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In quel momento qualcosa dentro di me si spezzò, proprio l'ultima scena a cui avrei mai voluto assistere..
Presa dalla rabbia scesi dall'auto e sbattei la portiera per farmi notare da Jimin.
Seulgi era già rientrata, e quando Jimin mi vide fece per dire qualcosa, ma poi si bloccò e nessuna sillaba uscì dalla sua bocca. Lo guardai con gli occhi pieni di lacrime, ma decisi che non avrei pianto davanti a lui, che non si era nemmeno degnato di darmi una spiegazione, o di inventare almeno una scusa, non aveva fatto un bel niente.
Salì in macchina e sfrecciai via più velocemente possibile.
Non volevo più vedere Jimin, non volevo più saperne niente.. quindi, poco lucidamente, decisi che sarei andata a casa dei miei, almeno per qualche giorno, ho bisogno di sbollire.
Arrivai a casa e mi precipitai come una furia in camera mia, per preparare una borsa da portare a casa dei miei.
Ignorai le occhiate di Haneul e Tae, così lei poco dopo venne in camera mia.
"Jiwoo, ma che succede?" chiese, guardandomi confusa.
"J-Jimin.." riuscì a dire soltanto, prima di accasciarmi accanto a letto e liberare le lacrime che avevo trattenuto fino a quel momento.
Haneul non fece altre domande, e si sedette accanto a me, abbracciandomi ed accarezzandomi i capelli, era proprio quello di cui avevo bisogno in quel momento.
Perché mi aveva tradita? Forse c'era qualcosa di sbagliato in me? Forse Seulgi era più bella o.. non so, non so proprio cosa pensare.
Siamo stati così bene durante le vacanze, avevo notato che era un po' diverso da quando siamo tornati al college, ma credevo fosse solo lo stress per gli esami, il lavoro.. non immaginavo certo mi tradisse.
Cercai di ridimensionarmi e smetterla di comportarmi come una bambina, così mi alzai, e mentre finivo di fare la mia borsa, raccontai tutto Haneul.
Le chiesi se poteva farmi il favore di andare lei a prendere Nam, e che io sarei andata alla stazione per prendere il primo pullman che mi avrebbe portata a casa dei miei.
"Ti faccio accompagnare da Tae almeno fino alla stazione, non è prudente camminare da sola la sera tardi. Però devi promettermi che tornerai Jiwoo, che non cambierai casa o farai stupidaggini simili.
Passa qualche giorno in tranquillità, pensa a tutto, chiamami se hai bisogno di sfogarti, ma poi torna qui e affrontalo" disse Haneul, guardandomi comprensiva.
Annuì e, con la borsa in spalla, mi diressi in salotto. Trovai già Tae in piedi con il cappotto indosso e le chiavi della macchina in mano, segno che aveva sentito la conversazione.
Salutai Haneul con un abbraccio, e poi seguì Tae giù, fino alla sua auto.

Pov's Jimin
"È stato bello.." disse Seulgi, rigirandosi una ciocca di capelli fra le dita.
Si avvicinò per darmi un bacio, ed io mi voltai per andare verso la moto.
Mi sentivo maledettamente male per ciò che stavo facendo a Jiwoo, ma non riuscivo a vedere alternative, non sapevo come uscire da questa situazione.
In quel momento sentì il rumore di una portiera che veniva sbattuta con forza, così mi voltai verso la fonte, e vidi l'ultima persona che avrei mai voluto vedere: Jiwoo. Non volevo che lo scoprisse così.. ma sapevo che prima o poi sarebbe successo, anche se non immaginavo che sarebbe accaduto così presto.
Feci per dire qualcosa a mia discolpa, ma le parole mi morirono in gola quando vidi i suoi occhi vitrei fissarmi come se fossi la persona più abominevole al mondo.
Se solo sapesse.. ah, ma che dico, penserebbe comunque che sono una persona abominevole.
Salì in macchina e sfrecciò via, mentre il cielo si riempiva di nuvole grigie, minacciando di mettersi a piovere da un momento all'altro.
Presi la moto, ma non tornai subito a casa, non avevo il coraggio di affrontare Jiwoo, specialmente perché non sapevo cosa mi sarei potuto inventare, ne come avrei potuto sistemare le cose.
Dopo una buona mezz'ora a girare a vuoto sotto la pioggia, mi decisi a tornare a casa, anche se probabilmente non sarebbe stato un bene discutere quando il fatto era ancora fresco.
Arrivai nel cortile di casa, e trovai Namjoon e Haneul che scendevano dalla macchina; Haneul mi rivolse subito un'occhiata carica di rabbia, e sapevo che avrei dovuto avere a che fare prima con lei, ma quando fece per parlare, puntandomi il dito contro, la fermai.
"Dov'è Jiwoo?" le chiesi.
"Beh, per colpa di qualcuno ha deciso di andarsene, Taehyung la sta accompagnando alla stazione dei pullman".
Cosa?! Se ne stava andando? Non posso permettere che lo faccia, ma non posso nemmeno dirle la verità.
Preso dal panico decisi comunque di andare alla stazione, così salì sulla moto ignorando Haneul e Namjoon che cercavano inutilmente di fermarmi, e partì sfrecciando a tutta velocità, senza rispettare ne i semafori ne i limiti di velocità.
Dovevo almeno provare a fermarla, o almeno vederla. Mi sento davvero in modo orribile.. non voglio perderla, questa non è mai stata la mia intenzione.
Quando arrivai mi precipitai alla ricevitoria, chiedendo se il pullman fosse già partito: fortunatamente non lo era, ma sarebbe partito a breve, così corsi più che potevo, finché in lontananza non vidi la testa di Tae, con a fianco quella piccoletta di Jiwoo. Mi inteneriva sempre vedere come risultava piccola e minuta accanto a chiunque.
Feci un respiro profondo, e poi mi piazzai davanti a lei. Forse non era stato proprio il modo migliore per propormi, dato che si avvicinò di più a Tae, senza degnarmi di uno sguardo.
"Jiwoo.. i-io posso spiegare, ma ti prego, non andare!"
"Cosa Jimin? Cosa c'è da spiegare? Ho già visto abbastanza" disse fredda, senza guardarmi.
"No davvero, io-".
"Jimin.. mi dovevi un ultimo favore, ricordi?" disse guardandomi con un espressione vuota in volto.
Io annuì, senza sapere dove sarebbe voluta arrivare.
"Beh, voglio che tu te ne vada, voglio che tu mi lasci in pace".
In quel momento sentivo che non sarei più riuscito a sistemare le cose, era troppo tardi.




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xx

𝚈𝚘𝚞 | Park Jimin Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora