Mi misi la solite parigine nere alte fino a metà coscia e un maglione bianco scollato dietro molto lungo che praticamente mi faceva da vestito e dei pantaloncini neri, nonostante non si vedessero per la lunghezza del maglione. Avevo qualche centimetro di pelle scoperta tra il maglione e le calze, ma nulla di volgare.
Era impossibile fare acconciature ai miei capelli, nonostante non fossero lunghissimi- mi arrivavano poco più giù della metà del seno- quindi li tenni ondulati.
Mi rimisi il mascara dato che quello che avevo era sbavato pochi minuti prima quando...
«Stai benissimo» Draco interruppe i miei pensieri abbracciandomi da dietro e posandomi le labbra sul collo.
«Anche tu» dissi guardandolo dallo specchio a figura intera. Indossava una camicia bianca e un paio di pantaloni neri. Semplice, ma non poteva essere più affascinante.
Mi sciolsi dall'abbraccio e gli misi le braccia al collo lasciandogli un dolce bacio sulle labbra.
«Ti amo» disse. Non ci dicevamo molto spesso quelle due prole e sicuramente non le prendevamo con leggerezza. Non è il genere di cosa che dici tanto per dire, noi ci credevamo. Era un atto di più totale sincerità e lo dicevamo solo in momenti in cui sentivamo il bisogno di farlo, con spontaneità. Per questo motivo quando me lo diceva ero felice.
«Anch'io» risposi.
Eravamo sul punto di baciarci quando in camera entrò improvvisamente Harley e ci separammo di scatto. Fulminò con lo sguardo Draco che deglutì nervoso.
Trattenni a stento una risata.
Nonostante mio fratello e Draco fossero alti uguali, Harley aveva molti più muscoli ed era molto più allenato e non gli serviva la magia per conciare per le feste qualcuno.
«La cena è pronta» disse squadrando un'ultima volta Draco prima di uscire.
«Quello li prima o poi mi ammazza» disse abbracciandomi. Gli lasciai un bacio sulla guancia e scendemmo mano nella mano le scale di legno bianco.
La tavola era apparecchiata in un modo che non avevo mai visto. La tovaglia era color crema e aveva usato il servizio di piatti e bicchieri migliore che aveva.
«Oh caro siediti pure» disse mia zia.
Zia Anne era la sorella di mia madre, una donnina bassa e con i capelli a caschetto biondi. Non aveva peli sulla lingua ed era molto spigliata e divertente. Aveva sessant'anni e ne dimostrava almeno venti di meno. Era una perfetta complice e sapeva essere una perfetta stronza, nel senso positivo della parola.
Ci sedemmo al tavolo imbandito, Draco alla mia sinistra, mio fratello a capotavola alla mia destra e mia zia di fronte a me.
«Allora Draco, come sta tuo padre?» chiese mia zia. Io, Harley e Draco ci guardammo sconcertati. Come faceva a conoscerlo?
«Ehm diciamo che... Se la cava» rispose Draco con un sorriso imbarazzato.
«E tu Harley come va con Tracey?» io e Draco per poco non ci strozzammo.
«Tracey? Tracey Davis?» chiese Draco leggermente divertito.
«Amico, si è aggiustata parecchio lascia stare»
«Harley!» lo riprese mia zia.
«Non si esce con una ragazza solo perché è bella!» continuò.
«Usciresti con un troll zia Anne?»
«Beh no ma»
«È la stessa cosa» vedere mi zia e Harley che litigavano era divertente.
«Invece voi ragazzi da quanto state insieme?» ci chiese mia zia. Io e il biondo ci guardammo. Nessuno dei due sapeva esattamente da quanto stessimo insieme, non sapevamo nemmeno se stessimo insieme! La scommessa contava?
«È un po' complicato» azzardai.
«Non mi dite che siete una di quelle coppiette che si vedono solo per fare sesso! Non vogliamo piccoli Malfoy correre per casa!» disse in tono scandaloso mentre si alzava per prendere il dolce dal frigo.
Io e Draco scoppiammo a ridere in modo complice. Mi sorprendeva che mi zia affrontasse quegli argomenti con tanta leggerezza.
Draco approfittò di quel momento di ilarità generale per accostarsi al mio orecchio «Tua zia mi adora» potevo sentire il suo sorriso sulla mia pelle.
«Oh sta zitto» dissi dandogli una spinta scherzosa.
«Avete già fatto il bis prima» continuò mia zia riferendosi a me e Draco.
«COSA?» Harley aveva una calma letale e terrorizzante.
Ecco, la quiete prima della tempesta.
«Noi andiamo di sopra ci si è chiuso lo stomaco» dissi prendendo la mano di Draco e trascinandolo di sopra senza nemmeno aspettare una risposta.
«La tua famiglia è così...»
«Strana?» suggerii.
«Anche. Sono protettivi, specialmente Harley» disse sedendosi sul letto.
«Ma che bello spettacolino» disse una voce dal buio. Sempre le voci dal buio ma che cazzo di problemi c'hanno questi? Questa però non l'avevo mai sentita. Era rauca e bassa e estremamente terrificante.
Sobbalzammo entrambi, prima che mi sentissi strattonare per un braccio e puntare qualcosa di sottile e duro alla gola. Sto per morire me lo sento.
«Lasciala stare» intimò Draco alzandosi dal letto.
«Venite con me e lei vive» disse l'uomo.
«Non vuoi lei. Tu vuoi me»
«No no no no no, io voglio tutti, tutti e tre» tutti e tre? No no no no no cazzo no, Harley no. Non potevo perdere anche lui.
«No lui no» cercai di dire ma lui strinse la presa attorno al mio collo. Continuavo a sperare che Harley non venisse qui, perché sennò ci sarebbe stata una carneficina, me lo sentivo. Però mio fratello aveva un sesto senso incredibile e capiva sempre se qualcosa non andava.
«Avrai solo me. Fine della storia»
«Allora tu non hai capito proprio niente, ragazzino» disse l'uomo che si teneva nell'ombra.
Sentivo dei passi nel corridoio e inevitabilmente trattenni il respiro.
Non entrare qui. Iniziavo a non respirare per quanto mi teneva stretta.
«Prendo solo lei se vuoi, ma lui sarebbe più felice di avere la famigliola al completo»
Draco con la bacchetta alzata, teneva un orecchio teso come me, nella speranza che non entrasse nessuno.
La porta iniziò a scricchiolare e non appena vidi un ciuffo biondo fare capolino mi scese una lacrima.
«Oh l'adorato fratellino, unisciti a noi» disse l'uomo misterioso.
Harley appena girò la testa verso di noi, gli si gelò il sangue nelle vene. Non estrasse nemmeno la bacchetta, si avventò sull'uomo e gli sferrò un pugno in pieno volto. L'uomo mi lasciò andare e io andai vicino a Draco, tossendo ripetutamente e tentando di fare respiri profondi, invano. Mi sentivo ancora soffocare. Draco mi strinse con un braccio cercando di farmi riprendere fiato. Sentimmo un tonfo sordo e ci girammo di scatto. Harley era accasciato sulla parete.
«Ora venite con me?» disse l'uomo mostrando un sorriso sporco di sangue.
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You Can't Turn Back|| Draco Malfoy
FanfictionIl cappello parlante non era riuscito a prendere una decisione e finché Daphne Blackwood non sarebbe stata smistata avrebbe dovuto condividere la stanza con Draco Malfoy. «Piantala, quello lì non ti fa lo stesso effetto che ti faccio io» disse con f...