~ Capitolo 29 ~

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Ara
Seguo il mio accompagnatore fino ad arrivare alle rive di un lago.

«Cosa ci facciamo qui?» chiedo confusa soprattutto dal fatto di trovare una tovaglia da picnic per terra con del cibo sopra.

«Non hai mangiato nulla da quando sei con noi» dice Elia posandomi una mano dietro la spalla e invitandomi con la mano a sedermi
«Pensavo che cambiare un po' aria ti potesse far bene» dice sorridendomi dolcemente per la prima volta.

Arrossisco leggermente al suo sorriso e per non farmi vedere prendo subito un sandwich iniziando a mangiarmelo con gusto, data la sua bontà.

Ma perché sto arrossendo!?

«Ti ascolto» gli dico con la bocca piena.

«Prima finisci di mangiare» dice mettendosi accanto a me, sdraiato sull'erba.

«Devi approfittare di questo momento di tranquillità» dice chiudendo gli occhi e lasciando che il fresco venticello gli scompigli i capelli «Non troverai più un momento così calmo quando tutto inizierà» conclude aprendo gli occhi e guardando il cielo con un aria triste.

«Puoi spiegarmi il motivo? Vorrei capirci qualcosa... Non so cosa sta succedendo...» dico guardando verso il basso e continuando a mangiare.

«Sai benissimo cosa sta succedendo» dice fissandomi di traverso «Magari non tutto nei dettagli, ma lo sai bene che tutto ciò è iniziato per causa tua» dice facendomi sussultare.

«Non so di cosa stai parlando» giro lo sguardo da un'altra parte.

«Sei la sacerdotessa della Volpe, Ara» dice prendendomi il viso con le dita, costringendomi a guardarlo negli occhi «Sei stata scelta dalla Volpe, la nostra Dea, sei stata scelta come sua sacerdotessa e non hai la minima idea di cosa questo può comportare, Arabella Haan» dice guardandomi con insistenza negli occhi.

Volto il viso dall'altra parte facendogli perdere la presa e liberandomi dai suoi profondi occhi.

Lui in risposta sbuffa.

«Ascolta Arabella, non ho nulla contro di te... Non voglio farti nulla... Però non puoi più nascondere la verità» dice guardandomi.

In risposta non dico nulla, però mi rendo conto che oramai è inutile nasconderlo...

«Ara, guardami» dice attirando la mia attenzione.

«Non preoccuparti» dice sorridendomi «Per ora mangia, non devi preoccuparti di nulla»

«Va bene... Però dimmi cosa avete in mente» lo guardo negli occhi.

«Uff... Non mi vuoi proprio ascoltare?...» dice fissandomi, e quando capisce che non ho intenzione di aspettare riprende a parlare «E va bene, ti rivelerò l'obbiettivo a cui aspiriamo» dice e ottiene la mia più completa attenzione.

«Il nostro obbiettivo è liberarci delle tradizioni.
Vogliamo essere liberi e non più legati al passato; cerimonie, riti, anche la scelta delle quattro/sette bambine per la reincarnazione della Dea, vogliamo che tutto questo finisca.
Per fare ciò avremmo bisogno di te Ara, abbiamo bisogno dell'aiuto della nostra Dea.
Quello che chiediamo è di essere liberi, non vogliamo più che nessuno ci comandi, né il Sommo Sacerdote... e nemmeno le altre razze.
Vogliamo essere liberi, vogliamo poter vivere senza nessuna preoccupazione seguendo solo gli ordini della nostra Dea»

«Scusami Elia... Ma non capisco... Gli ordini del Sommo Sacerdote sono gli stessi della Dea Volpe; lui porta a noi gli ordini stabilita dalla nostra Dea in persona» dico guardandolo confusa «Quindi non credo cambierebbe nulla-»

~ Eclipse ~ #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora