22.È nel buio che trovo te - Parte II

327 21 9
                                    

Il concerto è appena finito,Martina ha mantenuto la parola e mi ha scritto:Piero sul palco è stato lo stesso di sempre,dolce e scherzoso,come non avevo dubbi che fosse.Subito dopo però l’ha buttata sulla stanchezza e non si è fermato con nessuno,correndo a casa di Franz.Martina mi ha detto di aver sentito qualche commento acido di troppo in proposito da parte di qualche fan,ma se ne faranno una ragione.
Io nonostante i miei propositi non ce l’ho fatta seguire il film,non ho fatto che pensare a lui tutta la sera.Faccio tanto la forte ma in realtà ho bisogno di lui per stare bene.
Tutto questo rimuginare mi ha fatto venire mal di testa,è il caso che vada a dormire.Si è fatto tardi e non è stata affatto una buona giornata.

Nel mezzo del mio sonno mi sveglio di soprassalto:il cellulare sul comodino squilla.Mannaggia a me quando l’ho dimenticato acceso! Anche se forse più che una dimenticanza è stato il subconscio a suggerirmelo.
Guardo il display,segna l’1,40 e la chiamata è di Piero.

“Pronto…” - dico con voce evidentemente impastata di sonno.

Il mal di testa è passato,ma mi sento ancora frastornata.

“Feli,so che dormivi,ma sono sotto casa tua,fammi salire.”

Mi alzo cercando a tentoni le mie pantofole e la vestaglia,scosto la tenda e lo vedo davanti al portone.
Mi reco all’entrata e gli apro dal citofono,appoggiandomi allo stipite della porta aperta sul pianerottolo silenzioso.Se la mia anziana vicina di casa vedesse questo movimento notturno chissà che frequentazioni penserebbe che abbia!

Dopo due minuti si aprono le porte automatiche dell’ascensore di fronte a me e ne esce un Piero dall'espressione nervosa e gli occhi stanchi.
Mi sposto e lo lascio entrare,lui in silenzio si dirige verso il salotto e si accascia sul divano coprendosi la faccia con le mani dopo aver poggiato gli occhiali sulla testa.
Mi siedo accanto a lui e lo osservo un attimo,poi mi alzo dirigendomi in cucina senza che lui se ne accorga nemmeno.Non abbiamo ancora scambiato una parola.

Dopo qualche minuto torno porgendogli una tazza di camomilla.Alza la testa dal cuscino su cui era sprofondato e mi guarda un po’ stupito.

“Tieni,ti farà bene,hai bisogno di distendere i nervi e fare una buona dormita.”
“Grazie.Perché sei qui ad accogliermi quasi alle due di notte senza fare una piega?”
“Per lo stesso motivo per cui tu sei venuto qui quasi alle due di notte dopo un concerto.Mi hanno detto che tutta la sera eri teso,ma che sul palco sei stato fantastico come sempre.”
“Non è stata la stessa cosa,volevo ci fossi tu a cui rivolgere il mio sguardo di nascosto.”
“Ma sei stato impeccabile,non avevo dubbi su questo.Adesso vuoi dirmi quello per cui sei venuto? Se non riuscivi a tranquillizzarti ed aspettare fino a domani devi averci riflettuto bene.”
“È vero,non ho fatto che pensare alla nostra discussione.Il fatto che tu dormissi significa che non te ne freghi niente,invece?”

In effetti sono così calma che mi stupisco di me stessa.Quel mal di testa deve aver avuto un effetto distensivo sui miei nervi.

“Magari! Mi sarebbe piaciuto fregarmene,ma tutto il contrario.Sinceramente pensavo ti facessi vivo domani,ma non ho fatto che pensarti fino a quando non mi si sono chiusi gli occhi per la stanchezza.Mi è venuto mal di testa ed ero veramente distrutta,sono crollata.”
“Amore,ti chiedo scusa,ok? - sputa fuori con veemenza e quasi con sofferenza - Ooh,dovevo dirtelo,mi sono tolto un peso dal cuore! Non sono mai stato così per nessuna donna,ma stasera il pensiero che tu avresti dovuto esserci e non c’eri solo perché sono un idiota non mi dava pace!”
“Mi fa piacere che ti sia accorto di essere stato un idiota.”
“Devi per forza girare il coltello nella piaga? Per me è difficile ammettere di aver sbagliato.Sei una strega!”
“Non hai visto ancora niente! - e sorrido piano - Ma per me è tutto risolto,volevo solo che tu te ne rendessi conto da solo.Però smettila di farti flash mentali.”
“Feli,non ti posso assicurare che non succederà mai più,quando vedo qualcuno che si avvicina a te più del dovuto mi va il sangue al cervello e ragiono poco.Ma il fatto è che io non ho mai provato nulla di tutto ciò.Io ti amo,capisci? E il pensiero che qualcuno possa allontanarti da me mi fa impazzire.”
“Ripetilo.”
“Cosa?”
“Che mi ami.”
“Ma lo sai benissimo!”
“Sì,ma sentirselo dire è sempre un’emozione troppo bella per rinunciarci.”
“Ti amo come non ho mai amato,Felicia.Non voglio perderti.”
“Non mi perderai,puoi stare tranquillo.Ti amo anch'io.”

E ci baciamo,per sentire di nuovo il nostro calore insieme,per sentire di nuovo quel noi che ci era mancato per troppe ore di inutile tensione.

“Però se in un momento non ragiono prometti che cerchi di sopportarmi?”
“E tu prometti che in ogni caso provi a trattenerti il più possibile? Non c’è veramente motivo di essere geloso.”
“Farò del mio meglio.”
“Allora prometto anch'io.Tanto tu già quotidianamente non ragioni tanto bene,sono abituata a sopportarti.Ahahah!”
“Ribadisco che sei una strega!”
“Allora vieni nel mio antro,è ora della pozione del sonno!”

E così,stanchi ma finalmente di nuovo sereni,ci addormentiamo abbracciati stretti stretti in un letto forse un po’ troppo piccolo per tutti e due.Ma se c’è l’amore ce lo si fa bastare.




Dai,per stavolta pace fatta! 😉
Ma qualcosa mi dice che con due caratteri forti non saranno sempre rose e fiori... 😜
Abbracci,
MissR.

In ogni strada,ogni città,dovunque vada...Ho te nel cuore {Il Volo/PB}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora