25. You'll forget me

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Avevamo provato a lottare, ad opporci, ma era stato inutile. Lui era più forte. Lo aveva dimostrando schiantando e torturando Harley. Poi toccò a me e infine a Draco.
Storditi e doloranti, ci prese con la forza.
Eravamo nella stessa stanza da cui Draco mi aveva aiutato a fuggire e avevamo i polsi incatenati.
Avevamo ripreso da poco conoscenza; avevo la testa poggiata sulla spalla di Harley.
«Cosa succederà ora?» chiesi preoccupata a mio fratello.
«Cercherà... Cercherà di convincerti a diventare Mangiamorte»
Se voleva solo me, allora perché Harley e Draco erano lì?
«Allora perché voi siete qui?» chiesi. Mio fratello mi guardò e mi fece un sorriso malinconico, gli occhi lucidi.
«È ora di andare» ci venne a chiamare un uomo.
«Perché continua a raccattare ragazzini...» borbottò tra se e se il Mangiamorte.
Le mia catene svanirono, come quelle dei due ragazzi accanto a me.
Salimmo un'infinità di scale e svoltammo in parecchi corridoi. Quel posto era enorme. Poteva viverci qualcuno?
«Entrate» ci aprì la porta il Mangiamorte che ci stava accompagnando e ci spinse dentro richiudendo furiosamente la porta.
La stanza aveva un parquet nero e un lungo tavolo di legno scuro attraversava tutta la stanza.
«Cara Daphne ti chiederai perché sei qui...» disse il Signore Oscuro girandomi attorno. La sua vicinanza mi terrorizzava. Non ero come Harry che lo aveva affrontato decine di volte ed era sempre sopravvissuto. Io impotente e terrorizzata, stavo ferma vicino al tavolo, dove era seduta una strega dai capelli ricci scuri e un sorriso marcio.
«Tu diventerai Mangiamorte, ma per questo c'è tempo... Oggi sei qui per vedere la persona che più ami, soffrire» di riflesso guardai Harley, che mi sorrise in modo triste e mi mimò con le labbra "Andrà tutto bene".
Quanto volevo che andassi tutto bene.
«Bella» chiamò Lord Voldemort.
«Agli ordini mio Signore. Crucio!» disse puntando la bacchetta su mio fratello che cadde a terra contorcendosi dal dolore. Corsi subito da lui e lasciai cadere qualche lacrima.
«Resisti» mi disse.
«Perché tutto questo?» chiesi timorosa.
«Perché? Perché quando ti chiederò di seguirmi e di obbedire ad ogni mio ordine, tu non ti dovrai opporre. Altrimenti...» fece un altro cenno alla strega che lanciò il malefico ancora una volta.
«È semplice fare accordi con voi due. Lui mi ha detto di sì perché non voleva che ti uccidessi, tu mi dirai di sì perché non vuoi che tuo fratello muoia per colpa tua. La tua unica famiglia» quella voce era agghiacciante. Accarezzai i morbidi capelli di Harley mentre lui respirava a fatica.
«Ah e Draco-» guardai il ragazzo che mi stava davanti come da scudo «-non crederai mica che io non sappia che l'hai fatta scappare tu» lo guardai, ormai disperata e senza il controllo delle lacrime.
«Meriti una punizione» Draco chiuse gli occhi, pronto ad affrontare ciò che aveva in serbo per lui.
«Lei si dimenticherà di te. E dato che la ami così tanto, sarà la più grande punizione che potessi infliggerti» il biondo arretrò di qualche passo a mi afferrò la mano.
L'avrei dimenticato io... Io non lo volevo.
Ci smaterializzammo nella mia camera da letto. Era tutto finito. Per il momento.
Draco mi prese il volto tra le mani e mi guardò negli occhi, Rossi e gonfi a causa delle lacrime.
«Ti ricordi chi sono vero?» mi disse. Io annuii e lo baciai, per poi tornare a concentrarmi su Harley, che sembrava riprendersi.
Lo abbracciai e lasciai andare tutte le lacrime che avevo trattenuto fino a quel momento.
«Ti voglio bene lo sai?» lui annuii e io a Draco lo portammo nella sua stanza per riposare.
Mia zia propose di prepararci un the e ce lo portò nella mia stanza, lasciandoci subito soli.
Restammo in silenzio per parecchi minuti prima che uno dei due proferisse parola. Ero ancora sconvolta.
«Non avrei mai voluto coinvolgerti in questa storia» disse prendendomi le mani.
«Non è colpa tua» l'avrebbe fatto indipendentemente se solo avesse voluto.
«Che cosa succederà adesso?» dissi con gli occhi che diventavano lentamente lucidi. Sicuramente quelli erano stati i mesi più strani di tutta la mia vita.
«Mi dimenticherai»
«Non lo farò» dissi con la voce rotta.
Domani saremmo dovuti ripartire per Hogwarts, saremmo stati al sicuro.
Era l'unica cosa che volevo, stare con mio fratello e con Draco. Anche se sentivo che qualcosa non andava... Mi bruciava incredibilmente la testa, come se stesse per scoppiare.
Presi un'aspirina per il mal di testa e poi mi misi a dormire, con Draco che mi abbracciava.

You Can't Turn Back|| Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora