Jonathan
Stavo così male nell'animo che avrei potuto vomitare! Tutto quel che provavo, sentimenti, emozioni contrastanti, si stavano riversando nel mio fisico producendo un effetto catastrofico, se non addirittura letale.
Stavo morendo, pezzo per pezzo!
Ero piegato in due dal dolore, e nessuno poteva aiutarmi!
Ma dovevo mantenere il controllo.
Controllo.
Eppure...
Il mio antidoto, la mia medicina personale contro quella rabbia cocente, amara e velenosa che percepivo in bocca, che scorreva nelle mie vene, che causava numerose fitte nel fianco e una forte oppressione al petto, era soltanto Aurora, solo e soltanto lei. Semplicemente.
Era l'unica in grado di farmi respirare a pieni polmoni, ma adesso dovevo momentaneamente escluderla dalla mia vita. Per proteggerla.
Non avevo tradito la mia dolce Sbrodolina, no.
Non avrei mai potuto farlo.
Se l'avessi fatto non avrei più avuto il coraggio di guardami in faccia. Mi sarei odiato fino alla fine dei miei giorni.
Avrei preferito la morte piuttosto che saperla sofferente e in preda alle lacrime a causa mia.
Ma nonostante non avessi per davvero sfiorato Veronica con un solo dito, neppure con il pensiero, era come se l'avessi fatto comunque...perché le parole che le avevo detto per telefono dovevano averla uccisa dentro.
E io non avevo potuto fare nulla per evitarlo.
Sapere quel che stava passando ora, stava uccidendo anche me.
Senza di lei ero più vulnerabile, ma era necessario.
Era mio compito, mio dovere, proteggere lei e i bambini. Al momento, dovevo agire da solo.
Il vecchio Jonathan, quel ragazzo che ancora andava in giro in moto con quei ragazzi di quel brutto quartiere, ieri sera davanti ad un eventuale tradimento, avrebbe reagito esattamente come era stato costretto a fare il Jonathan versione adulta.
Per questo non dubitavo affatto che Aurora avesse creduto a tutto quel che c'eravamo detti. Il ragazzino che conosceva, che l'aveva fatta soffrire in passato, l'avrebbe ripagata così per le sue ardite azioni.
Tradimento e chiamata!
Nessuna conversazione e chiarimento faccia a faccia.
Io mi fidavo ciecamente di mia moglie, e sapevo nel profondo e con assoluta certezza che non mi aveva mai tradito, che non aveva mai messo da parte i sentimenti che provava per me, nonostante il mio carattere, e sapevo che i gemelli fossero realmente i miei figli, nonostante il test del DNA che mi era stato consegnato, gli articoli di giornali e quel video in giro per il web.
E poi l'uomo che ero diventato non avrebbe di certo reagito così ad un tradimento, assolutamente no. Avrebbe agito in tutt'altro modo, ma...questo lei non l'aveva capito, non l'aveva compreso sino in fondo, neanche pensato minimamente, e mi feriva. Tanto.
Aurora sapeva quanto fossi cambiato, eppure lei c'era cascata in pieno. Io volevo che credesse alle mie parole, ma...
Quando mi aveva chiesto di smetterla di scherzare ne ero stato contento, perché pensavo che mi conoscesse bene dentro, nel profondo, invece mi ero sbagliato...
Beh, ok! Io non c'ero di certo andato leggero. E le avevo detto delle cose veramente orribili.
Le avevo promesso che mai mi sarei comportato come in passato, invece l'avevo fatto...ancora.
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Sei la mia luce - Trilogy of forgiveness Vol. 3
Genç Kız EdebiyatıIl sangue che scorre nelle tue vene può decretare chi sei? Chi diventerai? Puoi scegliere liberamente di essere chi vuoi indipendentemente dalla tua famiglia d'origine? Quando scopri di avere un gemello che ti somiglia in modo sorprendente quante...