Ritorniamo a Kayley :)
Nel momento in cui metto piede dentro casa un buon profumino mi fa brontolare lo stomaco e vado dritta in cucina.
"Bentornata tesoro". Mia madre sorride e improvvisa un abbraccio, Sabina fa lo stesso con Igor. Hanno entrambe le mani sporche di farina.
"Dolce?" chiedo rubando un po' di panna da una delle ciotole sul ripiano.
"Sì, al cioccolato" risponde la mamma togliendo la ciotola dalle mie grinfie.
"Dovrai aspettare".
Alzo le mani. "Si, va bene. Sono disposta a tutto per il cioccolato".
"Io sono disposto a tutto per un letto" brontola Igor trattenendo uno sbadiglio. "E tra poco arriverà la parte peggiore della giornata".
Gli devo dare ragione. Non ci siamo fermati un attimo, troppo eccitati per il piccolo successo ottenuto. Adesso ci tocca affrontare quella.
"Pensate che finirà prima di rendervene conto" ci consola sua madre. Anche questo è vero, dobbiamo solo ascoltare le parole di Alexis con un orecchio in modo che escano dall'altro.
"Mamma... come ti senti? Stai bene?" domando in apprensione. "E non mentirmi" la supplico ricordando tutte le volte che ha cercato di essere forte per noi nascondendo le sue vere emozioni.
Lei ride e si lava le mani prima abbracciarmi. "Sto bene. Ora sto bene".
La guardo un istante per verificare la veridicità della sue parole e solo adesso mi accorgo di quanto siano luminosi i suoi occhi. Era da tanto che non la vedevo così. Dev'essere successo qualcosa di bello mentre ero via, ma cosa?
Mia madre sembra intuire quello che voglio sapere dalla mia espressione e scioglie immediatamente la stretta intorno a me. Si gira verso il forno in cui è contenuta la torta e si sistema il grembiule con un gesto nervoso. Non dice una parola.
Che diavolo le è preso? Mi sono sbagliata...? Aspetta, è una mia impressione o è diventata rigida come un pezzo di marmo? Per quale motivo?
I miei pensieri diventano ancora più confusi mentre osservo Sabina aprirsi in un enorme sorriso. Anche Igor aggrotta le sopracciglia e sposta lo sguardo tra noi due.
"Ehm... c'è qualcosa che dovremmo sapere?".
"No" risponde in fretta. "Perché tu e Jurij non andate a vedere a che punto sono Jonathan e tua padre? Si trovano in soffitta, dovevano spostare degli scatoloni".
Nessuna delle due me la racconta giusta ma per il momento lascio perdere, ci saranno altre occasioni per tirare fuori il discorso.
Con un sospiro esco dalla cucina e Igor sparisce dalla mia vista insieme a Jurij. In soggiorno rimane solo Jeremy.
"Ciao peste. Come ti senti?". Mi siedo vicino a lui e gli scompiglio i capelli. J mi afferra il polso.
"Benone. Ho solamente una leggera nausea, credo di aver esagerato con le merendine".
"Povero piccolo! Ti do un bacio e passa tutto!". Sto per attirarlo a me ma lui si allontana con un balzo che rischia di farlo cadere.
"Bleah! Che schifo! Non ti avvicinare o saranno guai. Preferisco avere i crampi per un'intera settimana piuttosto che farmi dare un bacio da te. Che orrore! Avrò gli incubi per tutta la notte".
Una risata lascia la mia gola, le sue reazioni esagerate mi fanno morire.
"Non c'è niente da ridere, io qui rischio di vomitare sul serio!".
Sto per suggerirgli di tornare a sedersi ma il campanello non me lo permette. Per un attimo, entrambi rimaniamo paralizzati. Sono le sei spaccate.
Vado ad aprire e i miei timori si rivelano fondati. Alexis Moore è sulla soglia di casa mia e mi rivolge un sorriso finto. Non mi chiede neppure il permesso prima di entrare e io ho voglia di tirarle qualcosa in testa.
Iniziamo molto male.
Non appena la vede Jeremy si dilegua, forse è andato ad avvisare papà.
Mia madre e Sabina hanno smesso di trafficare in cucina e prendono posto sul divano, invitando Alexis a fare lo stesso. In quello stesso istante, mio padre, Anton, mio fratello, Jurij e Igor entrano in soggiorno. L'aria è tesa e ciascuno di noi rimane in allerta non sapendo cosa aspettarsi.
"Potete rilassarvi sapete? Vengo in pace". La sua voce è rilassata come se fosse circondata da amici e non da persone che vorrebbero vederla finire nello stesso ospedale in cui sono stata ricoverata tre anni fa. Devo pensare a qualcosa di pacifico e rilassante, non posso saltarle al collo. Ma cosa?
La mia mente si affolla di immagini di me che la prendo per i capelli e la faccio finire contro il muro. Sarebbe bello se potessi tramutarle in realtà ma ahimè, non si avvereranno mai.
"Taglia corto, non sei la benvenuta qui" ringhia la mamma. "Cosa vuoi da noi?".
"So che non mi crederete Francis ma voglio scusarmi. Non ho giustificazioni per quello che ho fatto, me ne rendo conto. Mi sono pentita ed è giusto che paghi per i miei errori, lo devo alle mie figlie".
Un'altra risata abbandona le mie labbra e otto paia di occhi si posano su di me.
"Hai ragione, nessuno ti crede. Una persona pentita non entra in casa altrui senza permesso, una persona pentita non guarda chi la circonda con sufficienza e soprattutto non sarebbe tranquilla come lo sei tu in questo momento trovandosi davanti a coloro che hanno subito il torto. Inoltre, mi è sembrato di capire che non hai mai considerato Kristen e Rebecca come tue figlie. Io l'ho vista una persona davvero pentita, Rebecca. Quindi, se hai finito con queste stronzate puoi dirci il vero motivo per cui ti trovi qui prima che ti sbatta fuori a pedate?". Sono stanca di farmi prendere per il culo da questa donna.
Nessuno mi rimprovera per ciò che detto. Li ho presi in contropiede, non si aspettavano che parlassi.
"Il tuo linguaggio così come la tua educazione mi lasciano senza parole. Che rozza! Per essere una ragazza non hai un minimo di classe o di femminilità. Mi sorprende che tu abbia il ragazzo".
Sto. Per. Ucciderla.
"Ho davanti la persona che mi ha rovinato la carriera e sfasciato la mia famiglia. Mi scusi se le mie buone maniere sono finite nel cesso al momento" replico sgarbata.
Alexis mi ignora e approfitta del momento per rifarsi il trucco. Ma porca di quella...!
"Abbiamo fretta" si intromette mi padre, anche lui sta per perdere la pazienza.
"Potrei avere un bicchiere d'acqua prima? Per favore. Ho la gola secca".
Prego? Pretende pure che la serviamo? Per me può anche disidratarsi sino a svanire.
"Vado io" annuncia J alzando gli occhi al cielo.
Non appena lui va in cucina, torna a rivolgersi a mia madre.
"Vado dritta al punto. Vorrei che parlassi con Cedrick e lo convincessi a farmi vedere Rebecca e Kristen quando lo desidero. Attenersi a degli orari e dover sempre essere controlla è snervante. Ho bisogno di stare da sola con loro, ne va del nostro rapporto".
"Così puoi ricattarle ancora?" chiede Igor portandosi al mio fianco. Averlo accanto smussa la mia rabbia.
"E tu sei..?" domanda fingendo di non conoscerlo. Recita da far schifo!
"Il ragazzo di Kayley. Quello che le tue figlie avrebbero dovuto sedurre".
"Oh sì, ricordo. Il giovane di cui Kristen si è invaghita. Peccato che tu abbia scelto un'altra, sareste stati una bella coppia".
"Una bella coppia di isterici... dato che avrebbero litigato ogni secondo" borbotta Jurij.
Jeremy intanto è tornato con un bicchiere pieno d'acqua che Alexis beve a piccoli sorsi.
Spero le vada di traverso.
"Te lo scordi" ribatte mia madre senza esitare. "Se tieni tanto al vostro rapporto avresti dovuto pensare prima di ricattarle e usarle per i tuoi piani di sabotaggio. Come hai visto anche tu l'ultima parola è stata quella del giudice. C'è altro che devi dire?".
Delle piccole rughe si formano ai lati della bocca della madre di Rebecca.
Non è contenta.
"Sì, spero che il tuo matrimonio vada a gonfie vele. Sono sicura che saranno tutti entusiasti per il lieto evento" dice guardando mio padre con un sorriso mellifluo. Io tremo di rabbia.
L'espressione di papà non cambia di un millimetro.
Alexis svuota il bicchiere che ha in mano e con un movimento aggraziato se ne va gongolando. Non ha ottenuto quello che voleva... o forse si?
"Volevo rovesciargli il bicchiere in testa". Mio fratello rompe il silenzio che è improvvisamente calato nella stanza. "Beh... credo che mi accontenterò".
Il tono in con cui l'ha detto è così strano che la domanda mi esce spontanea. "Di cosa ti accontenterai?".
Lui si apre in un sorriso angelico, che di angelico non ha niente.
"L'acqua che gli ho dato era particolare".
"Cosa intendi?" chiede nostra madre.
"Vi dico solo che molto presto avrà bisogno del bagno".
Non credo di aver capito.
Alle nostre espressioni confuse lui risponde tirando fuori una bustina dai suoi pantaloni. Sgrano gli occhi.
Quello è... un lassativo. O. mio. Dio.
La mia casa diventa una tomba, sinché...
"Jeremy Tyler Masons, sei nei guai!".
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Ali di ghiaccio [IN REVISIONE]
RomanceKayley Masons,16 anni, è una giovane pattinatrice di grande talento destinata ai campionati mondiali, ma la sua luminosa ascesa viene bruscamente interrotta da un incidente alla gamba che la tiene bloccata per un anno, escludendola automaticamente d...