35.Incontri - scontri

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Dopo una mattinata movimentata in facoltà per le elezioni dei rappresentanti sono letteralmente scappata da lì il più velocemente possibile e,visto che arrivando in fiera in anticipo non è ancora ora di attaccare col mio turno,io e la mia collega ci godiamo la pausa pranzo comodamente sedute al bar.

“Questo panino würstel e patatine è ottimo,ma tu perché hai preso quella triste piada insalata e fontina?”
“Perché si avvicina l’estate e sono a dieta per ritrovare un po’ la forma.”
“Il fidanzato famoso è esigente su questo? Ahahahah!”
“Ma va,a lui non interessa,sono io che ci terrei.Ma non so che risultati potrò ottenere,non pranzando mai a casa mi viene difficile organizzarmi.”

Dopo aver finito con calma il tocco finale è d’obbligo.

“Caffè?”
“Per me assolutamente,visto che devo ancora passare cinque ore qui!”
“E per me pure,visto che devo fare pulizie ad oltranza a casa.Offro io a ‘sto giro,visto che l’altra volta hai fatto tu.”
“Grazie,gentilissima.”

Mentre giro il cucchiaino nella mia tazza per far sciogliere il dolcificante,l’unica cosa che posso usare,la mia collega mi dà una gomitata che per poco non mi fa rovesciare il caffè addosso.

“Ma sei scema?” - la guardo con gli occhi sgranati.
“Pss,lascia stare e guarda dove ti dico! Vedi quel biondino lì di fronte? Guarda ma non guardare!” - è scema per forza!

Butto l’occhio nella direzione indicatami e vedo un ragazzo biondo che mangia qualcosa che mi pare un pezzo di pizza.

“Ok,visto.Dunque?”
“Dunque ti guarda insistentemente da quando ci siamo sedute.”
“E lascialo guardare,cosa vuoi che mi importi?”
“Ma è carinoo! Ha anche il cartellino,sarà in servizio pure lui.”
“Può essere,ma sono fidanzata.”
“Uffa,che palle che sei!”
“Avvicinati tu,se ci tieni.Sei single!”
“Ma figurati,non mi fila di striscio! Tutte le fortune a te!”

Mi fa la linguaccia e poi lasciamo il bar.Ci salutiamo e raggiungo il mio stand,mi aspetta un lungo pomeriggio.

Dopo un paio d’ore di lavoro mentre ho la testa china su uno scatolone sotto lo stand sento bussarmi su una spalla.Faccio un salto dallo spavento e sbatto la fronte sul bancone.

“Ahiii!”

Mi tocco il punto dolente e vedo la mano sporcarsi di sangue.Perfetto!

“Scusami,non volevo farti spaventare!”

Alzo gli occhi e mi trovo davanti il ragazzo biondo del bar.Bella presentazione...Devo raccontarlo alla mia collega.

“Stai sanguinando! Vieni,andiamo a disinfettare il taglio,di là c’è la cassetta del pronto soccorso.”

Lo seguo e poi tenta di passarmi il cotone idrofilo col disinfettante sulla ferita,ma faccio da sola.Mentre strofino e poi metto un cerotto mi guarda attentamente.

“Scusami di nuovo.Mi chiamo Marco,sono allo stand 25.”
“L’ho visto. - indico il suo cartellino con la testa -,come immagino tu abbia letto che mi chiamo Felicia.
Comunque non preoccuparti,però la prossima volta evita di arrivare in silenzio alle spalle della gente.Cosa volevi dirmi? Perché ho lasciato la mia postazione incustodita.” - dico mentre intanto la raggiungo.

Lo sento seguirmi.

“Che mi chiamo Marco,e l’ho già detto,e che ti ho notata prima al bar e,visto che lavori qui,potremmo pranzare insieme uno di questi giorni rimanenti.Giusto per farci compagnia e conoscerci.”
“Grazie ma c’è già la mia collega a farmi compagnia.Scusami Marco,non voglio affatto essere scortese,ma sono fidanzata e non mi interessa fare nuove conoscenze.”
“Non importa,io non sono geloso!” - dice con un sorriso smagliante.

Lo guardo stupita.Nel frattempo si avvicina una cliente e lui si congeda.

“Allora magari ci si vede qui in giro,ciao!”

Ci mancava solo uno scocciatore! Non capisco davvero cos’abbia visto in me:non sono appariscente e di certo non ho fatto nulla per farmi notare.Spero desista subito perché mi ha già procurato un taglio,non vorrei mi creasse anche problemi con Piero.

A sera sono stravaccata sul divano a leggere un libro quando sento il pc annunciare un videochiamata del mio amore.Lo porto sulle gambe e rispondo.

“Ciao,nana mia!”
“Ciao,Piè.”
“Non tutto quest’entusiasmo,eh!”
“Scusa,ma ho sonno,è stata una giornata lunga.Lì come va?”
“Tutto bene,sono in camera a riposarmi un po’,tra poco andiamo a provare per stasera.”
“Questo è il concerto numero…?”
“Numero meno tre dal ritorno in patria.Una settimana e sono a casa,finalmente! Almeno per un paio di settimane.Non vedo l'ora!”
“Anche io.Ho bisogno di sentire il calore del tuo abbraccio.”
“Lo sentirai presto.Ma quel cerotto in fronte? Chi cumminasti?”
“Ho sbattuto sul bancone dello stand e mi sono tagliata,ma stavolta non è colpa mia!”

Per un attimo mi pento delle parole che mi sono lasciata sfuggire,in fondo quel Marco non avrà alcuna chance.Ma poi ricordo la promessa di dirgli tutto,e dopo quella brutta esperienza voglio assolutamente mantenerla.

“Cioè? È stato qualcuno?”
“Un commesso di un altro stand mi è arrivato alle spalle mentre ero abbassata,mi sono spaventata e nell’alzare la testa ho sbattuto.”
“A posto! E che voleva il tizio?”
“Prima mi ha accompagnato a disinfettarmi e poi mi voleva invitare a pranzo uno di questi giorni.Prima che tu ti faccia film mentali,ho subito rifiutato.”
“Ecco,brava! Ma vedi questo!”
“Gli ho anche detto che sono impegnata e lui mi ha detto di non essere geloso.”
“Che faccia di bronzo! Neanche io ho mai detto una cosa così ad una ragazza quand'ero single.Se una è fidanzata un si talìa (guarda) e basta.”
“Stai tranquillo,è tutto a posto.”
“Non lo fare avvicinare!”
“Sì,gli sparo a vista! E dai,non posso impedirgli nulla! Ma non credo si rifarà vedere,sono stata chiara e penso scherzasse.”
“Va bene,ma stai attenta.”
“Ma attenta a che? Non sono mica scema! Tu piuttosto,poca confidenza a queste sudamericane,perché mi sembrano troppo espansive.Ti assicuro che le foto arrivano fin qui,a tia talìu!”
“Ahahah,amore,è che sono contente di poterci abbracciare!”
“Ecco,ma limitati agli abbracci che quelle hanno i tentacoli! “
“Ma certo,non ti preoccupare che so benissimo quali paletti mettere.Sono anni che ho a che fare con loro,ricordi?”
“Sì,ma solo quest’anno sei impegnato,ricordi?”
“Certo,ovvio.Nulla fuori posto.”
“Eh,sarà meglio!”
“Dai,vai a dormire,che se sbadigli un’altra volta mi contagi!”
“Vero,sono distrutta.Buon concerto!”
“A te buona nanna,sognami!”
“No,che poi ti sogno che russi!”
“Ma io non russo!”
“Appunto,in sogno sei così pesante che ti preferisco di persona!”
“Ah,grazie,sempre piena di complimenti per me sei!”
“Così non ti monti la testa,sfigatissima star del mio cuore!”
“Davvero un amore! Va curcati!”
“Ahahahah,ciaoo!”


Ed ecco pure Marco,darà fastidio?
E chi lo sa!
Baciotti,bellezze! 😘
MissR.

In ogni strada,ogni città,dovunque vada...Ho te nel cuore {Il Volo/PB}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora