Appena vidi Hoseok mi alzai di fretta e corsi via trascinando Jimin con me.
Quando arrivammo sul retro dell'edificio feci un respiro di sollievo.
'Si può sapere cosa diamine ti è preso?' disse Jimin con il fiatone. 'Chi era quel ragazzo? Perché siamo scappati?'
'Hai finito con il terzo grado?'
'Terzo grado? Ho quasi perso un polmone, merito almeno delle spiegazioni!'
È vero, gliele dovevo, ma non mi andava di raccontare tutto.
'È il mio ex ragazzo, non avevo voglia di vederlo, tutto qui.' dissi riprendendo fiato 'È uno studente di qui? Non l'ho mai visto.'
'Che io sappia non lo è, ma adesso è qui.'
La campanella suonò riportandoci alla realtà, dissi un veloce 'ciao' a Jimin e corsi verso l'aula di letteratura.- - -
Il resto della mattinata trascorse tranquilla, niente bigliettini da parte di Jimin e, fortunatamente, niente Hoseok.
Quando finalmente arrivò l'ora di pranzo mi diressi alla mensa, presi il mio cibo ed andai al tavolo in cui c'erano già Nam, Jin e Haneul.
Mangiammo parlando del più e del meno quando arrivò Jimin che si sedette al mio fianco, rubò persino una patatina da mio piatto. Oggi ne ho proprio viste di cotte e di crude.
'Da quando siete diventati amici?' disse ridendo Haneul.
'Lo siamo sempre stati.' Disse Jimin fingendosi ferito dal commento di Haneul. Questo è fuori di testa.
Continuammo a mangiare e Jin ci raccontò delle sue doti culinarie, a quanto pare ha talento, potrebbe farmi da insegnante dato che io non ci so proprio fare in cucina.
Vidi Hoseok entrare in mesa, così mi alzai di fretta e furia, salutai gli altri e mi avviai verso la porta. Volevo solo andarmene. Lo sorpassai, ma venni bloccata per il polso da qualcuno.
'Jiwoo, a che serve far finta di non conoscerci?' Hoseok.
Mi liberai dalla sua presa e lo guardai con odio. Non può parlarmi come se niente fosse, non dopo quello che mi ha fatto! Improvvisamente apparve la figura di Jimin, mi prese per mano e mi trascino fuori di lì.
Una volta a casa mi stesi sul divano e Jimin si sedette accanto a me.
'Perché l'hai fatto?' Chiesi quasi in un sussurro.
'Se non ti portavo via da lì rischiavi di farlo fuori con lo sguardo. Non pensare che mi freghi degli affari tuoi, mi dispiaceva solo per il poveretto e poi mi danno fastidio le scenate in pubblico.'
"Ecco il solito Jimin." Pensai.
Mi alzai ed andai in bagno a fare la doccia, una volta finito uscì e mi diressi al parco sotto casa, misi le cuffie e iniziai a passeggiare.
La canzone che partì era Kontrol di Kim Sung Kyu, la adoro.
Ero talmente immersa nei miei pensieri che mi accorsi di star andando a sbattere contro qualcuno solo quando entrambi ci ritrovammo in terra col sedere dolorante 'Ahi!' disse il ragazzo.
'Oddio scusami non ti avevo visto, ti sei fatto male?' dissi preoccupata.
Il ragazzo alzò il viso e mi fissò dritto negli occhi. Aveva uno sguardo ipnotizzante, mi sentì travolta.
'No, tranquilla.'
Si alzò e aiutò me a fare lo stesso. Chinò il capo e si presentò, il suo nome è Min Yoongi, io feci lo stesso.
Ci sedemmo insieme sulla panchina più vicina e chiacchierammo per una buona mezz'ora. Scoprì che aveva 23 anni, frequentava la mia stessa università e, come me, abitava fuori dal campus e divideva un appartamento con alcuni amici. In apparenza mi era sembrato un ragazzo cupo e non molto estroverso, invece una volta che iniziammo a parlare non si fermò più. Yoongi aprì lo schermo del cellulare per controllare l'ora ed io vidi il suo sfondo, era una sua foto.
"Davvero eccentrico" pensai.
'Adesso devo andare, ho una partita di basket con degli amici, ci si vede in giro.' Disse sorridendomi mentre si alzava.
Io ricambiai il saluto e mi avviai verso casa, parlare con lui mi aveva fatto dimenticare di Hoseok e di quel lunatico di Jimin.
Stavo per aprire la porta di casa, ma qualcuno mi precedette. Era una ragazza che non avevo mai visto prima, dietro di lei c'era Jimin senza maglietta che le teneva la porta. Io li guardai schifata, mi feci spazio e mi diressi in salotto.
Poco dopo Jimin mi raggiunse 'Sarebbe stato educato da parte tua almeno salutare.' disse acido.
'Non vedo perché avrei dovuto.'
Mi alzai e mi chiusi in camera.
Che essere viscido, per fortuna non ero in casa.
Quando tornarono anche gli altri cenammo e poi andai subito a letto, ero davvero stanca.
Vedere Jimin con quella mi ha parecchio infastidito, ma non ne capisco il motivo.
Mentre stavo per seppellirmi sotto le coperte il mio telefono vibrò.
Hoseok - Ci sei?
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