~ Capitolo 18 ~

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Mhhh... Dove sono?

Apro leggermente gli occhi e mi sento completamente frastornata nonché confusa.

Mi ricordo di essermi addormentata su un letto e non credo sia normale ritrovarsi in mezzo ad un bosco appena svegli.

Mi guardo intorno, ma sembra tutto uguale: gli alti alberi che mi circondano con folte chiome mi permettono a malapena di vedere il cielo; è quasi tutto buio e non riesco a distinguere nemmeno che momento della giornata sia.
La foschia che mi circonda fa sembrare questo luogo oscuro e spettrale facendomi sentire brividi freddi lungo il corpo.

Inizio a camminare volendo trovare al più presto una via d'uscita.

Non riesco a sentire nemmeno la mia gatta perciò pian piano l'angoscia e la paura prendono possesso di me portandomi a correre verso una meta scinosciuta in cerca di qualcuno che mi possa aiutare.

Corro e corro, il mio cuore che pompa nel mio petto e i miei polmoni che sono in fiamme mentre il mio corpo sta gelando di freddo.

Non so quanto tempo sia passato ma la mia disperata corsa alla ricerca di un aiuto mi ha portato in una piccola area, sempre all'interno del bosco, dove si riesce a vedere uno spicchio di cielo, facendomi così notare che è notte e che la luna piena splende in cielo.

Qui capisco che tutto questo deve per forza essere un sogno visto che la luna piena c'è già stata qualche giorno fa.

Perciò mi rilasso e mi siedo appoggiandomi ad un albero sperando che questo strano sogno finisca presto.

All'improvviso sento un rumore alla mia sinistra.

Giro di scatto il viso verso quella direzione per capire chi o cosa abbia prodotto quel rumore non trovando però nessuno.

Mi alzo da terra e mi avvicino a dove prima ho sentito quel rumore non trovando però ancora nulla.

Decido di ritornare a sedermi e calmarmi visto che il mio respiro è affannato e visto che tutti i miei sensi sono in allerta.

Non faccio nemmeno in tempo a girarmi che quel suono si ripete, più forte, più vicino, ma non abbastanza per poter capire cos'è.

Ma a differenza di prima il mio corpo si è completamente bloccato.

Non riesco più a muovere un muscolo nonostante il mio forte desiderio di farlo.

Il rumore di avvicina sempre di più, finché non vedo in lontananza una figura chiara e spettrale che si avvicina lentamente e a quel punto il paesaggio si colora inspiegabilmente di rosso.

Voglio scappare ma non riesco a muovere nemmeno un dito, finché contro la mia volontà, il mio corpo oramai completamente paralizzato, cade a terra.

Nel frattempo la figura è arrivata davanti a me.

Guardo a terra non avendo la forza di alzare la testa.

La sua mano si avvicina fino al mio mento portandomi ad alzare la testa e a rabbrividire a causa del suo tocco freddo.

Appena i miei occhi incontrano i suoi però mi congelo sul posto.

È davvero una bellissima donna.

È scalza e indossa una lunga tunica bianca che la fa sembrare quasi divina.

Ciò che mi ha impressionato di più sono però i lunghi capelli di un biondo chiarissimo, quasi argenteo e... Gli occhi... Sono quasi completamente bianchi.

Non ne avevo mai visto di simili: l'iride è bianca ma si può distinguere grazie al suo contorno scuro, e una patina biancastra li copre portandomi a pensare che sia cieca.

~ Eclipse ~ #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora