L’atmosfera natalizia mi ha sempre affascinato,fin da piccola,e anche oggi la cosa non è cambiata.Certo,non c’è più l’attesa e lo stupore che solo il cuore puro e limpido di un bambino può mantenere,ma adoro immergermi nell’aria di festa che comunque ancora un po’ riusciamo a ricreare anche noi adulti.E poi qui a Bologna sto ritrovando un sapore antico quasi di tradizione che a Milano un po’ si è perso,forse perché questa città è più piccola e quando il centro storico si veste a festa diventa un vero gioiellino.Milano,strano a dirsi,mi manca,ma ciò non implica che Bologna non mi piaccia.
Anzi,più la scopro più mi conquista.Semplicemente credo di apprezzare aspetti diversi delle due città,ma sicuramente dopo casa mia potrò dire che qualche pezzettino di me l’avrò lasciato anche incastrato qui e lì tra le strade di questi capoluoghi così diversi.Tutti i porticati che costellano le vie del centro bolognese mi piacciono tantissimo,mi sembra che profumino di storie mai narrate che ciascun singolo pilastro cela dietro di sé.
Ogni giorno attraversandoli immagino quante coppie vi si saranno scambiate baci furtivi al chiarore di un lampione o quanti cercando riparo dalla pioggia avranno stretto conoscenze di un istante o di tutta una vita,o, ancora,quanti vi si saranno nascosti dietro per sfuggire a chissà quale brutto incontro.Chissà quanta vita avrebbero da raccontarci! E adesso che lucine ad intermittenza li avvolgono gioiose sembrano volerla sputare fuori tutta insieme in un turbinìo di colori,per ricordarci che forse dovremmo prendere ogni giorno come un grande gioco.Ho anche fatto una splendida scoperta nel constatare dell’esistenza di una splendido mercatino di Natale che si dirama per le viuzze e le piazze di pietra lastricata,ricco di bancarelle con musiche tipicamente natalizie e mille prodotti a scelta tra addobbi e i più svariati pensierini con cui far felici i propri cari,perlopiù fatti a mano,per riscoprire il fascino di ciò che può ancora esistere senza la manipolazione delle macchine,nell’imperfetta purezza di ciò che è unico al mondo,un po’ come ognuno di noi.
Ed è proprio aggirandomi tra questi stands che sto trascorrendo la domenica pomeriggio.Dovrei usare il tempo libero a mia disposizione per studiare per gli esami del prossimo mese,ma non voglio di certo presentarmi a casa per le vacanze a mani vuote! Il 24 sera è tradizione scambiarsi i regali,e così sarà anche stavolta,perché amo vedere i sorrisi o le espressioni di stupore dei miei familiari nello scartare i miei,spesso accompagnati da frasi come “solo tu potevi pensarci!”.E poi sto notando piacevolmente che questo mercatino viene incontro alle mie tasche,perciò sono molto soddisfatta in generale.
Ho già pensato quasi a tutti.Quasi,appunto,perché mi manca solo Piero.Vorrei prendergli qualcosa di carino e particolare,che gli ricordi me ma che sia anche neutrale.Un regalo giusto da amica,insomma,perchè è quello che sono,anche se è ancora un po’ difficile ammetterlo.Ma ce la sto mettendo tutta,anche se poi la ricetta della giusta dose di amicizia con cui pensare questo presente non l’ho. Anzi,sono profondamente indecisa.
Dopo l’ennesimo giro del mercato da cima a fondo,quando ormai inizio a perdere le speranze ecco che mi salta all’occhio l’oggetto che mi salva il pomeriggio da una delusione e dal procrastinare un immancabile dovere:un vecchio giradischi ad un incredibile prezzo di saldo,ancora perfettamente funzionante,con la sua puntina che maestosa gira su se stessa come la più abile ballerina classica piroetta sul palco di un prestigioso teatro.
I miei occhi ne restano subito ammaliati,così come le orecchie dalla soave musica classica che se ne sprigiona.E d’altronde l’unica persona che mi è venuta in mente subito nel vederlo è stato Piero,non può esserci regalo più adatto.Me lo faccio impacchettare e con questa grande scatola ben confezionata in una mano e una decina di buste nell’altra mi incammino verso casa,mentre l’aria della sera che sta calando si fa sempre più gelida e il cielo coperto da nuvoloni.
Il tempo cerca dunque di mettermi fretta intimorendomi,però non sa che in un animo che lotta ogni giorno anche contro se stesso per la propria serenità non c’è spazio per la paura di rovesci improvvisi.
Mi affretto verso casa,sì,ma solo per avvicinarmi al momento in cui potrò poggiare la testa sul cuscino e,dopo aver parlato con chi inevitabilmente mi riempie la mente di pensieri,lasciarmi avvolgere tra le braccia di Morfeo proprio quando un giorno intenso e pacifico sta lasciando il posto ad uno nuovo e tutto da scoprire.In fondo la felicità sta nella bellezza dell’apprezzare le cose semplici.
Buonasera! Quest'oggi capitolo breve e un po' introspettivo,magari risulterà un po' neutro ma non ho resistito a far penetrare la magia del Natale nella storia,anche perché del tutto casualmente si sta avvicinando anche nel nostro presente.
Avrei dovuto postare più presto,ma dopo 13 ore in un tribunale fuori città (no,non mi hanno arrestato... Finora 😂) sono riuscita a farcela solo ora,giuro che ho fatto il prima possibile!
Bacini,
MissR.
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In ogni strada,ogni città,dovunque vada...Ho te nel cuore {Il Volo/PB}
ФанфикUn incontro fortuito e passeggero fa nascere un'amicizia e forse qualcosa di più.Ma resistere agli urti della vita non è sempre facile.