Chapter Forty-Two: Painful memories

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Prima di iniziare voglio chiedervi scusa, perché sto per rovinare le vostre speranze!

Dedicato a ItIsCarolss

Lily POV

Ci sono certi momenti, nella vita di ogni giorno, che ti portano a fare delle scelte. Non sempre sono facili, ad esempio, se chiedi ad un bambino di tre anni di scegliere tra Peppa Pig e i Teletubbies sicuramente avrà una crisi esistenziale. 

Io non ho mai saputo scegliere, insomma: ognuno ha i suoi tempi ed io, in questo momento, sono costretta a rispondere.

Potter mi fissa, aspettando che io risponda alla sua domanda.

-Non ho sentito, puoi ripetere?- è questo ciò che ora mi sta mettendo in crisi.

Insomma, cosa dovrei fare? Dirgli: -ah no, tranquillo! Ti ho solo detto che ti amo, ma è okay, torniamo ad Hogwarts?-

Probabilmente cadrebbe a terra in preda ad un attacco epilettico. Quindi forse la mia risposta risulterà sicuramente sbagliata, ma è pur sempre la mia vita ed ho deciso di rovinarmela sino alla fine.

-Ho detto che mi fa male la caviglia, insomma...ah! La mia povera caviglia, quanto sto soffrendo!- dico io a voce stridula, portando la mano alla caviglia.

James aggrotta le sopracciglia, confuso.

-Quello è il tallone,-

Balbetto qualche scusa, liquidandolo con la mano.

-Devo essere inciampata mentre correvo, davvero vuoi farmi sentire in colpa per essere caduta?- Lo accuso, sembrando quasi realistica. Lui scuote la testa, ancora agitato. Ha le nocche delle mani rovinate e sporche di sangue. 

Il sangue di Lucius.

Rabbrividisco, trattenendo un conato di vomito. -Lily, giusto per curiosità: che diavolo hai lanciato in faccia a quello squilibrato figlio di...-

Lo interrompo con un gesto secco della mano, stringendomi nelle spalle. -Pozione allucinogena, niente di che.- asserisco io, osservando la reazione di Potter. Lui sembra sbiancare, mentre sposta il suo braccio attorno la mia vita, aiutandomi a camminare.

Questo finto male al tallone è un qualcosa di fantastico.

-Ricordami di non farti arrabbiare mai più, potresti avere qualche pozione mortale con te.- dice lui, mentre io ridacchio. 

Iniziamo a camminare lentamente, lui che mi sorregge ed io che mi lascio solamente trascinare. Non ho esattamente voglia di parlare, non dopo che due Mangiamorte hanno tentato di uccidermi. Non dopo aver detto a Potter che lo amo, mentendogli subito dopo. Per la prima volta in tutta la mia vita mi rendo conto d'essere stata una codarda.

-Potter, che fai quando le persone ti mentono?- domando, prendendolo alla sprovvista. Sembra rifletterci su mentre io inizio ad intravedere le porte del castello. Vedo la figura della McGranitt e del professor Silente avvicinarsi a noi, e spero che Potter si muova a rispondermi.

-Non ne ho idea, di solito le persone non mi mentono mai. Secondo Remus è perchè ispiro fiducia alle persone. Oh, professor Silente, professoressa McGranitt! Sirius vi ha riferito tutto?- Urla James, allungando il passo. I due professori si fermano davanti a noi, annuendo velocemente.

La professoressa McGranitt mi si fionda contro, staccandomi da Potter e prendendomi il viso tra le mani, esaminandomi. Non ho la più pallida idea di come sia conciata, ma dal suo sguardo deduco che non sia niente di gradevole.

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