9.Emozioni tra la polvere

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Sono a Bologna da un’ora,più o meno.È da qui che riparto.
Oggi è stato il grande giorno del trasferimento definitivo,in cui ho portato con me tutti i miei vestiti e qualche scatolone,i restanti arriveranno tra domani e dopodomani.Mi è venuto a prendere Francesco,o meglio Franz per tutti,il fratello di Piero,che poi è dovuto scappare perché aveva impegni.
L’ho conosciuto nelle scorse settimane quando sono venuta qui per definire tutte le questioni burocratiche tra università e casa,nonché per fare un colloquio di lavoro presso un negozio di intimo che lui stesso mi ha segnalato.È simpatico e dolce come Piero,ed è anche lui un bel ragazzo.Però la grande differenza col fratello è che lui è un grandissimo appassionato di cultura,è laureato in lettere e sta facendo anche lui la specialistica.Insomma,con lui posso parlare di argomenti diversi rispetto a quelli che affronto con Piero.

Appena arrivata a casa ho posato le valigie in camera e poi nonostante il freddo autunnale ho aperto qualche finestra per fare arieggiare l’ambiente e scomparire il fastidioso odore di chiuso.

Mentre tolgo i teli che coprono i mobili suona il citofono.Rispondo e sento una voce squillante dirmi:

“Salve,signorina,siamo tre amici bellissimi,ni fa trasiri (ci fa entrare)?” - è Ignazio,si riconoscerebbe ovunque.

Dopo due minuti mi trovo in casa Il Volo al completo,in tuta ma in tutto il loro splendore.

“Ciaoo! E voi che ci fate qui? Sbaglio o eravate ad una riunione di lavoro per il vostro libro?”

Gianluca mi risponde col suo sorriso dolce sulle labbra.

“Sì,ma è finita prima del previsto e siamo venuti ad accoglierti in città.Benvenuta, Feli!” - e mi abbraccia forte.

Questo ragazzo è davvero tenerissimo,credo che la sua ragazza Martina sia fortunata,e anche se li ho visti insieme una sola volta mi sono sembrati proprio una bella coppia.

“Gianlù,si a fai salutari puru a nuatri,macari!” - interviene Piero.

Lo guardo e mi sembra quasi infastidito. Forse oggi si sarà svegliato male,d’altronde dal messaggio scritto di stamattina non ne potevo percepire l’umore.

“Sì,Gianluco,spostati che tu neanche stai qui,che benvenuto è?” - Ignazio col suo modo di chiamarlo <<Gianluco>> mi fa morire dal ridere.

Anche lui mi abbraccia e mi scombina un po’ i capelli per accogliermi sempre a modo suo.Per ultimo mi si avvicina Piero. Non ci vediamo da un paio di settimane e devo dire che mi è mancato,non pensavo di legarmi così a lui.Il nostro è un rapporto speciale.Infatti quando saranno in tour per tanti mesi sarà difficile,per fortuna per un pochino starò con loro.

Mi stringe forte a sé,mi dà un bacio sulla guancia e mi sussurra all’orecchio:

“Buon nuovo inizio,nicuzza!”

I ragazzi si offrono gentilmente di darmi una mano a sistemare un po’ casa e in quattro tutto diventa sicuramente più semplice e veloce.Tutto a parte sistemare i miei vestiti nella cabina armadio di cui per fortuna questa modesta casetta è dotata,visto che gli altri due si sono dedicati alla libreria e mi hanno lasciato Piero come aiutante,il quale non ha fatto altro che commentare ogni mio capo d’abbigliamento contestando se una gonna fosse troppo corta o una maglia troppo scollata.
Quando alla fine sono scoppiata dicendogli acidamente che, visto che neanche mio padre può dirmi come vestirmi,non sono affari suoi si è zittito.La mia pazienza ha un limite,forse anche basso,lo ammetto,ma sono fatta così.Non sopporto le intromissioni in cose mie personali,anche perché non sono davvero una che si veste succinta,affatto.Piuttosto è lui che oggi ha la luna storta,decisamente.Ormai so che è permaloso e se la sarà presa per la mia risposta,ma se la farà passare.
Mi dice che va ad aiutare gli altri coi miei libri,visto che io sto finendo,e si allontana.

Intanto nell’altra stanza...

I:“Piè,chi cumminasti? Abbiamo sentito Felicia alzare la voce.”
P:“Niente,è che aveva qualche maglietta un poco troppo aperta sul davanzale,e gliel’ho fatto notare.Ma s’arrabbiò.”
G:“Beh,direi,non sei mica suo padre!”
P:“È quello che ha detto pure lei.Ma tu zittuti 'ca già con quell’abbraccio stretto stretto facisti assai!”
G:“Ma che dici? Sai benissimo che sono innamorato di Martina.Tu stai impazzendo!”
I:“E meno male ca poi sugnu iu chiddu gilusu! Piè, Gian ha ragione,tu stai impazzendo,devi dirglielo.”
P:“Ma dirle che?”
I:“Che ti sei innamorato di lei.”
P:“Io non…”
G:“Guarda che non ce la fai a mentirci,siamo i tuoi fratelli e ti conosciamo benissimo.”
I:“E poi si vede lontano un chilometro,forse solo lei non se n’è accorta.”
P:“Ok,ok,mi sa che avete ragione.All’inizio mi incuriosiva come persona ma soprattutto mi attraeva tanto e ho pensato di portarmela a letto.Ma lei non ci è stata,e lì ho capito che non era una come tante.È nata una forte amicizia,ma ormai io sento di provare di più.Ma lei no,capite? Continua a vedermi come il suo grande amico e non me la sento di dirle la verità,ho paura di rovinare il nostro rapporto.”
G:“Ma così non puoi andare avanti,ci soffri e basta.”
I:“Infatti.Tentar non nuoce,magari prova qualcosa pure lei ma non te lo dice perché è scimunita come te.”

Piero lo guarda storto.

G:“Ignà,e dai!”
I:“Scusate,sdrammatizzavo!”

Si guardano e scoppiano a ridere.L’amicizia vera è la cosa più bella.

F:“Ragazzii! Se avete finito di ridere venite di qua.Si è fatto tardi,che ne dite di ordinare le pizze?”
P:“Arriviamo!”

Mentre Gianluca raggiunge Felicia in cucina Ignazio stringe Piero dalle spalle.

I:“Pensaci,non puoi guardarla in silenzio e soffrire.Intanto potrebbe arrivare qualcuno e fregartela sotto il naso.”
P:“E se la perdessi anche come amica? Ignà,quella non mi vuole!”
I:“E se invece non se ne fosse ancora accorta ma le piaci? Non vivere di se,agisci e basta,la vita è una! Promettimi che almeno ci pensi.”
P:“E va bene.”
I:“E un stari mutriatu cu idda pi na fissaria ca è 'na brava picciotta (e non stare offeso con lei per una fesseria che è una brava ragazza)!”
P:“Ma ho solo fatto una critica!”
I:“A parte che ti conosco,avrai usato il tuo tono autoritario.E poi non è tua...Ancora. E anche se lo sarà non puoi fare troppo il geloso,non mi pare il tipo che te lo lascerebbe fare.”
P:“Senti da chi arriva il consiglio,mister gelosia!”
I:“Infatti ancora io una buona per me non l’ho trovata! Ahahahah!”
F:“Ehiii,Qui e Quo,aspettiamo voi!”
I:“Eccoci,eccoci! Pizza,vieni a mee!”

Buonasera,spero abbiate fatto tutte il vostro dovere in questo giorno di referendum,per chi non l'avesse fatto c'è ancora qualche ora. 😉
Finalmente almeno Piero ha aperto gli occhi,speriamo che basterà per smuovere le acque! E Felicia secondo voi cosa sente?
Vi lascio con questo dubbio,
MissR.

In ogni strada,ogni città,dovunque vada...Ho te nel cuore {Il Volo/PB}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora