Non perderò una seconda volta.
Questo è il pensiero che continua a ronzarmi in testa, ma non è così semplice...
Le sue labbra sul mio collo, i suoi baci umidi e le carezze lungo la schiena, rendono questa sfida quasi impossibile per me.
Ma ho ancora fiducia in quella mia minima parte che sta riuscendo a resistergli.
Notando che non ho intenzione di dire nulla, oltre ai baci, inizia ad alternare lappate e piccoli morsetti sul mio punto critico, portandomi a mettere una mano davanti alla bocca per trattenere i gemiti.
Non so cosa fare, di certo con la forza bruta non riuscirei mai ad allontanarlo, non ho possibilità...
O forse...
«Per favore lasciami»
Lui sussulta confuso appena inizio a fare le fusa.
«Per favore lasciami» gli dico con voce supplicante.
Se non con la forza, posso provare a sconfiggerlo con la tenerezza, no?
Lui in un primo momento sembra stralunato e lo sento sciogliere leggermente i muscoli, ma poi si riprende e continuare con il suo lavoro.
«Ma che-»
«Piccola, si, ammetto che questa strategia poteva funzionare, però non riuscirai a vincere perché io voglio davvero che tu rimanga qui... Con me» dice per poi lasciarmi un dolcissimo bacio in fronte.
Alzo il viso per guardarlo negli occhi, e lo vedo... Vedo la sua determinazione; ho già visto questi occhi... So che nessuno riuscirà a smuoverlo dal suo obbiettivo.
Però, non per questo gli renderò la vita più facile.
Lui sembra aver capito quello che mi passa per la testa perché riprende a torturarmi il collo.
Cerco di resistere ma oramai non riesco nemmeno a rimanere in piedi; le mie gambe si fanno sempre più molli tanto che ad un certo punto mi accascio a terra perché non ho più energie per tenermi in piedi, mentre lui non si ferma e continua col suo operato reggendomi.
Per mettersi più comodo, si mette a terra e mi fa sedere a cavalcioni su di lui senza staccarsi nemmeno per un secondo dal mio povero collo.
«Dai piccola, non farmi arrivare a tanto»
dice continuando poi con il suo lavoro.Non ho intenzione di dargliela vinta!
«Ok, l'hai voluto tu» gli sento dire.
Senza che me ne possa rendere conto, inizia a succhiare sul mio punto debole, alternando con lappate per lavorare bene la pelle; ma appena mi prende la coda e inizia ad accarezzarla con il palmo della mano, io scoppio: non posso più resistere.
«Ti prego no» gli dico supplicante; la coda è un punto davvero molto sensibile e io non riesco più a resistere.
«Dimmi il tuo nome» mi dice per poi dare un morso più forte sul mio punto sensibile.
Non ce la faccio più!
«Sophie, mi chiamo Sophie! Ora smettila per favore!» gli chiedo supplicante.
Mi alza il viso in modo da poter far incontrare i nostri occhi.
«Piccola Sophie» dice gustandosi il mio nome «benvenuta, da ora in poi abiterai in questa casa» dice per poi darmi un leggero bacio sulla punta del naso.
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~ Eclipse ~ #Wattys2017
Loup-garouE se colui che ami ti stesse nascondendo un grande segreto? Questa storia parla di una ragazza appartenente alla razza dei Myeou, una razza che a differenza dei lupi mannari appartiene ad una razza mannara felina. Ciò che non sapete è che, purtroppo...