Aurora
" Intendi dire che c'è Veronica? I gemelli stanno dormendo al piano di sopra in camera nostra. E noi non stiamo facendo assolutamente nulla di male, almeno non ancora. Perché tu vorresti...beh, fare qualcosa in salotto? " indagò John inarcando un sopracciglio. C'era una leggera malizia nelle sue intriganti iridi verdi e nel tono di voce, ma soprattutto della confusione.
Alzai gli occhi al cielo reprimendo la voglia di prenderlo a calci e pugni: " No, tonto! La febbre deve averti bruciato tutti quei poveri neuroni che ti erano rimasti! Brex sta abbaiando! Lo senti? "
Rimase in ascolto per un po', e infine sorrise: " Amore, i cani abbaiano. Fanno questo nella vita, sai? Oltre a distruggerti mezzo giardino, mordicchiare le tue pantofole, versare per terra il contenuto della loro ciotola, bagnarti incondizionatamente quando cerchi di dar loro una sistemata e a saltarti addosso con tutto il loro peso quando rientri a casa. " scherzò lui con fare cinico.
Sbuffai esasperata, spostando il peso del corpo su una gamba: " Smettila, chiaro? Brex è un cane eccezionale, intelligente, vale molto più di quel che dici, e non farebbe tutto questo baccano senza un motivo ben preciso, io conosco il nostro pastore tedesco. Di solito, quando vuole attirare l'attenzione reagisce così. E sai quando vuole maggiore considerazione? Quando un estraneo è nei paraggi del nostro casale. Hai presente il postino? Lo odia! Brex non tollera chi non conosce nel suo territorio. "
Assottigliò lo sguardo: " Quindi...pensi che lui stia abbaiando perché qualcuno ha scavalcato il cancello ed è entrato nella nostra proprietà? "
Scrollai le spalle: " Ovvio, sì. Finalmente ci sei arrivato. "
Trasse un profondo respiro, accarezzandomi una guancia con le nocche: " Sbrodolina, perché qualcuno dovrebbe venire qui a quest'ora della notte? "
" Non lo so. Ladri? " ipotizzai con le mani sui fianchi, molto infastidita dal suo atteggiamento pacato.
Jonathan mi rivolse un'occhiata di sbieco: " Ho attivato l'allarme prima di andare a dormire. Se qualcuno avesse provato ad entrare in casa nostra non credi che ce ne saremmo già accorti? Stai serena. "
E io mi rilassai all'istante, in effetti il suo discorso aveva un senso logico.
Ah, bene.
Sollievo.
Forse Brex aveva visto un gatto o qualcos'altro, non doveva aver notato necessariamente una persona nel nostro giardino.
" Senti? " chiese John indicando la porta d'ingresso con un cenno del capo: " Brex ha smesso. "
Rilasciai tutto il fiato che avevo racchiuso in corpo e fu come se mi fossi liberata di un gran peso.
" Va tutto bene, ok? " continuò lui, premuroso.
Passandomi stancamente una mano sul viso gli sorrisi mesta: " Sto diventando paranoica, ultimamente. Su tutto. Io...non lo so, ma è da un po' che sono tesa, ansiosa. "
Mi afferrò le spalle scuotendomi leggermente: " Ehi. Non devi giustificarti con me, va bene? Una volta, mi hai raccontato di aver sofferto di attacchi di panico quando eri più piccola, non lasciare che tornino senza motivo, non permetterlo. E poi, io ci sono, sono tornato e starò sempre con te. Non ti lascerò sola mai più. "
Non feci neanche in tempo a rispondere!
Qualcosa urtò contro la finestra del soggiorno producendo un clangore metallico e sinistro. E l'allarme scattò, inevitabilmente, diffondendo nell'aria un suono così acuto e snervante da far battere i denti.
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Sei la mia luce - Trilogy of forgiveness Vol. 3
ChickLitIl sangue che scorre nelle tue vene può decretare chi sei? Chi diventerai? Puoi scegliere liberamente di essere chi vuoi indipendentemente dalla tua famiglia d'origine? Quando scopri di avere un gemello che ti somiglia in modo sorprendente quante...