Piero è rimasto a dormire da me,si era fatto tardi e non me la sono sentita di fargli affrontare le ore alla guida col buio.Si è dovuto accontentare del divano,visto che la camera di mia sorella è occupata da lei e dal ragazzo,e di un casto bacio sulle labbra sotto la supervisione di mio padre.Ma direi che come prime ore da coppia può andare decisamente bene.
Ci siamo anche scambiati i nostri regali di Natale,lui è stato super contento del giradischi che gli ho preso,gli brillavano gli occhi come un bimbo all’entrata del parco giochi.Rimango sempre piacevolmente colpita dalla purezza e dalla semplicità che lo portano a sorprendersi ed apprezzare ancora le cose più genuine ed elementari pur avendo visto e vissuto alcune delle più belle in questo mondo.
Lui invece mi ha regalato una splendida ed enorme palette Chanel,come non ne avevo mai visto.Credo che mi ci potrò truccare per tutta la vita.Come sempre mi sono sentita in imbarazzo per i regali costosi che mi fa,ma lui è fatto così,ha un grande cuore e non bada a spese per i suoi affetti più cari.
È ripartito questa mattina,non prima di avermi strappato la promessa che per Capodanno partirò con lui per Salerno,dove loro terranno un concerto in piazza.Dovrò dare buca ai miei amici per la festa che avevamo in programma,e spero non non se la prendano perché mi dispiace tanto,ma non me la sono sentita di dire di no a Piero,non adesso che ci siamo finalmente trovati.Ma intanto stasera esco con loro come concordato,voglio godere il più possibile della loro compagnia perché dopo staremo lontani altri mesi e sarà dura come sempre.E poi devo informarli della novità nella mia vita e del cambiamento di piani.
Passa Giada a prendermi con la sua auto e andiamo al solito locale,che conosciamo a memoria perché ci siamo praticamente cresciuti dentro,ma che in fondo ci piace proprio per il suo essere sempre uguale a se stesso,rendendoci orgogliosi di noi perché siamo arrivati ad essere una comitiva unita,che non si è persa nonostante col tempo le nostre strade si siano sviluppate in direzioni diverse.E la vecchia carta da parati a righe che ricopre quella grande sala da anni e anni,che sotto la luce calda dei lampadari verde scuro sembra ancora più scolorita di ciò che è,mi ricorda che finchè riuscirò a coglierne un particolare diverso in più ogni volta che la osservo vorrà dire che ci sarà ancora la nostra amicizia.
Non appena siamo tutti entriamo e ci sediamo intorno al grande tavolo nell’angolo più distante dall’entrata,anche quello ormai definibile un po’ nostro.
La serata procede con la nostra solita grande allegria,perché la cosa che mi piace di più è che basta una parola di chiunque perchè qualcuno ne tragga una battuta o una presa in giro che genera la risata collettiva.
Verso la fine della cena,quando la fame ha ormai definitivamente lasciato il posto alla conversazione,espongo le mie nuove prospettive.“Ragazzi,io una notizia brutta ed una bella da darvi.”
“Spara prima quella brutta,così poi almeno con la bella ci consoliamo! Mali ca veni nni mriacamu (male che vada ci ubriachiamo)! Ahahah!” - dice Roberto.
“Che cretino! Purtroppo non potrò essere alla festa dopodomani,devo partire.Mi dispiace molto,davvero.”
Cla:“Ma come? Ci vediamo così poco!”
Gia:“Perché devi tornare a Bologna? È successo qualcosa?” - chiede con apprensione.
Riesco a leggere subito il dispiacere sincero nei loro occhi.
“No,nulla di grave,tranquilli.Infatti il perché fa parte della notizia bella.”
Ros:“Quindi? Amunì,parra (dai,parla) però!” - insiste.
“Non torno a Bologna in realtà,vado a Salerno perché i ragazzi de Il Volo fanno un concerto in piazza.”
Cla:“Ma dai,avrai mille occasioni per rivederli cantare! Parti anche per l’America con loro!”
“Lo so cara,infatti non sarei andata in altre circostanze perché ci tenevo davvero a passare il Capodanno con voi,ma stavolta è diverso,perché la novità è che Piero ieri è venuto qui e ci siamo messi insieme,e io non sono riuscita a rifiutare il suo invito.Cercate di capirmi!”
Tutti fanno facce incredule,finché il:
“Davveroo? Woooow!” di Claudia non genera una confusione da stadio e non so come mi ritrovo stretta dentro un abbraccio di gruppo,sentendomi stritolare come il ripieno di un panino tra le fauci di un concorrente dell’Isola dei famosi.
Non appena riesco a liberarmi vedo Giada uscire fuori dal locale e la seguo.Non ha detto una parola e non è da lei non mostrarmi la sua vicinanza emotiva,siamo migliori amiche da tutta la vita e abbiamo sempre festeggiato l’una le gioie dell’altra.
La trovo appoggiata al muro esterno del locale,e d’un tratto sorrido spontaneamente perché mi sovviene un ricordo tragicomico.“Già,ti ricordi che davanti a questo muro ti ho tenuto alzati i capelli quando hai vomitato anche le budella dopo la tua prima sbronza? Quanti anni avevamo,15? Avevi un aspetto orribile,a ripensarci ora fa molto ridere!”.
Lei,che non mi aveva sentita uscire,trasale.Riportando alla mente quell’episodio sorride,ma poi si fa di nuovo seria e mi dà le spalle a braccia incrociate.Le poggio una mano sulla spalla e la volto delicatamente.
“Mi dici che c’è? Pensavo saresti stata felice per me,quando hai passato i pomeriggi ad asciugare le mie lacrime dopo la rottura con Giacomo mi hai promesso che mi sarei innamorata ancora,e che tu saresti stata al mio fianco a gioire con me.Ricordi? È passato qualche anno,ma finalmente la tua previsione si è avverata.Perché però non stai mantenendo la tua promessa? Io sono felice,Giada,non mi succedeva da allora,e tu lo sai.”
“Io sono felicissima per te,ma proprio perché mi ricordo di ogni singola cosa della nostra amicizia adesso sono delusa.Che ci eravamo promesse di confidarci sempre tutto tu te lo ricordi,invece?”
“Certo che sì!”
“E allora perchè ho dovuto sapere una cosa così bella così,insieme a tutti gli altri? Il nostro rapporto è sempre stato più forte,io mi aspettavo che quando oggi pomeriggio ci siamo sentite tu quantomeno mi informassi di una cosa così importante, Felicia,cazzo! Cos’è,ora hai altre frequentazioni più esclusive e le nostre abitudini non valgono più?”Vedo le lacrime scivolarle sulle guance rosee e leggo nei suoi occhioni verdi che veramente è delusa,e adesso mi sento uno schifo.
“Scusami,io pensavo che dirlo a tutti insieme sarebbe stato più bello,ma non ho riflettuto sul fatto che ti avrebbe ferita.Non ho dimenticato nulla di noi,i chilometri o le persone che entrano nella mia vita non sostituiranno mai te o voi qui.Tu ci sei da quando ci sbucciavamo le ginocchia per imparare ad andare in bici senza rotelle scorrazzando per le viuzze del paese,e da allora ad oggi niente è cambiato nel mio cuore,credimi.Faccio mille giri ma come vedi torno sempre qui, perché questa è casa mia.Non volevo escluderti,è stata solo superficialità,la mia.Non pensavo che ci potessi rimanere male se non ti avessi avvisata subito,ma ho sbagliato.Mi perdoni?”
Adesso una lacrima scende anche a me,Giada è un pezzo fondamentale di me,e sono sicura che questo non potrà cambiare.
Lei mi guarda senza parlare per un attimo che mi sembra infinito,poi mi si getta tra le braccia esaurendo le sue ultime lacrime.
“Sì che ti perdono,ma non lo fare mai più,mi sono sentita morire all’idea di non essere più speciale per te.”
“Tu sarai sempre speciale,scema! Sempre.Non dubitarne più.”
“Sei davvero felice?”
"Sono passate solo 24 ore,ma direi di sì,tantissimo.Sai quanto sperassi tutto questo.Piero è venuto fin qui a dirmi che è innamorato di me da mesi,capisci? Io pensavo che mai mi avrebbe ricambiata,è stupendo!”
“So che è come dici.Buona fortuna,tesoro! Renditi conto che non sarà sempre facilissimo visto il suo mestiere,ma Piero mi sembra un tipo a posto e adesso che anche tu sei felice come me con Roberto io sono serena.”Mi stringe e i miei pianeti si riallineano.Forse per la prima volta nella mia vita il mio intero universo,ma proprio tutto,prosegue il suo moto nel giusto senso.
Capitolo dolcetto sull'amicizia, perché anche e soprattutto quella è fondamentale e ti riempie la vita.💕
MissR.
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In ogni strada,ogni città,dovunque vada...Ho te nel cuore {Il Volo/PB}
FanfictionUn incontro fortuito e passeggero fa nascere un'amicizia e forse qualcosa di più.Ma resistere agli urti della vita non è sempre facile.