Il giorno dopo ricevetti altri messaggi da Hoseok, tentò persino di parlarmi durante l'ora di pranzo, io non lo guardai nemmeno, ero certa che non ci sarei mai più tornata insieme.
Tornai a casa dopo l'ultima lezione, mi distesi sul divano e presi il telecomando iniziando a fare zapping, quando si avvicinarono Haneul e Nam.
'Alzati da quel divano e vieni a fare shopping con noi!' disse Haneul con tono duro. Non ho la minima intenzione di muovermi da casa oggi, voglio solo poltrire sul divano.
'No, sono troppo stanca per abbandonare il mio amato divano.'
'Sei la campionessa dei pigroni!' Aggiunse Nam ridendo, Haneul mise il broncio e uscirono senza replicare, per fortuna.
Jimin non era ancora tornato, quindi la casa era solo per me.
So che è strano, ma amo stare da sola a bearmi del dolce far niente.
Per un'oretta stesi tranquilla a guardare una puntata di un drama che amo, Weightlifting Fairy Kim Bok Joo, poi Jimin tornò a casa e fine della pacchia.
'Non puoi monopolizzare il divano.' disse guardandomi.
Ero completamente distesa, occupando tutto lo spazio, sotto due belle coperte.
Sbuffando mi misi a sedere e lui si sedette accanto a me.
'Allora, cosa guardiamo?' disse fissando la TV.
'Io sto già guardando questo drama e non ho intenzione di smettere.'
'Va bene, miss simpatia, lo guarderò con te allora.'
Si alzò e prese qualche snack, quando tornò si mise comodo e tirò su se una parte delle coperte che avevo addosso.
Misi play e continuai a guardare il drama insieme a Jimin, che per tutto il tempo non fece altro che lamentarsi.
'È impossibile che una ragazza possa sollevare tutto quel peso!'
'Dai, lui le fa da cagnolino, dov'è la sua virilità?'
'Qui l'uomo sembra lei.'
Quando l'episodio finì gli diedi un colpo sul braccio, non troppo forte.
'Ahi! Perché l'hai fatto?' Disse fingendosi stupito.
'Non sei stato zitto un secondo!' dissi irritata. Lui si rigirò verso la tv e non rispose. Impossibile, Jimin che non replica? 'Cosa succede?' chiesi.
'Niente.' rispose freddo.
'Qualcosa deve succedere per forza, non hai replicato e non mi hai insultata! Forza, parla.' Continuò a stare in silenzio ed io ad insistere finché non si decise ad aprire bocca.
'I miei mi hanno tagliato i fondi e quindi mi sono dovuto cercare un lavoro, non ho mai lavorato in vita mia!' disse seccato.
Ah, questo è il problema? Suppongo allora che la sua famiglia sia benestante. Durante il liceo io ho fatto molti lavoretti, come cameriera o commessa in qualche negozio della mia città, non che ne avessi bisogno, ma mi è sempre piaciuto essere indipendente, è proprio con quei soldi, che ho messo da parte, che mi mantengo qui.
'Lavorare non è proprio la fine del mondo.' dissi 'La fai facile tu.' sussurrò
'Dov'è che lavorerai?' chiesi.
'In un pub poco fuori dal campus..' disse mentre si alzava. 'Vado a fare una doccia.'
Io ne approfittai per andare a prendere i miei libri e iniziai a studiare per il giorno seguente. Feci tutto in poco tempo, finché non arrivai all'algebra, ho sempre avuto problemi con questa materia.
Chiusi il libro e lo lanciai da qualche parte. 'Ahi! Oggi vuoi uccidermi?' urlò Jimin. Ops..
Mi scusai e lui si sedette vicino a me riportandomi il libro.
Aveva ancora i capelli umidi, gli stavano da Dio.
"Ma cosa diamine sto pensando?"
'Algebra?' Disse riportandomi alla realtà. 'Io sono bravissimo in algebra.'
'Davvero?' dissi con tono speranzoso.
'Certo!' Rispose con sufficienza.
'Allora aiutami ti prego.' Dissi cercando di fare una faccia più dolce possibile.
'Sei una rompiscatole.'
'Aw quindi mi aiuterai???' dissi con ancora quell'espressione sul viso.
'S-si.' Per fortuna ha ceduto subito, altrimenti sarei dovuta passare alle maniere forti.
Iniziò a spiegarmi i primi esercizi, io proprio non ci capivo niente, per me l'algebra è una lingua a parte, e il fatto che io la consideri inutile come materia non aiuta affatto. Riuscì a fare i primi tre esercizi, con il suo aiuto, ma me ne mancavano ancora due.
'Questi li fai da sola.' Disse stiracchiandosi sulla sedia.
Sbuffai e provai a farli, per fortuna con un po' di difficoltà, e qualche sgridata da parte di Jimin, li finì in venti minuti circa. Sentì il suo stomaco brontolare.
'Ho fame e il minimo che tu possa fare è offrirmi la cena.'
Ecco, sapevo avesse secondi fini, che antipatico!
'D'accordo, dove vuoi andare?' dissi cercando di non insultarlo.
Sorrise, si alzò e mi fece cenno di seguirlo. Scendemmo al parcheggio,
cominciò a camminare verso una moto..-
Aspetta, una moto? Non ci salirò mai.
Tirò fuori le chiavi e mi porse un casco.
'Sei fuori? Io non ci salgo su questa cosa.' 'O così o a piedi, e sono più di dieci km.' rispose ammiccando.
Fantastico.
Con un po' di insicurezza presi il casco che mi stava porgendo e lo misi.
Salì e cercai un posto da cui tenermi.
'È una moto, Jiwoo, puoi tenerti solo da me.'
Fantastico anche questo.
Strinsi le braccia intorno ai suoi fianchi, e partì sfrecciando.
Durante il tragitto infranse almeno 10 volte il limite di velocità, e rispettò si e no due semafori.
Una volta arrivati parcheggiò la moto vicino al marciapiede e scendemmo.
'Volevi uccidermi?' urlai, forse un po' troppo forte dato che le persone intorno a noi iniziarono a guardarci.
'Se questo serve a farti smettere di lamentarti, si. Adesso entriamo.'
Entrammo in una specie di trattoria, era pieno di famiglie con bambini, e io non li amo particolarmente, specialmente se sono rumorosi. Ci sedemmo ad un tavolo e dopo aver sfogliato i menù ci si avvicinò una signora di mezz'età con la divisa azzurra.
'Ciao Jimin, cosa vi porto?' disse con un sorriso dolce.
'Salve Nam Hee, per me il solito, e tu?' Disse spostando il suo sguardo dalla signora a me.
'Quello che prende lui.' Dissi rivolgendomi alla signora.
A quanto pare lui è di casa qui.
Questo posto mi piace, lo stile anni '50, le divise delle cameriere.. è tutto molto vintage.
La cameriera ci sorrise ancora una volta e dopo aver preso i menù se ne andò.
'Non hai idea di cosa hai ordinato.' Disse Jimin ridendo 'Illuminami.' risposi.
'È un triplo hamburger con salsa piccante, patatine e coca.'
Okay, adesso sono preoccupata, io non riesco proprio a mangiarlo il cibo piccante, ma cosa potevo aspettarmi da un tipo come lui?
Il nostro ordine arrivò, il panino era enorme.Feci una faccia tanto sbalordita che Jimin iniziò a ridere come un matto, contagiando anche me.
Lui addentò il suo panino come se fosse la cosa più normale del mondo, ed io cercai, per quanto possibile, di fare lo stesso.
Dopo qualche morso notai che mi stava fissando.
'Cosa c'è?' chiesi.
'Sei sporca.' rispose serio.
'Dove?' dissi agitandomi leggermente, che imbarazzo!
'Qui.' Disse allungando un dito pulendomi il labbro superiore.
Un pò imbarazzata lo ringraziai e continuammo a mangiare.
Una volta finito tornammo a casa, il tragitto del ritorno fu silenzioso.
Quando arrivammo ci rintanammo tutti e due nelle nostre camere.
Mentre mi struccavo il cellulare suonò due volte.
Stranamente uno dei due messaggi era su Instagram.
MinSuga - Ehi Jiwoo, ti scrivo qui perché non ho il tuo numero, ti andrebbe di fare colazione insieme domani?😘
Era di Yoongi.
L'altro giorno sono stata bene in sua compagnia così risposi accettando e ci mettemmo d'accordo.
L'altro era un messaggio normale.
'Non sono stato male in tua compagnia stasera..'
Jimin.
Questo sarebbe il suo modo per dire che è stato bene con me?
È davvero strano questo ragazzo.Ricordatevi di lasciare una ⭐️
xx