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"Jimin!" Esclamai, incredula.
"Cosa ci fai qui?"
Mi trattenni dal saltargli addosso, non volevo che qualcuno ci notasse.
"Beh, quei due tipi strambi, che sono entrati prima di me, sono i miei genitori." Disse regalandomi uno dei suoi meravigliosi sorrisi.
Mi guardai intorno e, una volta certa che non ci fosse nessuno nei paraggi, mi avvicinai a Jimin, sollevandomi sulle punte per lasciare un tenero bacio sulle sue labbra.
Ma lui non mi lasciò andare tanto facilmente; mi strinse fra le braccia, intensificando il bacio, che ben presto si trasformò in qualcosa di per niente casto.
Ad un tratto, dei passi ci fecero sussultare, mi staccai velocemente da Jimin, lisciandomi la gonna per riprendere un minimo di contegno.
"Jiwoo, vedo che hai già conosciuto il figlio di Minhyuk!"
Squittì mia madre, facendomi un occhiolino imbarazzante.
"Piacere, Jimin."
Disse lui, prendendo la mano di mia madre per lasciarle un bacio, da vero gentlemen.
Inutile dire che mia madre si è sciolta come un ghiacciolo al sole in piena estate.
(Che ruffiano!)
"Ehm, Jiwoo, fai fare un giro al nostro bell'ospite, magari gli fai anche vedere il giardino!
Quando è pronto, vi chiamo io!"
Grazie al cielo! Ogni tanto questa donna dice qualcosa di saggio.
Annuì, prendendo Jimin per mano, trascinandolo con me al piano di sopra.
Gli feci vedere velocemente tutte le camere, per poi arrivare alla mia.
"Non mi sarei aspettato tutto questo rosa da te."
Disse sedendosi sul mio letto, con un copriletto rosa, per l'appunto.
"Beh, quando avevo 13 anni ero davvero fissata con questo colore, così pregai Minwoo di rifare l'intera stanza.. come puoi notare, mi accontentò."
Sorrisi al ricordo di una Jiwoo tredicenne, con tanto di treccine ed occhiali rosa.
Jimin si alzò e venne pericolosamente verso di me, mutando il suo sguardo da dolce a.. non saprei come descriverlo.
Indietreggiai fino ad arrivare con le spalle al muro.
Lui posizionò le mani ai lati del mio corpo, fissandomi dritta negli occhi.
"Questo vestito mi eccita."
Arrossì alle sue parole.
"M-ma, sembra quello di una suora!"
Risposi spostando lo sguardo ovunque, tranne che nei suoi occhi.
"Mi eccita proprio per questo, sotto tutta questa stoffa inutile, c'è qualcosa che bramo."
Il suo sguardo è rovente su di me, ho quasi paura di prendere fuoco.
Qualcuno mi salvi da questa situazione!
Jimin spostò la treccia che ricadeva sul mio collo di lato, e prese a baciare sensualmente il mio collo, facendo uscire un piccolo gemito incontrollato dalle mie labbra.
Lo sentì ghignare soddisfatto, e la cosa mi imbarazzò parecchio.
La sua mano si posizionò sotto la mia gonna, risalendo piano, accarezzando la mia coscia.
La vicinanza della sua mano alla mia zona sensibile, era veramente parecchia.
Sono completamente in balia delle sue attenzioni.
Se avesse intenzione di proseguire, non so se avrei la forza necessaria per respingerlo, nonostante le numerose persone al piano di sotto.
"Jiwoo, Jimin! Scendete, l'antipasto è già in tavola."
Jimin si allontanò da me, ed il freddo prese il sopravvento sul mio corpo.
Aprì la porta, senza smettere di sbranarmi con gli occhi.
"To. Be. Continued." sussurrò con voce roca, prima di voltarsi per
scendere al piano di sotto.

Eccomi tornata!~
Ricordatevi di lasciare una ⭐️
xx

𝚈𝚘𝚞 | Park Jimin Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora