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Oggi, purtroppo, si torna a lezione.
Tiro fuori dal letto prima un piede e poi l'altro, lamentandomi per il contatto dei miei piedi nudi contro il pavimento freddo.
Ma perché mai ho scelto di fare il college? Potevo fare la nulla facente e sposare un ricco ereditiere.. invece ho deciso di alzarmi presto ogni mattina e seguire lezioni noiosissime.
Il lato positivo in tutto ciò è che, le prime due ore ho Storia dell'arte con il professor Kim, e Jimin, che sicuramente si siederà accanto a me, e mi disturberà ogni cinque minuti.
Vado in bagno, facendo tutto ciò che un essere umano fa comunemente, e poi faccio capolino in cucina, trovando Nam e Haneul sonnecchianti.
Haneul spiluccava una brioches, e Nam trangugiava il suo Americano.
"Buongiorno, teste di cazzo!" Mormorai sedendomi fra loro.
"Sempre gentile.." Rispose Nam, fissandomi in modo strano.
"Beh, che pretendi alle 7 e mezza del mattino?"
Presi a mia volta una brioches, ma la finì in fretta per uscire e dirigermi verso il college.
Sentì un clacson suonare, e poco dopo una moto accostò accanto al marciapiede che stavo percorrendo.
"Ehi! Perché non mi hai aspettato? Salta su."
Ovviamente era Jimin.
In realtà sono uscita prima perché non mi andava di fare un giro sulla sua moto, non avrei potuto sopportare la sua guida spericolata di prima mattina, ma adesso non ho scelta.
Salì sulla moto e, dopo essermi fatta il segno della croce, allacciai le braccia alla sua vita.
Per fortuna guidò discretamente, non benissimo, ma discretamente; l'importante era che fossi arrivata al college, viva.
Fumammo una sigaretta davanti al grigio edificio, prima di entrare definitivamente per l'inizio della lezione.
Camminando nei corridoi mi imbattei nuovamente in Yoongi e Hoseok.
Ma perché stanno sempre insieme quei due?
Jimin guardò Yoongi in cagnesco, quando questi fece un gesto nella mia direzione, salutandomi.

*****

Dopo 5 ore di un susseguirsi di lezioni, mi diressi come uno zombie verso la mensa, con Jimin alle calcagna. Incontrammo molte ragazze: fissavano Jimin con aria sognante, e me come se volessero spararmi in faccia con un bazooka.
Ma chi le caga queste.
Ci sedemmo al solito tavolo, insieme ai soliti amici.
"Il cibo della mensa oggi fa più schifo del solito."
Disse Jimin accanto a me, rigirando con la forchetta la sbobba verde nel suo piatto.
"Non me ne parlare, questa che vedi qui sarebbe carne, ma ti pare carne???" Urlò esasperato Jungkook, facendomi ridere.
Dopo poco, si sedettero in fondo al tavolo un gruppetto di ragazzi della squadra di Football, iniziando a far un chiasso incredibile.
"Ma questi tutta sta voglia di vivere e fare casino il primo giorno di college, dove la prendono?" Chiese Haneul, fissandoli con aria inorridita, mentre poggiava in viso fra le sue dita laccate di nero.
"Ehi, Park!" Disse uno di loro, richiamando l'attenzione di Jimin.
"Che vuoi, Lee?" Rispose, infastidito.
"Vedo che ti sei sistemato.." disse fissandomi "incredibile, non l'avrei mai detto. Questa ragazza avrà l'oro fra le gambe visto che è riuscita a farti smettere di andare con tutte, anche con quelle con le piattole." continuò.
Jimin si irrigidì, e lo vidi stritolare la forchetta che aveva in mano.
"Jimin, lascia perdere.." sussurrai al suo orecchio.
"Ehi bellezza! Vuoi fare anche a me quello che fai a lui?" Urlò ancora questo Lee.
Jimin si alzò, dirigendosi a passo svelto verso di lui.
Il ragazzo si alzò a sua volta, e l'espressione sul suo viso passò da spavalda a intimidita.
Jimin non perse tempo, e gli si scaraventò addosso, coprendo di pugni il suo viso.
Tutti ci alzammo, ed io cercai di mettermi in mezzo per separarli. Non feci a in tempo a sentire il "No, Jiwoo!" di jungkook che mi ritrovai a terra, con il sedere dolorante.
Jimin si voltò verso di me, e la rabbia sul suo volto tramutò in paura.
"Jiwoo scusa, non volevo colpirti."
Se questo è lui quando si arrabbia, buono a sapersi.
Non risposi, Haneul mi aiutò ad alzarmi e mi diressi fuori dalla mensa a passo svelto.
Non passai neanche da casa, perché sapevo che quello era il primo posto in cui Jimin mi avrebbe cercata, così andai al parco.
Non ci posso credere che mi abbia colpita! Capisco la rabbia e tutto, ma se dovesse arrabbiarsi con me, reagirebbe allo stesso modo?
Non riesce a tenere a freno la rabbia, esagera troppo.
Misi le cuffiette e mi sedetti sulla mia solita panchina, cercando di calmare i nervi.
In lontananza vidi due ragazzi limonare animosamente, probabilmente perché pensavano che nessuno li avrebbe visti, e invece ci sono io qui, eheh.
Aspetta! Ma quelli sono-

Ricordatevi di lasciare una ⭐️
xx

𝚈𝚘𝚞 | Park Jimin Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora