1. PROLOGO

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Scivolarono facilmente sulla pelle gli stretti guanti in lattice, e l'elastico dei bordi scoccò sonoramente su entrambi i polsi delle mani. Adoperò la solita mascherina di tessuto asettico ed il sottile ma resistente camice verde, lo stesso utilizzato ogni qualvolta si apprestava a fare il proprio lavoro, e quindi fu pronto per cominciare.
Il pulsante del registratore venne premuto e la voce si accese: <<ora del decesso: due e trentaquattro del mattino. Data della morte: ventiquattro Ottobre duemilasedici.>>
Il medico, dai capelli rossi dalle sfumature arance, si spostò lentamente osservando scrupolosamente il perimetro del ripiano metallico, sul quale una salma, ormai fredda, presentava la consueta rigidità compagna della morte.
<<Sono il medico Michele Gregorio De Genova, e oggi: ventiquattro ottobre, dello stesso anno, alle ore...>> pizzicò il sottile strato sul guanto sinistro, alzandolo e scorgendo l'ora scandita dall'orologio da polso; un regalo, quello, della sua fidanzata Camilla. <<...sette e quaranta. Il soggetto è morto per cause sconosciute dopo una delirante agonia durata settantaquattro ore, a seguito di uno scontro avvenuto tra Oscuri e Templari. Il capitano Cristian Amato ha trasportare personalmente l'Oscuro ai nostri laboratori, ma purtroppo non è stato in grado di fornirci un resoconto degli avvenimenti e soprattutto il perché il soggetto versasse in quelle condizioni.>> Recuperò un bisturi dalla lama affilata sul ripiano adiacente, lo utilizzò solo come leva per poter scansare i lembi di pelle aperti sul petto. Era stato proprio lui a delineare quei tagli; esattamente nello stesso punto e con uguale precisione di ogni ordinaria autopsia. <<Il soggetto, di sesso maschile e di età incerta, si presuppone essere un Oscuro di secondo livello.>> Utilizzò nuovamente lo strumento in acciaio chirurgico per divaricare la bocca. Solo pochi centimetri gli furono concessi, il rigor mortis era cominciato e i muscoli si sarebbero quasi pietrificati da lì a breve.

<<Dalle precedenti analisi, tra le quali: raggi X, esame chirurgico ed ematico, dichiaro con certezza che l'Oscuro appartenesse alla specie dei segugi. Sono state riscontrate lunghe e possenti radici, impiantate in profondità nelle gengive, corrispondenti ai quattro canini. Nonostante le intere arcate, superiori ed inferiori, fossero estremamente sviluppate, posso essere certo che non si trattasse di un cento denti, in quanto possedeva un normale, e non superiore, numero di denti. Né si trattava di un corazzato; infatti anche lo scheletro si presentava pressoché normale, mancante del consueto secondo strato calciforme in possesso da questi ultimi.>>
Il leggero lenzuolo di bianco cotone venne abbassato e l'intero corpo fu esposto alla fredda luce dei neon.
<<La pelle appare ricoperta, per il settanta per cento della superficie, da ustioni di terzo e quarto grado. Strano sintomo riscontrato, in quanto questi esseri sono in grado di rigenerarsi in fretta e guarire da lesioni ben più gravi. Ma la cosa ancor più bizzarra è che il corpo non si è disintegrato dopo il decesso come da normale abitudine, ma persiste nel rimanere integro, mostrando tutti i segni comuni appartenenti a qualsiasi essere umano in punto di morte ed oltre.>>

Qualche secondo di silenzio per riorganizzare i pensieri e quindi proseguì: <<le ore successive, all'arrivo dell'essere nei laboratori della Sede, sono state condotte in totale agonia, senza che però questo mostrasse un ovvio motivo imputabile alle sofferenze.
Seppur io abbia tentato di comunicare con esso, il soggetto si è dimostrato reticente, non per volere ma per induzione, trovandosi in uno stato di incoscienza attiva paragonabile ad uno stato di trance.
Nessun discorso sensato è fuoriuscito dalle sue labbra, ma solo un'unica parola ricorrente: brucia; riferitasi evidentemente alla propria condizione, giustificata appunto dalle frequenti ustioni riportate.
Organi nella norma. Purtroppo non è stata effettuata una biopsia cerebrale in punto di morte, in quando questa è sopraggiunta all'improvviso e senza un'ovvia giustificazione, né è stato possibile eseguire un più utile elettroencefalogramma. Dunque, non si è potuto stabilire se le regioni del cervello fossero normalmente e interamente funzionanti o parte di esse fossero dormienti: condizione caratterizzante di un Oscuro.
Dubitavo che le bruciature riportate fossero la causa del decesso; un Oscuro non cessa di vivere per delle ustioni, ma mi trovo costretto ad imputare proprio a queste la causa della morte, ritrovandovi quindi in una situazione anomala dai risvolti raramente singolari.>>

Raccolse sulla scrivania poco distante dei fogli custoditi in una busta di plastica trasparente. <<Dalle analisi ematiche effettuate in laboratorio, poche ore dopo il suo arrivo e scarse ore prima della morte, posso riportare dei dati discordanti. I valori sono mutati velocemente nel giro di pochi giorni. Il sangue dell'Oscuro, che inizialmente appariva del tutto concorde con quello della propria razza, e appartenente ad un soggetto sano, col trascorrere del tempo è tramutato rapidamente, mostrando un comportamento anomalo.
Tracce di DNA differente sono stati riscontrati durante le analisi in laboratorio, tra i quali anche lo spettro di potere di una ninfa; e per la precisione, quello della ninfa: Megan Viola; presumibilmente a causa di un attacco subito a spese di quest'ultima.>>
Si sfiorò il mento ora ricoperto dalla mascherina interamente calata per poter lasciare libere le labbra.
<<Dagli esperimenti condotti solo pochi mesi addietro, il sangue della giovane non presentava nulla di diverso rispetto a quello degli abitanti del Popolo Madre; oggi invece mi trovo costretto a smentire tali esperimenti, in quanto nuove prove dimostrano che la causa della mutazione genetica, apportata a carico del soggetto deceduto, siano dovute, presumibilmente, all'effetto devastante del sangue della ninfa.
Il numero dei globuli rossi, appartenenti all'Oscuro, è diminuito drasticamente dall'arrivo fino al momento del decesso, persino l'apporto piastrinico è calato di parecchio: probabile causa, questa, della mancata rigenerazione dei tessuti lesionati.>>
Sorrise soprappensiero, rileggendo i dati riportati sul foglio. <<Si prospetta una nuova strada di fronte a noi. Una strabiliante scoperta è forse stata fatta oggi nei laboratori della Sede. Un probabile abbozzo di vaccino contro il virus vampiricus può essere stato individuato. Nuovi studi proveranno se questo potrà essere utilizzato per trattare in forma non mortale un individuo affetto dallo stesso virus.>>
Adagiò nuovamente i fogli sul piano e coprì cautamente il corpo pallido.
<<Fine della registrazione e termine dell'autopsia del soggetto due uno quattro cinque sei otto. Ore: otto e zero due dello stesso giorno.>>

Sweet Lie - Il Principe OscuroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora