Chapter Forty-Nine: What?

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Ricordo che questo è il penultimo capitolo! P.s. mi spiace se il capitolo è abbastanza corto.

Dedicato a moonlightizzata

Lily POV

Le promesse sono un qualcosa di intoccabile, qualcosa che sei costretto a mantenere a vita o, almeno, questo è ciò che penso io. Tutti, almeno una volta, abbiamo promesso qualcosa a qualcuno, giurando persino.

Ma non tutti riescono a mantenere le promesse. Io, ad esempio, non ho mai mantenuto la promessa che, un giorno, anche mia sorella sarebbe venuta ad Hogwarts. Ovviamente, quella era una promessa fatta da una bambina di undici anni.

Non mi sono mai fidata delle persone, perchè semplicemente qualcosa che non riesco a fare. Per questo, mentre guardo la Sala Comune dei Grifondoro addobbata con striscioni con su scritto il mio nome, penso che James ha infranto una promessa.

Lui è dall'altra parte della stanza, con in mano un bicchiere e l'espressione più malandrina che io abbia mai visto. Okay, so che è infantile arrabbiarsi per una semplice festa, per questo stringo la mano di Alice come se fosse una pallina anti-stress.

-Buon compleanno Lily!- sento urlare, mentre Sirius spara in aria dei coriandoli. Godric, sto per svenire.

-Ti senti bene?- mi domanda Remus, mentre gli altri si dirigono verso il tavolo degli snack. Lo guardo e lui ricambia, senza capire il perchè io sia così scioccata.

James si divincola tra la folla, camminando verso di noi con un sorriso che parte da un lato all'altro. -Tu, schifoso verme, avevi promesso...- inizio io, puntandogli il dito contro. Lui sussulta, stringendomi la mano e baciandone il dorso.

-Ho detto che io non avrei organizzato nulla, ma non ho detto niente riguardo a Remus o Peter, o Alice e si, neanche di Frank.- mi giro verso Alice, che mi sorride teneramente. 

Sospiro, abbassando lo sguardo. -Questo significa che non ti meriti nessun premio per avermi organizzato la festa di compleanno quindi...vieni qui Remus, fatti abbracciare!- grifo io, sovrastando il vociare di tutti.

James mi guarda, basito, prima di urlarmi un: -io ho appeso gli striscioni!- 

Remus rotea gli occhi, mentre io ridacchio. -Mi dispiace, ma credo proprio di dover andare a scartare i miei regali.- borbotto io, guardando mestamente Sirius che, spostando i tavoli, cerca di far innalzare un castello gonfiabile.

James segue il mio sguardo, rabbrividendo. Poi, mi afferra la mano. -Prima devo darti il mio regalo.- annuisco, stringendomi nelle spalle. Lui sorride, aprendo la giacca e facendone uscire un pacchetto verde.

-Si abbinava con i tuoi occhi e Sirius diceva che il colore della carte è importante perchè se ti avessi preso un pacchetto color prugna mi avrebbe spremuto come una di esse. Ci teneva molto persino lui a renderti felice il giorno del tuo compleanno. Ad un certo punto mi ha chiesto se un modello d'intimo ti piacesse come regalo...- dice lui, parlando velocemente.

Inarco le sopracciglia, lanciando un'occhiataccia a Sirius il quale cerca disperatamente di abbordare una ragazza del sesto anno. -E dai, non vorresti inzuppare il biscotto nella maionese?- lo sento urlare, brandendo una confezione di noccioline.

James mi porge la scatolina, battendo il piede a terra. -Avanti, aprila.- mi sprona lui. Afferro la scatolina, sfilando il nastro e aprendola.

-Oh Godric,- 

-Cosa? Non ti piace? Perchè se non ti piace posso cambiarlo o...bruciarlo se proprio non ti piace. Okay, perfetto, qualcuno accenda un fuoco e, oltre al regalo, ci getti anche me dentro..- dice lui, atterrito.

Trattengo un urlo, mentre guardo un anellino posto al centro della scatolina. L'anello è sottile e sopra ad esso vi è un piccolo diamante. Sento le lacrime inumidirmi le guance.

James smette di farfugliare, mentre mi guarda, scioccato e spaventato al tempo stesso. -Godric, stai piangendo? Oh mio Dio, stai piangendo. E' così orribile?- mi domanda lui, deluso mentre mi alza il mento con l'indice e il dito medio.

Scuoto la testa, mentre sento lo sguardo di gran parte dei Grifondoro su di me. Sirius si sta sventolando una mano davanti alla bocca, cercando di evitare un principio di infarto. Remus, invece, sta facendo lunghi e profondi respiri, soffiando dentro ad una bustina che, secondo il mio parere, esploderà. Peter si limita a mangiarsi le unghie, mentre Alice si asciuga il sudore dalla fronte con il dorso della mano e Frank, beh, ho il sospetto che non sappia nemmeno cosa sta succedendo.

-Io lo adoro,- sussurro io, guardando Sirius accasciarsi su una sedia, seguito a ruota dall'esplosione della bustina di Remus. Alice strattona Frank mormorandogli un -perchè tu non sei così romantico?-

James sembra essersi liberato da un peso mentre poggia la fronte sulla mia. Poi mi sfila la scatolina dalla mano, sto per dirgli di ridarmela se non vuole morire quando si inginocchia, passandosi una mano tra i capelli.

-Lily Evans, vuoi diventare ufficialmente la mia ragazza?- lo vedo trattenere il respiro, mentre Sirius si morde il labbro per non rispondere al posto mio.

-Si!- urlo io, saltellando. 

E questa volta, non ci sarà niente e nessuno ad impedirmi di baciarlo.

**

James POV

-Sto morendo...- mormora Sirius, alzando un braccio in aria e soffiandosi il naso. Roteo gli occhi, ancora incantato dagli avvenimenti di ieri. 

-Hai un maledetto raffreddore, Sirius. Non puoi morire.- precisa Remus, alzando gli occhi da un sicuramente noiosissimo libro.

Sirius non sembra d'accordo mentre si infila ancora di più sotto le coperte. -Potrei avere una rara patologia, non è detto che sia raffreddore.- borbotta lui, mentre io sospiro. Non mi è mai capitato di sospirare così tanto in meno di cinque minuti. 

-Invece sono sicuro che il nostro caro James soffra di una gravissima patologia anche chiamata: sindrome da fidanzamento.- afferma macabramente Sirius, ridendo e tossendo al contempo. 

Assottiglio le palpebre, ringhiando. -Solo perchè tu ti accoppi come un maledetto cane non significa che io non possa fare una proposta di fidanzamento alla mia ragazza.- dico io, aggressivo.

Sirius alza le mani, sventolando il fazzoletto come se fosse una bandiera bianca. Remus ride, cercando di mascherare il tutto con un colpo di tosse.

-Okay, bene, starò zitto ma voi avete il dovere di curarmi.- rimbecca Sirius, arricciando il naso. Remus ed io sbianchiamo, scattando in piedi al contempo.

-Oh, guarda! C'è quasi la luna piena ed io mi sento così debole. Forse dovrei andare in infermeria, si, dovrei proprio andare.- esala Remus, catapultandosi verso la porta. Vorrei dirgli che è a malapena un quarto di luna ma non faccio in tempo.

Sirius mi fissa, aspettando che io lo curi come una madre amorevole. -Credo che Lily si senta sola senza di me quindi sai, credo proprio che dovrei andare da lei ma sta tranquillo! Ti lascio nelle sapienti -e grassocce- mani di Peter.- 

Sirius sbarra gli occhi, urlando un "no" disperato, mentre mi chiudo la porta alle spalle. Sorrido perchè, alla fine, essere fidanzati ha i suoi lati positivi. 

Afferro la mia scopa dall'armadio, uscendo velocemente dalla finestra. Mi alzo il cappuccio sulla nuca, girando velocemente a destra e andando a bussare alla finestra di Lily. Lei apre dopo poco. Indossa un pigiama sformato, colorato di bianco e rosa. Mi trattengo dal ridacchiare mentre le rivolgo un breve: -credo di avere una qualche patologia strana per la quale non riesco a stare lontano da te. Potresti aiutarmi ad alleviare questo mio dolore?-

Angolo Me:

Non ve lo aspettavate eh! Comunque, siete pronti? Perchè manca UN solo capitolo alla fine ma, visto che molti di voi non sono entusiasti di dire addio a questa storia ho deciso di fare un prequel sempre sui Malandrini ma ambientato al loro quinto anno. All'inizio avevo pensato di farlo al loro primo anno ma poi ho pensato: "hanno solo undici anni, come potrei mettere scene di ship?" così ho deciso per il quinto anno.

Ci vediamo martedì con L'ULTIMO capitolo. Sto già piangendo, rendiamoci conto.

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