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Il giorno seguente lo trascorsi a casa insieme ad Haneul, entrambe non avevamo lezione, quindi ci rilassammo per l'intero giorno, lei mi aiutò anche a prepararmi psicologicamente per l'appuntamento con Yoongi.
Inizialmente ero molto tranquilla a riguardo, ma più si avvicinava l'ora in cui dovevo prepararmi più mi agitavo.
'Tesoro sono le 5, vai a prepararti, su su.' Disse mentre si dava lo smalto rosso sulle unghie.
Io mi alzai e andai in camera mia, per prima cosa scelsi i vestiti, poi andai in bagno a prepararmi.
Yoongi sarebbe passato a prendermi alle 6, e per quell'ora, fortunatamente, ero pronta.
Da: Yoongi🌚
Piccola, sono qui sotto.

visualizzato alle 18:02

Non risposi, mi diedi un occhiata veloce allo specchio, salutai Haneul e mi precipitai giù per le scale.
Nell'androne incontrai Jimin, mi squadrò dalla testa ai piedi e poi mi superò salendo le scale, senza dire una parola.
"Che antipatico." Pensai
Quando uscì trovai la macchina di Yoongi parcheggiata e lui che aspettava appoggiato alla portiera, quando mi vide un sorriso si fece spazio fra le sue labbra. Gli diedi un bacio sulla guancia e salimmo in macchina, immediatamente accesi la radio e partì Kontrol.
'Non pensavo avessi questi gusti musicali!' Dissi sorpresa 'Io adoro questa canzone!'
'Ho scaricato qualcosa per te, i miei gusti sono decisamente diversi.' Disse ridacchiando. "Che gesto carino!" Pensai.
Quando imboccò l'autostrada chiesi dove mi stava portando, appena pronunciò la parola 'acquario' non potei trattenere la gioia! Amo tutto ciò che riguarda il mare, ha scelto un posto perfetto!
Arrivammo ed io mi precipitai all'interno dell'edificio, ma Yoongi non era accanto a me, così mi voltai e lo vidi molto più indietro rispetto a dov'ero io.
'Forza lumacone!' Dissi chiamandolo.
Lui lentamente mi raggiunse.
'Sembri un nonnino.' Dissi ridacchiando mentre ci mettevamo in fila per i biglietti.
'Io? Un nonnino? Pff.' Disse con sufficienza.
Yoongi pagò i biglietti ed iniziammo a girare l'acquario, era un posto meraviglioso, tutti quei pesci e il riflesso che creava l'acqua attraverso i vetri rendevano l'atmosfera davvero particolare.
Chiesi a Yoongi di scattarmi una foto, la posterò su Instagram più tardi.
Oltre a quella, ne scattammo altre e mi raccontò della sua passione per la fotografia e di un concorso che vinse al liceo. Finito il giro andammo a cenare, mi portò in un ristorante che, a quanto pare, aveva aperto da poco, era molto accogliente e gremito di gente.
Una volta al tavolo una signora ci si avvicinò, era bassina, con i capelli neri e gli occhiali, aveva un sorriso vagamente familiare.
'Tesoro chi è questa bella ragazza?' Disse rivolgendosi a Yoongi.
'È una mia amica, mamma, si chiama Jiwoo.' Aspetta, mamma? Ecco perché il suo viso mi sembrava familiare.
Ci presentammo e dopo aver preso le nostre ordinazioni andò via.
Finito di cenare, Yoongi mi riaccompagnò a casa.
'Mi sono divertita molto oggi, il cibo era squisito!' Gli dissi sorridendo, ancora seduta nella sua auto.
'Sono stato davvero bene..' disse a bassa voce. Poco a poco si avvicinò al mio viso, finché le nostre labbra non s'incontrarono. Il bacio fu lento e dolce, proprio come mi sarei aspettata da Yoongi.
Quando ci staccammo lo salutai imbarazzata e salì a casa, chiusi la porta e mi appoggiai ad essa sfiorandomi le labbra con l'indice ripensando al bacio, le sue labbra erano talmente morbide, perfette.
All'improvviso spuntò Jimin, facendomi sussultare e ritornare alla realtà.
'Bentornata.' Disse acido.
'Oh grazie Jimin.' Dissi sarcastica.
Lo sorpassai e mi diressi verso la mia camera, ma prima che potessi aprire la porta, Jimin mi tirò per il polso per poi poggiare le sue labbra sulle mie.
Inizialmente cercai di scansarlo, ma lui strinse la presa e mi spinse fino al muro.
Mi lasciai trasportare completamente da quel bacio, nonostante sapessi che fosse sbagliato. Era nettamente diverso da quello che mi ero scambiata poco prima con Yoongi, questo era passionale, quasi rude. Picchiettò con la lingua sul mio labbro inferiore, chiedendomi l'accesso, quando schiusi le labbra e sua lingua incontrò la mia, potei sentire un leggero retrogusto di alcol e menta.
Le sue mani iniziarono a vagare per tutto il mio corpo, io portai le braccia al suo collo cercando di sorreggermi mentre lui lasciava una scia di baci umidi dalle mie labbra al mio collo.
Quando si staccò ci fissammo, ansimanti, passò una mano fra i suoi capelli e andò a chiudersi in camera sua.
Io invece restai li, appoggiata al muro, ancora senza respiro, cercando di mettere a fuoco ciò era appena accaduto.

Ricordatevi di lasciare una ⭐️
xx

𝚈𝚘𝚞 | Park Jimin Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora