quanto li odio!
“Le spiace se dà un’occhiata da solo mentre io finisco di riordinare? Sa,è stata una giornata parecchio movimentata.Se ha bisogno di una mano mi chiami.”
“Tranquilla,voglio prendere qualcosa per un amico tifoso come me,scelgo da solo senza problemi.Ho solo bisogno di un attimo perché sono abituato ad un genere di gadget diversi da quelli sportivi.”Ma di che parla? Non alluderà per caso a gadget sessuali,spero! No,no,facciamo che non me lo chiedo neanche!
Dopo 10 minuti si avvicina e lo accompagno alla cassa.Ha preso un pallone e una maglia da gara.Roba costosetta,dev’essere un amico importante.“Bonaventura,eh?” -azzardo.
Ok che abbiamo fretta entrambi,ma forse nel mutismo sembrerei troppo scortese,è pur sempre un cliente e come tale va trattato con garbo.È anche gradevole all’aspetto.E poi mi pare di averlo già visto...Ma no, mi starò sbagliando.
“Eh sì,uno dei pochi che in questi ultimi anni si è sempre sudato la maglia e merita di vederla acquistata!”
“Un mi riri nenti (non mi dire niente)…” - mi scappa.
“Ah,ah,scoperta!”Oh no,e tutte le raccomandazioni del capo sulla professionalità e l’imparzialità dove le ho lasciate?
<<Siamo tifosi fuori di qui,ma qui dentro non un commento sui calciatori e l’andamento della squadra,per favore!>>.
E meno male che lo ripete sempre!
Ora questo ragazzo magari mi sta per riprendere per questo,magari conosce pure il titolare! Vabbè,ormai è fatta.“Sei dei nostri!” - fa un sorriso enorme.
Ok,ora sono confusa.
“Come,scusi?”
“Innanzitutto dammi del tu che siamo coetanei,e poi ho sentito un accento familiare.Si siciliana,veru?”
“Eh?Ah,sì,sì.”
“Palermo?”
“Sì,provincia.”Wow,mi ha fatto la radiografia! Magari studia qualcosa tipo quelle materie strane di lettere come glottologia,fonetica,studi dei dialetti.Perché ok che sarà siciliano,ma pure la città a primo colpo è da maestri!
“Aah,viri chi sugnu bravu? Biddazza!"
Lo guardo un po’ di stucco.È vero che i siciliani che si incontrano fuori dalla loro terra si salutano con tanto entusiasmo,ma lui è proprio molto espansivo.
“Sì,è…”
“Sei,avevamo detto del tu!” - mi corregge con cipiglio risoluto.
“Sei - rimarco sorridendo - molto bravo ad indovinare.Tu di dove sei di preciso?”
“Naro.Un paesino carinissimo vicino Agrigento,conosci?”
“Non credo.”Ed effettivamente dalla D al posto della T anche la sua provenienza ora è inequivocabile.
“Se ti capita vacci.O magari qualche volta ti ci porto io! - questo è scemo,ci conosciamo da cinque minuti! - Comunque piacere,Piero! E tu vedo che ti chiami Felicia,bedda picciotta.”- dice indicando il mio tesserino appeso alla maglia della divisa.
“Sì,esatto.Comunque il conto viene 100,20 euro,Piero.” - lo liquido.È simpatico,ma un po’ troppo aperto a primo incontro per i miei gusti.
Sì,sono un po’ acida.È un bel ragazzo,ma sono stanca,voglio solo andare a casa,non sopporto più le chiacchiere.
E poi per oggi ho già visto troppi esseri umani.Tataaa,ed ecco qui il nostro Pieruccio fare la sua comparsa! Ma Felicia sembra refrattaria alla confidenza,al momento. Chissà che succederà!
Fatemi sapere che ne pensate di questo primo incontro,baci.
MissR.
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In ogni strada,ogni città,dovunque vada...Ho te nel cuore {Il Volo/PB}
ФанфикUn incontro fortuito e passeggero fa nascere un'amicizia e forse qualcosa di più.Ma resistere agli urti della vita non è sempre facile.