'Che lezione hai adesso?' Chiese Jimin, mentre camminavamo per i corridoi dell'Università.
'Storia dell'arte!' Dissi entusiasta.
È l'unica materia interessante che insegnano qui dentro.
'Anche io.' Disse Jimin sorridendomi.
Mise un braccio sulla mia spalla e ci avviammo in classe.
Quando arrivammo notai che molti compagni ci guardavano incuriositi, tra cui Tae e Haneul.
Ci sedemmo ai soliti posti, Haneul si fiondò su di me e Tae su Jimin.
'Allora? Mi ha detto Nam che ieri Jimin gli ha chiesto la macchina per uscire con te, voglio sapere tutto!' Disse pizzicandomi il braccio.
Lei e Namjoon sono due pettegoli nati.
'Ahi, smettila! Ti racconto tutto, si!' Dissi massaggiandomi il braccio.
Sperai di essere salvata dal professore, ma a quanto pare era in ritardo.
'La sera del mio compleanno mi ha detto che gli piaccio, ieri mattina mi ha chiesto di uscire e siamo usciti.' Dissi cercando di tagliare corto.
'Cos- dammi più dettagli!' Disse pizzicandomi di nuovo il braccio.
Io sbuffai e le raccontai tutto per filo e per segno.
Quando finì, Haneul mi sembrava quasi più entusiasta di me, ma prima che potesse dire qualcosa o fare altre domande, il signor Kim entrò in classe, scusandosi per il ritardo.
Devo ricordarmi di ringraziarlo per avermi salvata da Haneul, le voglio un'infinità di bene, ma a volte è stressante.
Seguì la lezione su Van Gogh e il suo stile di pittura con tranquillità, finché non sentì qualcuno battere sulla mia spalla, sapevo già che era Jimin.
Mi voltai appena e mimai con le labbra un 'che c'è?'
'Tra poco iniziano le vacanze di natale, che programmi hai?' Sussurrò sporgendosi in avanti.
'Ne parliamo dopo!' Sussurrai a mia volta.
'Dai, dimmelo ora, mi sto annoiando!' Disse battendo sulla mia spalla, insistentemente.
'Signor Park, quello che sta dicendo alla signorina Jeon può dirlo a tutta la classe.'
Intervenne il signor Kim.
Perfetto, appena arriviamo a casa, strangolo Jimin.
'Okay prof.' Disse lui tranquillo, alzandosi in piedi.
'Stavo dicendo a Jiwoo, che oggi è ancora più bella del solito.' Disse sicuro di se, ad alta voce.
Io, dopo avergli dato una veloce occhiata, sprofondai imbarazzata nel mio banco.
I nostri compagni iniziarono a fare chiasso, applaudendo e fischiando.
Molte ragazze mi guardavano male, tra cui Seulgi, penso che se in quel momento avesse avuto un'arma a quest'ora sarei morta.
'Bene, adesso, se la signorina Jeon non ha nulla da aggiungere, possiamo continuare la lezione?' Chiese il professore, trattenendo una risata.
'S-si, non ho nulla da aggiungere.' Dissi, ancora di più in imbarazzo.
Haneul e Tae mi guardavano divertiti, e, appena il professore si girò per riprendere a scrivere alla lavagna, Jimin mi passò un bigliettino.
"Impazzisco quando arrossisci per me! JM"
Fortunatamente la lezione finì, così raccolsi le mie cose ed uscì, seguita da Taeul (questo, a quanto pare è il loro nome di coppia, nome che ha inventato Haneul stessa) e Jimin.
'Finalmente si va a casa!' Disse Jimin stiracchiandosi.
'Io torno per cena, ciao!' Disse Haneul allontanandosi con Tae.
'Vieni con me in moto.' Disse Jimin.
'No, grazie, ci tengo alla mia vita.'
'Io sono il miglior pilota sulla faccia della terra!' Disse fingendosi offeso.
'E comunque non era una domanda!' Aggiunse prendendomi per mano e trascinandomi con se, verso quella dannata moto.
Arrivammo a casa in dieci minuti. Stavolta, grazie a Dio, rispettò il limite di velocità e tutti i semafori.
Aprimmo la porta di casa e trovammo Nam e Jin, sdraiai sul divano, intenti a limonare.
'Ehm ehm..!' Jimin finse di schiarirsi la gola.
Nam alzò la testa di scatto e ci guardò, Jin era tutto rosso in viso e spinse Nam per farlo spostare, ma arrivò a terra.
'Ahi! Sei pazzo?' Urlò Nam.
Jin sembrava ancora di più in imbarazzo, sono davvero buffi, ma allo stesso tempo una coppia perfetta.
'Fate pure, noi andiamo in camera mia a studiare!' Dissi prendendo Jimin per mano, trascinandolo con me nella mia stanza.
Appena chiusi la porta alle nostre spalle Jimin scoppiò a ridere.
'Zitto, altrimenti ti sentono!' Dissi cercando di trattenermi dal ridere insieme a lui.
'Erano troppo buffi, sto morendo!' Disse buttandosi sul mio letto.
Io mi misi accanto a lui, ma seduta.
'Quindi che fai per le vacanze di natale?' Chiese mettendosi a sedere.
'Torno a casa dei miei.. tu?'
'Idem.. mi mancherai.' Disse dandomi un lieve bacio sulle labbra.
Amo questo lato di Jimin, dolce e coccoloso.
'Comunque io non devo studiare.' Disse sdraiandosi di nuovo sul letto.
'Neanche io.' Risposi sdraiandomi accanto a lui.
'Avrei un idea su come passare il tempo.' Disse.
L'espressione dolce di prima sparì per lasciare posto ad una maliziosa.
Si mise sopra di me ed iniziò a baciarmi, inizialmente il bacio era dolce, ma in poco tempo diventò rude e bisognoso.
Per farmi riprendere fiato si spostò dalle mia labbra al mio collo, sul quale iniziò a lasciare dei succhiotti sparsi.
'Sei matto? Sembrerò un dalmata!'
'Nah, semplicemente tutti sapranno che sei solo mia.'
Tornò sulle mie labbra, mentre la sua mano destra si infilava sotto la mia maglietta.
Salì sempre di più, fino ad arrivare al mio seno, che strinse con avidità.
Un gemito uscì dalle mie labbra, e sentì Jimin sghignazzare di riflesso.
Cercò di togliermi la maglietta, ma glielo impedì.
'H-ho fatto qualcosa di sbagliato?' Sussurò Jimin, ansimante.
'N-no.. però voglio aspettare.' Risposi in imbarazzo.
Ho perso la verginità con Hoseok a 17 anni, ma questa è una cosa a cui do importanza, non la do via come se non fosse mia.
Io e Jimin stiamo insieme solo da un giorno, voglio aspettare un po'.
'D'accordo, scusami.' Disse Jimin alzandosi e sedendosi sulla sedia della scrivania.
'Anticipiamo lo studio che è meglio!' Dissi cercando di sdrammatizzare.
Jimin rise, passandosi una mano dietro la nuca.
Quanto amo quella risata.Perdonatemi se ci sono errori, dopo correggo!~
Ricordatevi di lasciare una ⭐️
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