Capitolo 41

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Perdonate il mio gigantesco ritardo. Questo capitolo non voleva saperne di essere scritto XD

Non posso credere a ciò che vedo. È a terra dolorante e i giudici le assegnano una penalità, implacabili.
"Kristen" sussurra Rebecca afflitta. Il suo tono mi fa capire che temeva potesse succedere.
La ragazza si rialza con fatica e riprende la coreografia. Però... invece di guardare davanti a sé, tiene gli occhi puntati sul pavimento ed è più rigida rispetto a prima. La sua attenzione non è rivolta alla gara e io mi sento insultata. Non mi sono spaccata la schiena per affrontare la sua totale passività! Che nervi!
Urlo il suo nome finché non mi rimane più aria nei polmoni. Lei si gira nella mia direzione e la sua espressione passa da apatica a sorpresa, ero l'ultima persona che avrebbe dovuto chiamarla eppure...
"Che cavolo stai facendo?! Quello tu me lo chiami pattinare? Se questo è il tuo atteggiamento, avresti fatto meglio a non presentarti. Manchi di rispetto a ogni singolo pattinatore presente sul pianeta!
Hai idea di quante ragazze vorrebbero essere al tuo posto?! Ingrata!
Solo perché tua madre ti ha messa su un piedistallo sin da quando eri piccola, non significa che al mondo esistete solo tu e il tuo dolore! Se ti rimane un minimo di orgoglio per te stessa e di amore per questo sport, muovi il culo e impegnati! Così io e tua sorella possiamo batterti in maniera onesta e chiudere definitivamente la faccenda, dimostrandoti che ti sei sempre sbagliata sul nostro conto! Quindi, per il momento tieni separata la gara dalla tua vita privata!".
Le mie parole sembrano colpire nel segno, mi guarda malissimo e esegue una serie di Axel e tripli Toe-Loop.
Ora si che si ragiona!
Alla mia espressione soddisfatta, Ella e Rebecca rispondono con una stranita anche se hanno capito quale era il mio piano.
"Fossi stata al tuo posto, l'avrei lasciata perdere" commenta Clara.
"A rigor di logica, avrei dovuto farlo. Mi sono arrabbiata per il suo scarso impegno e ho agito di petto".
"Però è stato carino da parte tua aiutarla comunque, hai un buon cuore". Quello di Josephine è un complimento e in altre situazioni lo avrei accettato senza fiatare, ma ora...
"Ti sbagli, il mio intervento non voleva essere una gentilezza. Questo è stato un semplice capriccio, tant'è vero che si è trattato più di una provocazione che di aiuto vero e proprio". Le loro facce interdette mi fanno sorridere, non se lo aspettavano.
Dopo che la prova di Kristen finisce, arriva il momento di sua sorella.
Le mani di Rebecca tremano leggermente, perciò le chiude a pugno per nasconderlo. Le due ragazze non si guardano neppure una volta, nessun segno di incertezza o incoraggiamento. C'è ancora molta strada da fare...
Guardo mio fratello seduto accanto ad Igor. Noi abbiamo delle scaramucce un giorno si e l'altro pure ma ci siamo sempre quando uno dei due ha un problema oppure è agitato per qualcosa. Se dovessimo litigare per davvero prima o poi, staremo male entrambi. Probabilmente farei io il primo passo perché sono più grande, la mia voce della ragione è più sviluppata. In caso contrario, interverrebbero mamma e papà. Jeremy si accorge che lo sto fissando e aggrotta le sopracciglia. Gli faccio l'occhiolino per fargli capire che sto bene, così facendo tranquillizzo anche Igor e Jurij.
Le note di 'Tristesse' catturano il mio udito, la melodia è perfetta per Rebecca. Il Salchow non ha imprecisioni, così come il Lutz. Gli allenamenti stanno dando i loro frutti. È un buon inizio.
I giudici non perdono tempo mentre assegnano i primi punti.
Dopo un po' si esibisce anche lei in una serie di doppi e tripli, nemmeno le trottole le danno problemi. Il tutto in sincronia con la musica nostalgica, sta esprimendo molto bene questo sentimento. Davvero brava.
Successivamente, anche le mie amiche hanno fatto un figurone. Ciascuna di loro ha interpretato il pezzo in maniera sublime e del tutto personale, rendendo quasi palpabili le rispettive stagioni.
Purtroppo non è ancora il mio momento, prima c'è un'altra ragazza. Capelli a caschetto e stile rockettaro. Osservandola bene mi sembra familiare. Ma certo! È la ragazza delle regionali! Il suo nome è April Parry.
Allora c'è anche lei, evviva!
Speravo di rivederla!
Quest'oggi la sua scelta è ricaduta sulla base di 'Rebel Rebel' di David Bowie. Nonostante il pezzo poco consono, la giuria sembra apprezzarla parecchio. E il pubblico non è da meno. Dovrò dare tutto quello che ho se voglio batterla.
Per mia fortuna non mi faccio intimorire facilmente, un'altra sarebbe scappata vedendo la sua performance. Ha conquistato tutti.
Conclude con un Lutz e gli applausi, più che meritati, invadono l'edificio.
Tocca a me.
Lo sguardo mi cade sull'anello che porto al dito e ripenso ai consigli di mio padre. Andrà bene.
Non per niente mi avevano attribuito il titolo di 'Regina del ghiaccio canadese' in passato.
Una volta che sento la musica, escludo il resto del mondo. Ci siamo solo io e il ghiaccio, il mio fedele compagno.
L'incidente è lontano, un ricordo annebbiato. Il mio cuore non ha mai lasciato questo luogo e ora martella nel mio petto in maniera incessante, rendendomi più viva che mai. Il dolore e la paura che ho provato, ancora pulsanti dentro di me, non fanno altro che aumentare questa sensazione. Il risultato? È relegato in un angolino remoto del mio cervello.
Certo, ci tengo a vincere. È ovvio.
Al momento però, il mio vero obbiettivo è avere una conferma.
La conferma che mi sono lasciata alle spalle quella che ero. Non voglio dimenticare, se sono arrivata sin qui è anche grazie alle esperienze che ho fatto. Voglio camminare a testa alta verso il mio futuro, se esso comprenderà il pattinaggio dipende solo da me.
La musica finisce e per un attimo, non succede nulla. Non faccio in tempo a guardarmi intorno che applausi e fischi lacerano le mie orecchie.
È un bel suono.
In poco tempo arrivano i risultati, trattengo il respiro mentre raggiungo le altre.
Chiudo gli occhi e quando li riapro...





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