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La mia prima settimana da universitaria fu abbastanza tranquilla, strinsi ancora di più amicizia con Haneul e Nam mi presentò il suo ragazzo, Jin, è molto carino e gentile e devo ammettere che stanno molto bene insieme!
Con Jimin non ho avuto grandi occasioni per parlare, giusto due parole a cena tipo 'passami il sale'. Sta sempre sulle sue. Per fortuna in questa prima settimana non ha portato nessuna ragazza a casa, anche perché i muri della mia stanza combaciano con i suoi, sentirei ogni cosa, e sarebbe terribile.

- - -

Mi svegliai presto ed andai al caffè dell'Università insieme ad Haneul, ordinammo e ci sedemmo al solito tavolo per rilassarci un po' prima delle lezioni.
'Alla prima ora ho storia dell'arte, tu?' chiesi ad Haneul.
'Idem, il professor Kim è un figo!' rispose ammiccando.
'Smettila, avrà il doppio dei tuoi anni!' le dissi ridendo.
Mentre continuavamo a parlare si avvicinò un ragazzo, probabilmente un amico di Haneul, dato che lei lo salutò subito.
'Ciao Tae! Ti siedi con noi?'
'Volentieri' rispose lui, poi rivolse uno sguardo a me e mentre si sedeva chinò il capo 'piacere, io sono Kim Taehyung.'
Sorrisi e gli dissi il mio nome. Continuammo a fare colazione insieme parlando prevalentemente dell'Università e scoprimmo che Tae ed io avevamo quasi tutte le lezioni in comune. Non mi dispiace avere un amico in classe, fin ora non ho legato con nessuno dei miei compagni di corso.
Haneul guardò l'orologio rosa sul suo polso e si alzò di colpo.
'Ragazzi sono quasi le nove, faremo tardi!' disse agitata.
Io e Tae ci alzammo e la seguimmo in classe. Il professor Kim entrò giusto qualche minuto dopo iniziando subito la sua lezione.
Sono sempre stata appassionata di storia dell'arte, era una delle mie materie preferite al liceo, così seguì la lezione volentieri, finché non arrivò qualcuno in classe con il fiatone.
'Park è la seconda volta che arrivi in ritardo e il semestre è iniziato da appena una settimana, vedi di metterti in riga.' Jimin non rispose e venne a sedersi nel banco dietro al mio.
Il professore riprese la lezione.
Non so perché, ma mi sentivo un po' agitata, la presenza di Jimin dietro di me aveva cambiato il mio umore.
Mi sentì toccare la spalla, così girai appena il capo e vidi la mano di Jimin che mi porgeva un bigliettino.
"Cosa mi sono perso fin ora, secchiona?"
Lo accartocciai e lo misi sotto il banco senza rispondergli.
Non mi è mai piaciuto essere chiamata secchiona, studio il giusto ed ho dei voti nella media, niente di che.
Dopo poco sentì di nuovo toccarmi la spalla. Era di nuovo Jimin, con un altro bigliettino. Sta volta lo accartocciai senza leggere. Subito dopo averlo riposto sotto il banco Jimin mi toccò di nuovo la spalla, tutto questo sotto lo sguardo divertito di Haneul e quello curioso di Tae, che erano seduti vicino a me.
Spazientita presi il bigliettino e lo lessi.
"Signorina Jiwoo è davvero maleducata, potrebbe almeno rispondermi."
Stranamente oggi aveva voglia di conversare con me.
'Che vuoi?'
Scrissi sullo stesso foglietto che mi aveva passato lui per poi ridarglielo in modo più cauto possibile, non avevo la minima intenzione di farmi beccare dal professore a scambiare bigliettini con Jimin come i bambini delle elementari.
Poco dopo ne arrivò un altro.
'Voglio solo disturbarti.'
Per fortuna la campanella suonò. Mi alzai, raccolsi la mia roba e dopo aver salutato Tae e Haneul uscì dall'aula, avevo un'ora buca e subito dopo letteratura, quindi era inutile tornare a casa. Percorsi il lungo corridoio che mi portò fuori dall'università e mi sedetti su una panchina. Accesi una sigaretta e ne presi una bella boccata. Dopo poco una figura si sedette accanto a me, con la coda dell'occhio vidi che era Jimin.
'Cosa vuoi ancora?' sbuffai.
'Te l'ho detto, disturbarti.' mi rispose beffardo.
Il suo sguardo si spostò dal mio viso alla sigaretta che stringevo tra l'indice e il medio.
'Wow, la secchiona fuma! Non l'avrei mai detto.' disse ridendo 'offrimene una.' Aggiunse.
'Per prima cosa non sono una secchiona, e come seconda cosa se ti va di fumare puoi benissimo comprarti le sigarette da te.' risposi con forse troppa acidità.
'Sei sempre antipatica con me.' disse fingendo un broncio.
Come può dire questo? Non mi ha mai praticamente calcolata, e quelle poche volte che l'ha fatto è stato sgarbato, e ora l'antipatica sarei io?
Presi il pacchetto di sigarette dalla borsa e gliene porsi una.
'Mi serve anche l'accendino, sai, non so ancora accendere un fuoco con la forza del pensiero.' Sbuffai e glielo porsi.
'Sei proprio stressante.' dissi.
Con la coda dell'occhio lo osservai, portò lentamente la sigaretta alla bocca e la accese, le sue labbra erano particolarmente rosee e carnose, non l'avevo notato prima d'ora.
'Tieni' disse porgendomi l'accendino e risvegliandomi dai miei pensieri.
I nostri occhi si incrociarono per un'istante, ma io distolsi subito lo sguardo, imbarazzata.
Mentre rimettevo le sigarette e l'accendino nella tasca della borsa vidi un auto arrivare e fermasi difronte al cancello dell'Università.
La portiera si aprì e dalla macchina scese proprio l'ultima persona che avevo voglia di vedere.
Jung Hoseok.

Ricordatevi di lasciare una ⭐️

𝚈𝚘𝚞 | Park Jimin Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora