Capitolo 3

1.3K 40 0
                                    

Non appena varchiamo la soglia, le lacrime mi offuscano la vista. La nostalgia mi opprime il petto e mi volto verso Ella ricacciandole indietro. È rigida come un tronco ma sorride appena, eccitata e spaventata allo stesso tempo, e insieme andiamo vicino alla pista. È enorme e il ghiaccio sembra brillare tanto è liscio. Non è sceso ancora nessuno per pattinare, così ci dirigiamo verso lo spogliatoio. Il costume di Ella l'ho ideato io e mi rende leggermente orgogliosa il fatto che abbia deciso di indossarlo oggi, le sta d'incanto. "Allora? Che ne pensi?" Sorrido a quella domanda "Sembri una principessa delle nevi". Lei risponde al mio sorriso "Tutto grazie a te, sei grandiosa". "Non ho fatto nulla che non dovrebbe fare un'amica, quindi non ringraziarmi" faccio un gesto con la mano, come per sminuirmi e a quel punto lei mi stringe ancora le mani facendo incrociare i nostri mignoli come quando eravamo bambine. "Ella sei qui?". Una voce familiare ci giunge alle orecchie. Si tratta di Lucas, amico di mio padre dai tempi delle medie e allenatore di Ella. Noto che non osa entrare e così gli faccio un cenno con la mano. Quando mi vede si apre in un sorriso enorme che lo fa sembrare molto più giovane dei suoi 44 anni "Ciao Kayley! Che piacere rivederti, come stai? Accidenti se sei cresciuta!". Mi solleva leggermente da terra ed io rido. "Sto bene grazie. Anche per me è bello rivederti Lucas". "Stentavo a riconoscerti, per un attimo ti ho scambiata per Francis, siete uguali". "È un complimento spero". Inizia a ridere come un matto "Ovviamente. Come sta Jon?". "Papà mi ha chiamato una settimana fa. Stava bene, lo vedo stasera". I suoi occhi si fanno un poco tristi "Non hanno risolto eh?". Scuoto la testa "La mamma sta uscendo con un altro". Lo vedo annuire. "E Jeremy?". "Se qualcuno inventasse un razzo appositamente per lui e lo spedisse nello spazio uno di questi giorni, mi renderebbe incredibilmente felice". La tristezza nel suo sguardo viene spazzata via e sorride di nuovo a trentadue denti. "È un altro modo per dire che è vivo e vegeto dunque". Ella si schiarisce la voce alle nostre spalle. "Sono felice per la vostra riunione ma in teoria non dovresti darmi dei consigli per pattinare meglio?" chiede rivolta a lui. "E poi perché non mi hai detto che vedevi tuo padre oggi?". Stavolta si rivolge a me. Sospiro. "Viene a cena da noi. E viene anche il padre di...". Conoscete il detto 'parli del diavolo e spuntano le corna?'. Beh, non esiste modo di dire più azzeccato a mio parere. Il mio peggiore incubo si materializza davanti a me in una manciata di secondi. Quell'arpia e la sua combriccola di pappagalli entrano come se stessero sfilando su una passerella. Salutate sua Maestà la regina Rebecca, gloria al suo impero e bla bla bla. Il resto potete immaginarlo. Non appena ci adocchiano, prendono a ridacchiare malignamente. "Ehi Ella, hai preparato la fascia con su scritto 'perdente' per quando verrò scelta e tu no?". Osservo la mia amica mentre si trattiene dal tirarle un pugno e stringe la mano facendosi sbiancare le nocche. "E tu non hai imparato a contenere il tuo ego vedo. Sai Rebecca, secondo la sacra Bibbia la superbia è un peccato capitale, e i peccatori finiscono dritti all'inferno subendo i più atroci tormenti". Lei, per tutta risposta, scrolla le spalle e rivolge tutta la sua attenzione a me. Che bello. "Guarda un po' chi abbiamo qui. L'ex regina che adesso è diventata una serva. È un piacere trovarti ancora vicino alla pista". Le sue amiche ridono e ripetono in coro "Cenerentola!" Brutte....
"Lo immagino" dico solo con un sorriso ironico.
"Gareggerai anche tu? Dopo tutto questo tempo deve essere dura. Hai tutta la mia comprensione". Sforzandomi di mantenere il sorriso rispondo "No, non partecipo. Mi limito a fare da spettatrice e, a proposito... credo che abbiate sbagliato favola. Cenerentola si sposa con il principe alla fine lo sapete? E le sorellastre rimangono con un palmo di naso". Ella e Lucas trattengono a stento dei risolini. Loro fanno una smorfia. "Ti capisco se non vuoi partecipare. Dopo essere caduta agli internazionali e aver fatto una figuraccia di quella portata, anche io mi vergognerei a mostrarmi in pubblico". Lucas prova ad intervenire, ma Ella lo precede "Ma per favore! Se solo volesse, Kayley potrebbe farti il culo almeno cento volte anche dopo tutto questo tempo. E chiunque ne è a conoscenza". Alzo una mano e lei si zittisce. "Lascia stare. Va bene così, non ci si può aspettare che un'anatra diventi improvvisamente un cigno". Ho la soddisfazione di vedere il viso della stronzetta diventare rosso di rabbia e sento la mia amica gongolare. "Come sta Alan?" chiede in un ghigno, recuperando la sua spavalderia in un battito di ciglia. Il sangue mi si gela nelle vene e mi si secca la gola. Non rispondo, ma tengo gli occhi fissi nei suoi per darle la soddisfazione di vedermi ferita. Invece sorrido "Non so, dimmelo tu. Dato che l'ultima volta che l'ho visto, ti stava ficcando la lingua in bocca. Oh aspetta, non puoi dirmelo dato che ti ha lasciata dopo aver ottenuto ciò che voleva. Mi ha mandato migliaia di messaggi con le sue più sentite scuse a cui non ho mai risposto. Fai qualche ragionamento e trai le conclusioni". Rebecca mi incenerisce con lo sguardo e gira i tacchi "Non finisce qui sorellina". Stringo i denti facendole vedere il dito medio. Se ne vanno. Finalmente!
"Sorellina? Perché ti ha chiamata così?". È Lucas a pormi la domanda e Ella annuisce. "È una lunga storia. Ve la dico più tardi. Ora devi assolutamente pensare a passare le selezioni". Lei mi sorride. "Dopo aver rivisto uno scorcio della vecchia "Dominatrice dei ghiacci" passero' di sicuro". Poi mi stringe in un abbraccio. Lucas batte le mani e esclama "Diamo inizio alle danze. Sarai eccezionale, non ti ho fatto spaccare la schiena per nulla. Giusto Kayley?". "Giusto" annuisco quasi con veemenza e vado verso gli spalti, pronta per incoraggiarla in qualunque momento.

Ali di ghiaccio [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora