Chapter Twelve: The Ministry of Magic

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DUE GIORNI PRIMA DI NATALE.

-La prego, mi segua signorina Evans. Per di qua.- Un uomo paffuto e tarchiato si fece largo tra la folla di maghi. -Mi scusi, signor...?- Lily avanzò dubbiosa, con un cipiglio.

-Puoi chiamarmi Kane, ragazzina.- Lily storse le labbra, non era una ragazzina! 

-Signor Kane, sono davvero curiosa di sapere perchè sono stata convocata dal Wizengamot- si impuntò Lily, bloccandosi al suo posto. Kane si girò con aria scocciata, facendo roteare le chiavi attorno all'indice. -Riguarda la morte dei suoi genitori, signorina. Quindi, se vuole farmi il piacere di seguirmi.- L'uomo le fece un cenno, indicandole di procedere. Lily gli lanciò uno sguardo di sfida, avanzando. -Bene, mi faccia strada.- L'uomo annuì soddisfatto, ignorando il tono altezzoso della ragazza.

L'uomo svoltò a sinistra, conducendola lungo un corridoio semi-illuminato.

-Eccoci. Entri, su. Si ricordi di non parlare se non interpellata.- Lily annuì, sempre più agitata. L'uomo le sorrise, incerto, mentre apriva la porta. Il mormorio che prima riempiva la stanza cessò, mentre Lily si richiudeva la porta alle spalle.

-Signorina Evans! Giusto in tempo. Si sieda, prego, si sieda.- Un uomo dai lunghi baffi sorrise alla ragazza, invitandola a sedersi. Lily obbedì, osservando confusa tutti quei maghi e streghe che popolavano la sala. -Posso sapere il perchè di quest'udienza?- Domandò scocciata Lily, sedendosi meglio.

-Secondo l'articolo ventidue, lei, signorina, ha diritto a un risarcimento. Siamo consapevoli che la cifra da noi versata non sarà sufficiente a ridarle i suoi cari, per questo i soldi da noi dati potranno avere un secondo scopo.- L'uomo fece una pausa, esaminando il volto pallido di Lily. Non capiva nulla di ciò che le stavano dicendo. -Cosa sta cercando di dirmi, per l'esattezza?- Lily si sporse leggermente in avanti, con la curiosità negli occhi.

-Sto cercando di dirle che quei soldi, se lei vorrà, le serviranno per andarsene da questo Paese. Molti maghi e streghe ci fecero questa proposta. Permetterle di lasciare il Paese senza lasciare nessuna traccia. Potrebbe ricominciare, in un luogo differente, se lei vorrà. Questo non è più un posto sicuro per i Nati Babbani, e sono certo che concorderà con me nel dire che non è necessario correre rischi inutili.- Precisò l'uomo. Lily si appoggiò allo schienale, inarcando un sopracciglio. Le stavano suggerendo davvero di lasciare il Paese? Di lasciare Hogwarts?

-Io..devo ancora concludere gli studi e- L'uomo la interruppe, con garbo. -Da pochi anni, siamo riusciti ad adottare un metodo per permettere alle streghe e ai maghi in difficoltà di studiare da "privatisti". Strana parola...questi Babbani! Sempre a stravolgere il loro vocabolario... inoltre Hogwarts non è l'unica scuola per Maghi, ve ne sono molte altre.- Borbottò infine l'uomo, sorridendole ampiamente. 

Lily non ricambiò, concentrata sui propri pensieri. -Mia sorella..- Sussurrò Lily, quasi a trovare una scusa. -Sua sorella, nel mondo Babbano, è maggiorenne. Inoltre, non è compito del Ministero della Magia occuparsene.- Lily boccheggiò, in cerca di qualche altra scusa.

-Mi riferirà la sua decisione in un secondo momento. Si senta anche libera di scrivermi la sua risposta il prima possibile.- Lily annuì, agitata, mentre la porta si riapriva. Kane le lanciò uno sguardo d'intesa, mentre si alzava dalla sedia Lily potè notare lo sguardo impietosito dell'uomo che, poco prima, aveva parlato.

**

-Mi è mancata Hogwarts, il cibo di Hogwarts. Il campo di Quidditch di Hogwarts. I letti di Hogwarts. La puzza di Gazza e perfino gli Elfi Domestici!- Esalò James, respirando a fondo. Sirius mormorò qualche breve frase in segno d'assenso. -Remus dov'è?- Grugnì Sirius, rotolando su un fianco.

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