Chapter Thirty-Three: Perfect medicine

4.3K 361 282
                                    

Dedicato a itstomlinsoul

-Stai delirando, che cosa ti sei bevuto Potter?- James incrociò le braccia al petto, massaggiandosi la fronte.

-Sono serio, Lily. Io ti amo,- ripeté lui, cercando un contatto visivo con Lily.

Quest'ultima sobbalzò, infastidita. Da quando la chiamava per nome? E da quando lei glielo permetteva?

-Beh, smettila subito,- asserì Lily, seria. Come se fosse la cosa più semplice al mondo. E forse per lei era davvero così, non aveva mai provato la sensazione viscerale che l'amore poteva d'arti. O almeno, non ancora.

-Non posso smettere di amarti dall'oggi al domani, Evans!- James inarcò le sopracciglia, spalancando le braccia con fare esasperato.

-Si che puoi, quindi smettila subito. Ora, all'istante. Ci siamo capiti? Prova a sbattere la testa da qualche parte, non lo so, ma torna normale.- sbuffò Lily, sempre più agitata.

James le si avvicinò, facendola arretrare. Un espressione ferita gli si dipinse sul volto.

-Tu..si insomma, tu non...- borbottò James, sotto lo sguardo accigliato di Lily.

-Potter, io non ti amo. Non ho mica perso il mio buonsenso, come hai fatto tu.-

James annuì, aprendosi in un sorriso. E Lily capì subito a cosa volesse andar a parere. Erano sette anni che conosceva il giovane Grifondoro, e mai lo aveva visto abbandonare una partita.

-Ma potresti farlo, giusto? Nessuno può resistere a James Potter, capitano della squadra di Quidditch, il ragazzo più popolare da sette anni a questa parte nonché beniamino di Silente. Non ci vorrà di certo un segno divino per farti capire che mi ami.-

Lily spalancò gli occhi, pestando il piede a terra come una bambina. E James adorava quel suo comportamento infantile, la rendeva ancora più attraente ai suoi occhi.

-Ascoltami bene, sottospecie di piccione innamorato...- James la interruppe, mormorando un: io sono un bellissimo cervo, non un lurido piccione!

Lily gli diede una schiaffo veloce sulla nuca, intimandogli di tacere.

-Dicevo, sottospecie di piccione innamorato, non so cosa tu voglia esattamente da me, ma non è questo il modo in cui mi farai 'svenire' ai tuoi piedi.-

James corrucciò la fronte, arricciando il naso.

-E cosa dovrei fare?- Lily soppeso la sua domanda, non riuscendo però a rispondere.

-Ahi!- i due si girarono in contemporanea, giusto in tempo per vedere Peter, Sirius e Remus sdraiata lungo il pavimento, accostati alla porta.

James si strofinò la fronte, cercando di non urlare contro ai suoi migliori amici.

-Ditemi che non avete origliato, vi prego.-
Sirius fu il primo ad alzarsi, mentre lanciava un occhiata di rammarico a Remus che, schiacciato sotto Peter, non riusciva a respirare.

-Potrei dirti che non ho sentito il tuo commovente sproloquio sull'amore, potrei dirti che non ho sentito la Evans rifiutarti, e potrei dirti di non aver sentito le ossa di Remus cedere sotto il peso di Peter ma, ormai il danno è fatto. Noi abbiamo sentito tutto! Sorpresi, vero?-

Lily puntò il dito affusolato contro la spalla di Sirius, ringhiando minacciosa.

-Mi sento come il Titanic, e Peter è l'iceberg,- Borbottò Remus, con un certa fatica, mentre Lily spostava rudemente Peter per farlo passare.

-Stai bene, Remus?- domandò apprensiva Lily, mentre James stringeva i pugni. Lo stava ignorando. Di nuovo.

-Lily, possiamo finire la nostra conversazione? Da soli.- James calcò sull'ultima parola, mentre lanciava un occhiataccia al restante dei Malandrini.

The MaraudersDove le storie prendono vita. Scoprilo ora