14.Il richiamo del cuore

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Le mie lezioni sono finite ieri mattina così come l’ultimo turno in negozio,dopo il quale ho salutato tutti i colleghi e sono corsa a chiudere le valigie a casa,non prima,però,di avervi lasciato sul davanzale del salotto un alberello di Natale minuscolo,adatto ad un luogo che non verrà allietato da una folla festante,ma che sicuramente merita di essere coinvolto un minimo in questa caotica gioia che si riversa per le strade e nei volti dei molti che vi si incrociano in questo periodo.E poi l’alberello aiuterà me a sentirmi meno triste al rientro,e di certo non richiede grandi doti di pazienza o abilità ingegneristica nello smontarlo.

Adesso sì che si torna alla base!

***

Sono a casa da qualche giorno,a Natale manca pochissimo e io sono seduta alla scrivania della mia vecchia camera a studiare.
È strano come dopo questi anni tutto dentro questa stanza sia rimasto esattamente uguale,però è molto bello:pensare che i miei vogliano sempre farmi trovare il mio piccolo mondo immutato mi fa sentire coccolata.E non è cambiata neppure la mia attitudine alla concentrazione allo studio esclusivamente nel silenzio di queste quattro mura,anche se ammetto che è stato difficile finora avere molto tempo a disposizione per dedicarmi alla ripetizione,visto che tra parenti e amici che mi hanno reclamata sono stata a casa molto poco.

Ho sentito i tre ragazzi de Il Volo ieri,durante una chiamata Piero ha messo il vivavoce e mi hanno salutata calorosamente,fatta ridere con le solite battute sceme e fatto notare che già dal tono di voce più euforico e dall’accento più marcato si sente che sono in terra sicula.E mi sa che abbiano ragione,l’aria della mia terra mi fa stare decisamente bene.
Piero mi ha detto che torneranno ognuno al proprio paese dopodomani,ossia la vigilia,e mi ha chiesto se ci vediamo dopo Natale,ma a malincuore ho detto di no.
È tanto che non ci incontriamo,ma per fortuna sono riuscita a celare dietro l'esigenza di studio matto e disperatissimo,che poi falsa non è,una decisione che ho preso ultimamente: credo sia meglio allontanarsi un po’.
Se in queste settimane ne ho sentito una forte mancanza,è altrettanto vero che alcuni giorni sono riuscita a distrarmi e non pensarlo quasi per niente.Quasi,perché poi c’era sempre un piccolo ed insignificante particolare che mi faceva venire in mente cosa avrebbe detto o fatto lui in quella circostanza;ma sto già facendo passi avanti,e credo di dovere continuare su questa strada se voglio cercare di farmi passare questa cotta e tornare ad essere la ragazza che basta a se stessa di prima.
Anche per il viaggio in America penso di non soffermarmi più di una manciata di giorni,giusto il tempo di visitare qualche luogo tra i più suggestivi e non fare dispiacere Piero.Poi tornerò a casa e loro proseguiranno il loro viaggio,e da lì in poi passeranno dei mesi,in cui spero che il tempo sia galantuomo e mi dia una mano.
Forza Felicia,chissà quanti ragazzi migliori di Piero puoi trovare per innamorarti! Ok,è poco credibile ma ci si prova.L'auto convincimento può fare tanto.

Mentre leggo quella che per oggi,vista l’ora tarda,sarà l’ultima pagina di un romanzo che ho cominciato da poco, sento il mio telefono poggiato sul comodino suonare avvertendomi di una notifica di Instagram:Piero ha pubblicato una foto.
E poi quando cerco di metterlo da parte ecco che riappare sempre,come a dire <<Ehi,sono qui,di questo bel faccino non ti liberi facilmente!>>.
Perché lui mi rasserena con la sua sola voce via telefono o computer,dolce come balsamo che lenisce la stanchezza di una giornata intera.
Perché lui è come il vento freddo che energico sferza gli alberi quando mi riprende nella sua ferma convinzione che stia facendo una cosa sbagliata,portando ad emergere il tono autoritario anche dal freddo testo di un messaggio,ma al contempo sa avere quel tocco delicato  della brezza che ti rinfresca il viso nei momenti di calura estrema quando premuroso sa ascoltarmi e consolarmi se mi sento giù.
Perché lui è semplicemente lui,e io so benissimo che la battaglia per rispettare il mio proposito di tornare a vederlo solo come un amico sarà lunga e non facile,e più di tutto ho paura che le ferite di guerra oltre a me le possa riportare anche lui. Perché se ami la felicità dell’altro viene prima di tutto,anche prima della tua.

Che l’auto convincimento può fare tanto ve l’ho già detto,ma che mi servirebbe un miracolo lo sapevate?






Salve! Oggi vediamo Felicia lottare contro se stessa,questa battaglia la vincerà?
Capitoletto riflessivo anche questo,ma giuro che presto si passerà all'azione,ho già testato abbastanza la vostra pazienza. 😁
Vi auguro una buona serata,
MissR.

In ogni strada,ogni città,dovunque vada...Ho te nel cuore {Il Volo/PB}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora