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Venni svegliata dalla luce che filtrava attraverso le tende e un forte odore di caffè invase le mie narici.
Oggi è il grande giorno, l'inizio della mia vita da adulta; tra qualche ora sarò ufficialmente una studentessa del college.
Mi alzai e mi precipitai in cucina, avevo già una fame assurda, tanto per cambiare.
'Buongiorno, ho preparato la colazione!' disse sorridendo mia madre.
'Chi è morto?!' le risposi sarcastica.
'Non fare la scema, sei la prima dei miei figli ad andare al college, è un giorno importante!'
'mh certo.' borbottai.
Il mio nome è Jeon Jiwoo, ho 19 anni.
I miei genitori hanno divorziato quando ero molto piccola e da allora non ho più visto mio padre. Quando avevo 9 anni mia madre si risposò e da questo matrimonio nacquero i miei due fratelli: Jinyoung di 10 anni e Jenni di 7, sono dei bambini pestiferi, ma li amo comunque. Vado molto d'accordo con il nuovo marito di mamma, Minwoo, mi ha praticamente fatto da padre, e gli voglio molto bene.
Sono stata fidanzata per 2 anni con un ragazzo di nome Hoseok, ma è finito tutto quando ho scoperto che andava a letto con la mia migliore amica. Inizialmente ho sofferto molto, insomma, avevo perso il mio ragazzo e quella che credevo la mia migliore amica in un solo colpo.
Lei cercò più di una volta di parlarmi, di scusarsi, ma io ormai avevo alzato un muro. In ogni caso fino ad ora la mia vita non è stata particolarmente interessante, ho finito il liceo qualche mese fa ed ora sono pronta per iniziare questa nuova avventura.
Non vivrò nel dormitorio del college, ho affittato una stanza di un appartamento che condividerò con altri miei coetanei, li conoscerò oggi, spero davvero che siano simpatici.
'Jiwoo sei pronta?!' Urlò Minwoo dal salotto 'possiamo andare?'
'Si, arrivo.'
Caricammo le mie valige sull'auto, salutai mamma, Jenni e Jinyoung e partimmo. Il college era a circa due ora da casa mia.
Durante il tragitto io e Minwoo non parlammo molto, ascoltammo solo un po' di musica, avendo i gusti in comune il viaggio si rivelò comunque piacevole.

- - -

'Eccoci arrivati, appartamento 235' disse Minwoo posando le valige davanti alla porta della mia nuova casa. 'Vuoi che entri anch'io e ti aiuti a sistemare?'
'No, grazie Minwoo.'
'D'accordo allora, comportati in modo responsabile, ora sei un'adulta!' Disse lui ridendo, dandomi una leggera pacca sulla spalla.
'Tranquillo, fai buon viaggio di ritorno.'
Detto questo lui si avviò giù per le scale ed io entrai in casa.
Sentivo delle voci non molto lontane. L'appartamento era  abbastanza grande e confortevole, presi le mie valige, le lasciai in salotto e successivamente mi avviai verso la fonte delle voci.
Feci capolino in cucina e mi ritrovai davanti due persone, un ragazzo e una ragazza. 'Ehm, ciao io sono Jiwoo.' dissi con un velo di imbarazzo.
'Oh, sei la ragazza nuova! Ciao, io mi chiamo Haneul, sono certa che diventeremo grandi amiche!'
Disse sorridendomi, il suo sorriso era davvero contagioso, e lei mi sembrava una ragazza molto socievole e solare.
'Io invece mi chiamo Namjoon, piacere!' Disse chinando leggermente il capo.
'Siamo solo noi tre?!' Dissi loro rivolgendogli un sorriso.
'No, con noi vive anche un altro ragazzo, Jimin.' Disse Namjoon 'Ma adesso è fuori, lo conoscerai più tardi.'
'Oh, va bene Namjoon'
'Chiamami Nam!'
'D'accordo, Nam.' risposi sorridendo
Restai un po' con loro in cucina a parlare del più e del meno, in modo da conoscerci meglio. Poi mi ricordai di dover sistemare le mie cose e chiesi a Haneul se potesse accompagnarmi nella mia stanza, dato che non ci ero ancora stata non sapevo quale fosse.
'Eccoci qui.' Disse lei sorridendo.
La stanza non era grandissima, ma abbastanza accogliente e con una bella finestra che dava su un parco.
'Grazie Haneul' le dissi.
'Figurati, vuoi una mano?' Disse indicando le mie valige.
Io accettai volentieri, altrimenti non avrei terminato neanche per l'ora di cena. In quelle ore in cui io e Haneul restammo sole ebbi la possibilità di conoscerla meglio, se prima pensavo che fosse fantastica adesso ne avevo la certezza. È una ragazza gentile e molto sicura di se.
'Senti, l'altro ragazzo com'è?' dissi.
'Vuoi sapere se è figo?' Disse lei facendomi l'occhiolino e ridacchiando.
'Noo, che vai a pensare, volevo solo sapere se era gentile come te e Nam.' Le risposi mettendo un finto broncio.
'Beh, non è proprio come me e Nam, non con le persone che non conosce per lo meno. È un po' chiuso come ragazzo, ma non è cattivo.'
Spero davvero di poter andare d'accordo anche con lui altrimenti convivere potrebbe essere un inferno!
'Ah.. dimenticavo. Ogni tanto, la sera, porta qualche ragazza in camera sua, ma tu non farci caso, io e Nam siamo abituati ormai.'
Ecco, questo è già un campanello d'allarme. Un puttaniere come coinquilino, fantastico.
'mh.. d'accordo.' Le risposi poco convinta.
Nel frattempo si fece l'ora di pranzo, così tornammo in cucina. Nam aveva già apparecchiato dicendoci che aveva ordinato qualcosa da asporto, non sapendo cucinare. Dopo poco suonarono alla porta e lui andò ad aprire, tornò con delle buste da cui proveniva un odorino fantastico.
'Ho ordinato un bel po' di roba!' Disse sorridendo.
Io e Haneul lo ringraziamo felici e iniziammo a mangiare e spettegolare di tanto in tanto.
Haneul ha 20 anni, Nam 21. Sono entrambi al secondo anno perché Nam è stato bocciato un anno, a quanto pare. Mi hanno raccontato molte cose di loro, tipo che il primo anno Haneul aveva una cotta per Nam, ma lui dovette liquidarla in fretta, dato che era gay. Mi disse anche di essere fidanzato con un ragazzo di nome Jin, e mi raccontò di quanto fossero innamorati e felici, ricevendo occhiatacce da Haneul che li riteneva "troppo smielati".
Finito di mangiare Nam andò a trovare Jin e Haneul andò in biblioteca, aveva delle cose da studiare, così restai sola in casa. Sistemai la cucina e poi andai in bagno a fare una doccia. Mentre mi insaponavo i capelli senti la porta aprirsi.
'Haneul?'
'Non sono Haneul.' disse una voce maschile che non riuscivo a riconoscere.
'Chi sei?' dissi un po' agitata.
'Sono Jimin. Puoi sbrigarti a fare la doccia? Ho bisogno del bagno.' disse con tono distaccato.
'Certo. Comunque io sono Ji-'
Venni interrotta dal rumore della porta che veniva sbattuta.
'Si prospetta una tranquilla convivenza.' Pensai sarcastica.














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𝚈𝚘𝚞 | Park Jimin Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora