CAPITOLO 36

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POV DANIEL

Non volevo arrivare a quel punto, però non potevo fare altro. Lei aveva scelto lui e io non potevo accettarlo.

Dopo aver chiuso la telefonata con Tom, andai sul balcone a fumare una sigaretta mentre aspettavo il suo arrivo, mi ripassavo in mente quello che avrei dovuto dirgli.

Dopo qualche minuto suonò al campanello e gli aprii facendolo entrare

"Insomma, cosa devi dirmi?" disse abbastanza infastidito e con gli occhi completamente rossi

"Quando lei si sveglierà, tu dovrai dirgli queste cose :
1. Che l'hai sempre presa in giro e che era tutta una farsa.
2. Che l'hai tradita con un altra
3. Che non l'hai mai amata veramente e che per te era tutto un gioco.
Se non vuoi che gli succeda qualcosa di più brutto di quello che è successo ora."

"Io non lo farò mai, te lo scordi! Io la amo non portei mai fargli questo!"

"E invece devi, te l'ho detto, se non vuoi che gli succeda qualcosa di più brutto,  devi farlo. Fallo per lei, visto che dici di amarla" dissi con un ghigno

"Anche se io lo facessi, tu non ci ricaveresti comunque niente."

"Infatti il mio intento è quello di allontanarla da te"

"Non lo farò mai!"

"Allora comincia a dirgli addio, dato che quando si risvegliera' non ti rivedrà mai più. Una volta convinta che tu non sei niente le farò fare tutto quello che voglio anche a costo di costringerla e fargli del male..."

"Basta! Smettila! Io pensavo che eri mio amico che mi volessi bene e invece... guarda a cosa ti sei ridotto. Ma tanto lo so che tu la vuoi solo per il fisico sennò non mi avresti detto tutto questo"

"E infatti è così, allora che fai? Gli dirai queste cose o la lascerai a me? Sai di cosa sono capace di fare, e le cose brutte che potrei farle"

Fece un sospiro e disse

"Glielo dirò"

Si girò e andò via. Il mio piano aveva funzionato, lei lo avrebbe abbandonato e odiato per sempre e lui non poteva farci niente.

POV TOM

Io lo sapevo, lo sapevo che sarei dovuto andare con lei e invece? Adesso la ritrovo in un letto d'ospedale, consapevole che quando si sveglierà dovrò dirgli addio.

Tornai all'ospedale e ci trovai come prima Justin e Alessia. Parlammo qualche minuto finché la stessa dottoressa di prima venne e disse

"Se volete entrare potete, ma uno alla volta"

Vedendo Alessia in quello stato non ci pensai due volte e feci entrare prima lei. In fondo da come mi aveva detto, per lei Gaia era una sorella e le voleva troppo bene.

Allora rimasi lì fuori a parlare con Justin, ma sinceramente non stavo ascoltando quello che mi stava dicendo.

Nella mia mente rimbomavano solo quelle parole che avrei dovuto dirgli, e più ci pensavo più mi sentivo uno schifo.

La mia nuova stupenda avventura  || Tom Felton ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora