~ Capitolo 20 ~

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Ps. Consiglio a tutti di andare a rileggere il capitolo precedente perché ho apportato delle modifiche che lo hanno cambiato un po' detto questo vi lascio alla lettura ❤️

Ethan è a qualche millimetro da me, e sono davvero affascinata dai suoi meravigliosi occhi.

Improvvisamente però, Ethan si alza... O per meglio dire, viene alzato...

Mi alzo a sedere per vedere di fronte a me un Demon accigliato che solleva Ethan dal colletto del suo camice con una mano.

«Non pensavo che il piccoletto fosse così intraprendente» fischia Derek facendo arrossire Ethan e mi accorgo così che oltre a loro due ci sono anche Blake e l'altro ragazzo che credo si chiami Adrian.

«Cosa stavate facendo?» dice Demon con una sfumatura di rabbia in viso.

«E-Ecco...» inizia a balbettare Ethan non sapendo come reagire.

«Demon! Lascialo in pace! Non è successo nulla! Siamo solo caduti!» intervengo.

Per fortuna dopo le mie parole Ethan tocca terra guardandomi con gratitudine e tirando un sospiro di sollievo.

«Avevi promesso che avresti smesso di tirarmi su come se fossi un cucciolo!» dice poi Ethan con il viso arrossato rivolgendosi a Demon e facendo scoppiare a ridere tutti gli altri, tranne Adrian che mantiene sempre un'espressione annoiata in viso.

«Scusa» risponde Demon ridendo divertito.

«La smettete! Solo perché ho una stazza più piccola della vostra non significa che potete prendermi in giro!» continua a lamentarsi imbarazzato Ethan.

«Demon!» all'improvviso si sente una voce provenire dal corridoio vicino finché una Grace affannata per la corsa non appare.

Tutti i ragazzi si girano allarmati verso di lei finché dopo aver ripreso un po' di fiato inizia a parlare.

«C'è stato un attacco nella zona Delta» dice e subito vedo Blake reagire scattando via.

Viene subito dopo seguito dagli altri tranne che da Ethan.

«Un attacco?» chiedo preoccupata.

«Tranquilla, non ti preoccupare; la zona Delta non è molto lontana da qui è appena arriveranno sistemeranno tutto» mi spiega tranquillizzandomi un po'.

«Vieni, seguimi, quando avranno finito torneranno qui, intanto prendiamoci un thè» dice offrendomi la mano visto che per tutto il tempo sono rimasta a terra.

Lo aiuto a raccogliere i libri per terra e così inizia a farmi strada e solo ora mi rendo conto del luogo in cui mi trovo.

Non è per niente il normale interno di una caverna, anzi: gli spazi sono enormi e tutti i muri sono coperti da pareti metalliche fra cui si vedono piccole linee bluastre che partono dal basso per arrivare fino al soffitto; tutto intorno, è pieno di tantissimi differenti aggeggi meccanici, insomma, un vero e proprio laboratorio fantascientifico.

«Dove ci troviamo?» chiedo curiosa.

«Questo è il laboratorio di ricerca del branco! Qui studiamo tantissime cose diverse e facciamo moltissimi tipi di esperimenti e di ricerche» mi dice con un tono allegro.

~ Eclipse ~ #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora