Me for you >> ( prima parte )

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Aurora

Il mio amore sistemò le salsicce sul barbecue in giardino, e Brex prese a girarci intorno come una trottola impazzita. 

Ogni volta che passavamo con la carne sui vassoi, sia cotta che cruda e da cuocere, eravamo costretti a sollevare tutto in alto, perché il nostro cagnolone puzzolone saltellava come un canguro in calore. 

" Brex! Buono! Altrimenti niente osso. " lo minacciai severa. Gli avevo promesso un osso a fine giornata, che avrebbe potuto seppellire in giardino ovunque avesse voluto, ma il premio gli spettava solo se avesse fatto il bravo, quindi... 

" Chiama Silvia, dille di venire qui al più presto! Deve portare Brex lontano da noi, altrimenti un tuffo in piscina con l'arrosto sarà assicurato per entrambi! "

Scoppiai a ridere di gusto: " Già t'immagino galleggiare insieme alla pancetta e alle salsicce, John! "

" Divertente!" commentò lui adocchiando di continuo il nostro pastore tedesco che scodinzolava con la lingua a penzoloni, con aria quasi innocente e al tempo stesso disinvolta. 

" Brex, gioca! " dissi chiamandolo all'attenzione, gli avevo lanciato il suo giocattolino preferito, e speravo con il cuore che lui si distraesse con quello per lasciarci finalmente liberi, in santa pace, di procedere con il nostro tanto agognato pranzo domenicale. 

" Mmm...ottima mossa! " si congratulò  con la sottoscritta mio marito. 

Tergiversai, seppur lusingata, avevo bisogno di cambiare discorso. Il signorino mi stava lasciando un po' troppo sulle spine, quindi mi toccava forzare un po' la mano per scoprire i suoi piani per me. 

L'abbracciai così da dietro, attaccandomi a lui come una cozza. Speravo di corromperlo con un po' di dolcezza e particolari attenzioni. Erano quello che ci voleva per ottenere ciò che desideravo.

Gli scoccai pure un bacio tra le scapole facendolo irrigidire, e respirai il suo dolcissimo profumo impregnato nella stoffa leggera della sua camicia.

" Sei bravo al barbecue, non lo sapevo. " esordii poco dopo, con un sorriso da ebete mentre facevo capolino da sotto la sua ascella e l'ammiravo maneggiare con i carboni ardenti e gli attrezzi necessari per ottenere un ottimo arrosto.
Un sensazionale profumino riempì l'aria circostante assieme ad un leggero scoppiettio generato dalla carne sul fuoco, ma una colonna di fumo s'innalzò dal nostro piccolo barbecue e i miei occhi presero a lacrimare di colpo. Tossii avvertendo fastidio: " Beh, rettifico...non sei del tutto bravo! "

" Non è colpa mia, uffa! " sbottò lui, imbronciato. " E lasciami andare, amore. Fa caldissimo! Tra te, il barbecue e il caldo asfissiante rischio di svenire! " si lamentò.

Mmm...decisamente no! Piano B! 

" Hai ragione! La cozza si scozza! " commentai scherzosamente piazzandomi al suo fianco.  

Mi rivolse un bellissimo sorriso e per la prima volta, da quando aveva varcato la soglia di casa, mi accorsi di quanto fosse effettivamente stanco e affaticato. Il sudore gli imperlava la fronte, occhiaie profonde e violacee gli circondavano gli occhi chiari e smeraldini un po' lucidi e arrossati, e non solo per il fumo...

Sembrava facesse persino fatica a reggersi in piedi!

E d'improvviso, mi dimenticai di quel che volevo scoprire...

" Sei stanco? " 

Era una domanda retorica, lo sapevo, ma il mio cuore aveva preso possesso delle mie corde vocali ancor prima che la ragione potesse impedirglielo, non mi era stato possibile fermarlo. 

Sei la mia luce - Trilogy of forgiveness Vol. 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora