CAPITOLO 19

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POV JUSTIN

Dopo esserci preparati,  ci dirigemmo a casa di DJ Snake che si trovava dall'altra parte della città.

Durante il tragitto nessuno dei due parlò, lei guardava la città scorrere sotto i suoi occhi dal finestrino e io ero concentrato sulla strada.

Dopo circa un quarto d'ora ci trovavamo difronte al vialetto di casa del mio amico e suonammo al campanello.

Casa sua era molto grande,  ci ero stato parecchie volte ma non mi ero mai fermato a guardarla, era tutta rossa...

Ci venne ad aprire un domestico e ci fece entrare prendendo i nostri cappotti e la borsa di Alessia e ci fece strada per andare nel grande salone dove si stava svolgendo la festa.

Intravidi subito i miei amici e trascinai letteralmente Alessia al piano bar per bere qualcosa...

"Cosa vuoi prendere?"
urlai per farmi sentire dato il volume alto della musica

"Un mojito può andar bene!" urlò lei a sua volta.

Ordinai e dopo qualche minuto portarono a lei il mojito e a me della vodka.

Dopo un pò Alessia mi prese un braccio e mi trascinò in mezzo alla gente per ballare, 

in quel momento partì una canzone più lenta e iniziammo a muoverci seguendo la canzone.

Io avevo le mani sui suoi fianchi e lei mi circondava il collo con le braccia, stavo bene quando c'era lei, tutto è diventato più bello insieme a lei.

La mia vita prima che arrivasse era sempre la stessa: paparazzi, fan, canzoni e video,

lei aveva migliorato le mie giornate rendendole da noiose a divertenti, da tristi a felici...

Praticamente da quando c'era lei vivevo meglio, la conoscevo da quasi due settimane ed era già diventata una mia grande amica...

Lei era bella, spiritosa, sempre con il sorriso, quel sorriso era bellissimo e anche contagioso a dirla tutta.

Mi piaceva tutto di lei a partire dal fisico al comportamento... 

La guardai negli occhi, quegli occhi in cui mi ci sarei sicuramente perso e inizai a pensare che dopotutto mi piaceva... ora mi era chiaro, la amavo.

La riportai al piano bar per bere qualcos'altro e dopo più o meno una decina di shot, mi si iniziò ad annebbiare la vista e a stento sentii Alessia trascinarmi fuori fino ad arrivare alla macchina.

Mi fece salire e

"Com'e possibile che dopo una festa devo sempre fare da tassista?!"

disse ridacchiando e senza accorgermene risi anch'io.

Arrivammo a casa e mi portò al piano di sopra dove mi sfilò la maglia e le scarpe e mi fece scivolare sotto le coperte,

dopo avermi dato un bacio sulla fronte seguito da un lieve "buonanotte" gli tirai un braccio e dissi

"Resta con me, non lasciarmi solo"

e così quella notte dormimmo insieme.

La mia nuova stupenda avventura  || Tom Felton ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora