40.Bologna è una regola

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È ancora presto,mi sono svegliata prima appositamente per gustarmi con calma lo spettacolo di Bologna al sorgere del sole.
Metto su la moka e apro le serrande,appena il caffè è pronto mi siedo al tavolino del terrazzo.È ottobre ma la temperatura è ancora tutto sommato mite,e poi non mi sarei persa per nulla al mondo un piacere del genere:gustarsi un buon caffè,il vero caffè italiano che mi è mancato così tanto,osservando la città che si ridesta con calma regalandoci ancora un timido silenzio mattutino all’ombra di Torre degli asinelli,che si scorge in lontananza.

Siviglia è una città bellissima,piena di arte e colori,ma come tutte le nostre grandi città del sud è confusionaria,e anche la mattina presto devo fare i conti coi rumori del traffico vicino casa.Qui invece ho trovato un appartamento ancora più in centro del precedente,perciò dall’alto del mio ultimo piano mi godo la pace della zona a traffico limitato.Inoltre è quasi più grande il terrazzo del monolocale interno,perciò tocca fare di necessità virtù.

Dopo una ricca colazione mi lavo,mi trucco e indosso un tailleur:a Siviglia non siamo così formali,ma qui non vorrei sfigurare almeno il primo giorno.In ambito lavorativo in Italia a volte siamo così legati all’apparenza!

Faccio una breve passeggiata con la 24 ore in una mano mentre nell’altra reggo un giornale che ho appena preso in edicola:voglio aggiornarmi un po’ per cercare di capire quanto dell'andamento del paese mi sia persa in questi anni.Ciò che non avevo calcolato è che il centro storico è pavimentato in pietra.Ricordo che una volta mi era stato spiegato che questi mattoncini si chiamano bolognini,perché da qui furono adoperati poi come modello di pavimentazione in altre città,in opposizione al modello forlivese.Queste reminiscenze di cultura popolare non mi aiutano però a far fronte al problema immediato:un tacco che si incastra nella fuga tra due mattoni,facendomi perdere l'equilibrio.In una frazione di secondo mi prefiguro già la possibilità di presentarmi al primo giorno di lavoro con graffi in faccia e la camicia bianca tutta sporca,quando mi sento afferrare repentinamente per un braccio,ritrovandomi a sbattere contro un petto conosciuto.

“Passano gli anni ma sei ancora un danno,eh?”
“Fr-Franz...Oddio,grazie! Ciaoo!”

E da quella posizione gli butto le braccia al collo,beandomi dello splendido profumo che emana il suo corpo.

“Ciao a te,Feli.Quando ti ho vista in lontananza mi sono aggiustato gli occhiali sul naso,non riuscivo a credere che fossi davvero tu.Si può sapere che ci fai qui? Perché non mi hai avvisato?”
“Sì,scusa,è che sono partita velocemente e non ho detto a nessuno del mio ritorno.Ti avrei contattato in questi giorni.Adesso però devo proprio scappare,o farò tardi al primo giorno di lavoro.”
“Va bene,in effetti è tardino anche per me.Ma stasera ci vediamo,niente scuse!”
“D'accordo.Ti scrivo di pomeriggio,buona giornata!”
“Benissimo,anche a te.Ah,Felicia…”
“Sì?”
“È bello rivederti.”
“Anche per me.”

***

Dopo una prima giornata di ambientamento nel mio nuovo ufficio a sera come promesso ceno con Franz.

“Buonaseraa,permesso?”
“Vieni,prego.Scusa il caos,è che sono arrivata da un paio di giorni,poi qui lo spazio è quello che è.Poggia pure la giacca lì ed accomodiamoci.Ti avevo detto che potevamo andare a cena fuori!”
“Ma va,figurati,ho portato le pizze,qui è piccolo ma carino,perciò va tutto bene.”
“Guarda che adesso guadagno bene eh,non sono più la studentessa disperata da pasta e tonno,te la potevo pure offrire io!”
“Quanto sei scema! È solo che...Sono stanco e non mi andava di stare in giro,ecco tutto.”
“Questo professorino! Non è che ti fanno lavorare troppo all'università?”
“Sono ancora un assistente,quale professore! Devo sgobbare per farmi le ossa,è normale.”
“Abnegazione ammirevole.Sono fiera di te amico,davvero.Maa...Parlando di cose serie:dell'amore che mi dici? Ci saranno così tante belle ragazze in facoltà,possibile che non ne abbia ancora incontrato una che ti ha fatto perdere la testa?”
“Cosa dici? Sono ragazzine!”
“Mi devo essere persa il passaggio in cui tu sei vecchio a 27 anni,perché alcune saranno sicuramente tue coetanee.”
“Però restano studentesse e io le devo interrogare agli esami.Una donna per me dovrò cercarmela fuori di lì,ma ancora nulla.Intanto continuo a divertirmi senza impegno.Ma adesso basta parlare di me,sai già tutto.Dimmi piuttosto perché sei a Bologna e per quanto.Sei hai preso casa starai a lungo,immagino.”
“Il lupo perde il pelo ma non il vizio,e bravo! Comunque più o meno un paio di mesi.Poi vado a fare la vacanze a casa,perché se essendo in Italia dopo tre anni non lo faccio i miei mi disconoscono,ed infine vado via.Devo curare la realizzazione di una campagna di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne.A Siviglia ci stiamo occupando da tempo degli studi sul fenomeno e poiché purtroppo anche in Italia è molto diffuso avevano bisogno di una che se ne intendesse,e a quanto pare hanno dovuto far venire me perché qui c’è carenza di figure nel mio ruolo.Il realtà speravo di cavarmela in meno tempo quando me l’hanno proposto,ma oggi ho avuto la conferma che siamo ancora alla fase embrionale:si deve organizzare bene tutto il programma di lavoro,scegliere uno o più testimonials d’impatto ed ideare uno spot efficace,seguendo le precise direttive del Ministero che avrò modo di leggere a breve.E infine si deve organizzare un tour nelle scuole d’Italia per la promozione della campagna tra i giovani.Insomma,c'è un bel da fare ma spero entro dicembre di chiudere tutto!”
“È una cosa molto bella,se ti posso essere d'aiuto dimmelo.”
“Beh,si potrebbe fare un incontro anche da voi,magari unendovi la letteratura in materia,o invitando chi ne ha scritto.È un’ottima idea,sonda il terreno con gli organi universitari,io ne discuto col mio staff in sede di organizzazione del tour e vediamo.”
“D'accordo.Senti,ma perché hai così fretta di tornare a Siviglia?”
“Perché lì sono utile e mi sento realizzata.”
“Beh,e qui? Se ti hanno chiamata dalla Spagna vuol dire che sanno quanto sei brava e che sei utile anche qui.Ti hanno addirittura fornito uno staff alle tue dipendenze! Lì è lo stesso?”
“No,si collabora in squadra,ci sono persone molto più esperte di me.Ma qui non ho nessuno con cui dividere le mie soddisfazioni professionali.Anzi,di alcun tipo.”
“E noi? Martina,Gianluca,Ignazio e Lara,che devi assolutamente conoscere perché è dolcissima...Io! Siamo nessuno noi?”
“Franz,sai benissimo che non è così,vi voglio molto bene.E ovviamente al più presto voglio vedere anche loro e conoscere Lara perché Ignazio me ne ha parlato tanto.È solo che ormai la mia vita è lì e non vedo alcun motivo per sconvolgerla nuovamente.”
“Non è che non vuoi rivedere Marco,per caso? Perchè sai bene che quel ragazzo non mi è mai piaciuto e non…”
“Ma quando mai! So che si è trasferito a Bolzano,poi.”
“Allora se è per Piero…”

A quel nome ho un sussulto,da quanto tempo non lo sentivo pronunciare!

“Franz,non è per nessuno,è solo per me.Ormai ho preso una strada diversa e sto bene così.”
“Scusami,è che mi manchi.”

E per un attimo fa quell’espressione da cucciolo indifeso che mi ricorda tanto il fratello.Si somigliano davvero molto.

“Anche tu e gli altri.Ma la Spagna è a due ore di aereo,se ci organizziamo potremo vederci più spesso.Aspetto che mi porti una ragazza,ricordatelo.”
“Va bene,come vuoi.Adesso vado che domani devo tenere lezione io perché il professore ha impegni.”
“D’accordo.E magari arriva in ritardo ogni tanto,ora che stai dall’altro lato della barricata e puoi! Ahahahah!”
“Simpaticona! Buonanotte!”
“Notte a te!”

Ogni tanto fa piacere rispolverare qualche vecchia abitudine,come ad esempio scambiare quattro chiacchiere faccia a faccia con un amico vero.





Ritrovare i vecchi amici è sempre bello,poi Franz è sempre Franz! 😉
Buona serata,
MissR.

In ogni strada,ogni città,dovunque vada...Ho te nel cuore {Il Volo/PB}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora