33. TI RIVELO IL MIO CUORE

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Titolo ingannatore, ve lo dico per non farvi illudere, (non voglio portarmi dietro sentenze di morte 😂) NON MI STO RIFERENDO A CRISTIAN E MEGAN!

Camminavamo per i corridoi della Sede, quando una voce dolce e squillante richiamò la ninfa.
<<Megan.>>
Entrambi si voltarono, assistendo alla leggiadra corsetta della principessa elfica.
<<Ciao Astrid>> la salutò cordialmente Megan. Esaminò il corpo sottile. Indossava un semplice jeans ed un maglioncino di lana grigio chiaro. Un abbigliamento banale, ma neppure il più cieco fra gli uomini non si sarebbe voltato nell'ammirare la grazia di tanto splendore. Megan accusò una spina spingere nel petto. L'invidia, nel pensare come la giovane Elfo sarebbe riuscita a conquistare Jack con pochi sguardi, la tormentò in quei pochi secondi.

<<Posso parlarti?>> domandò la bionda lanciando di sfuggita uno sguardo interrogativo al Primo Custode alla ricerca dell'approvazione.
<<Fate pure>> acconsentì Cristian, <<dove sono diretto non è luogo adatto a lei.>> Poi spostò completamente l'attenzione sulla ninfa. <<Ci rivediamo qui tra un paio d'ore. Non uscire assolutamente dalla Sede.>>
<<Come se potessi>> bofonchiò Megan seguendo la camminata decisa del ragazzo che si allontanava lungo il corridoio.

Incrociò le braccia al petto e puntò lo sguardo fermo in quello speranzoso di amicizia di Astrid. Quest'ultima accennò un debole sorriso e poi disse: <<sapevo di già che sarebbe stato difficile conquistarti, ma credimi, io e te diventeremo ottime amiche.>>
"Ne dubito", si disse la ninfa. <<Ti ascolto. Cosa volevi dirmi?>> disse poi alla fanciulla.
<<Volevo parlare di Jack>> temporeggiò per soppesare la reazione dall'altra, poi continuò: <<non so se lo sai, ma è andato da...>>
<<Certo che lo so>> la interruppe Megan. "Se pensa di sapere più cose di me riguardanti Jack, si sbaglia di grosso".
<<Mi ha telefonato questa mattina>> rivelò la principessa.
E il colpo al cuore quasi fece rumore. Megan calò gli occhi seguendo le fughe del pavimento di marmo.
<<L'ho convito nel tornare. Ma penso che le mie suppliche siano servite a ben poco, sicuramente aveva già intenzione di farlo. Presto tornerà a casa, forse addirittura questa notte. Vuole assolutamente parlare con te.>>
Allora gli occhi scattarono verso l'altro, Megan fissò la ragazza dai capelli dorati, pregandola silenziosamente di continuare.

<<Meg, non so se lo sai, ma durante tutto il periodo della convalescenza io gli sono stata molto vicina.>>
<<No... non lo sapevo...>> sussurrò la ninfa, accusando il pugno del rimorso colpirla allo stomaco, per quelle assenze vigliacche. Percepì anche gratitudine nei confronti di Astrid, e quando i suoi occhi si posarono sul dolce viso della principessa, una nuova consapevolezza iniziò a farsi largo in lei. <<Tu lo ami>> disse, stupendosi da sola della scoperta.
Annuì una sola volta, poi la ragazza, con le guance arrossate, confessò: <<sì, lo amo, è vero, ma finquando tu non lo lascerai andare, lui non si accorgerà mai di me.>>
<<Ma io... io non lo tengo mica al guinzaglio>> affermò stizzita.
<<Non intendevo questo; però Megan, devi pure ammettere che non sei stata molto chiara con lui; anzi, non lo sei stata neppure con te stessa. Basta notare quanto risentimento hai mostrato nei nostri confronti, di fronte al bacio dell'altra sera, per poi far presto a dimenticare e perderti tra le braccia di Cristian. Chiarisci i tuoi sentimenti. Tieni ancora a Jack, o è Cristian che vuoi?>> domandò Astrid. Ma non le lasciò il tempo per rispondere. <<Penso che tu non ne sia stata messa al corrente, ma alcuni Elfi possiedono delle capacità speciali.>>
Megan fece di no col capo. In effetti non ne sapeva nulla, ma ciò non la stupì. Aveva di già immaginato che gli Elfi, appartenendo ad una razza speciale, fossero esseri capaci di regalare continue sorprese.

<<Bene, allora ti rivelerò che sia io che mio fratello siamo i fortunati possessori. Adrian è in grado di mitigare gli umori delle persone a lui vicine, diciamo che rende più piacevoli alcune situazioni.>>
"Ecco perché con lui mi sono sempre trovata a mio agio".
<<Io invece sono capace di percepire ciò che le persone provano.>>
<<In pratica come le ninfe più anziane?>> domandò Megan.
<<Mmm... più o meno sì, ma è leggermente diverso. Come posso spiegarti>> si grattò il capo alla ricerca del modo migliore. <<Diciamo così: io riesco a cogliere le emozioni presenti e pure i sentimenti a lungo termine.>>
Megan sollevò un sopracciglio. Non ne era tanto convinta. La cosa la straniva parecchio, soprattutto la parte che riguardava il futuro. <<Dunque tu riusciresti ad indovinare di chi io mi innamorerò?!>> domandò scettica.
<<Beh non funziona proprio così. Dovrei riuscire a visualizzare i sentimenti di entrambe le persone interessate, solo così potrei dire che i due sono affini e potrebbero condividere un amore futuro. È più difficile di come te l'ho presentato. In realtà mi appare tutto in maniera astratta, sono io che poi devo intuire i giusti collegamenti. Comunque non mi riesce con tutte le persone, ma solo con quelle affini a me. E tu sei una di quelle.>>

<<Io... dunque, io sarei affine a te?!>> chiese Megan, incredula. Trattenne la risata, non voleva sembrare sgarbata, ma la cosa la divertiva parecchio.
<<Ma certo! Perciò ti dicevo che diventeremo ottime amiche. E di questo ne sono certa, anzi, più che certa! Ma ora non divaghiamo, sarà il tempo a darmi ragione e a te torto>> un sorriso birichino apparve sulle belle labbra rosso ciliegia. <<Lo so che mi detesti ora.>>
E Megan, colta in flagrante, si sentì attraversare dal calore della vergogna, ma non appena accennò una parole per discolparsi, la principessa Elfo l'anticipò spiegando: <<ti avevo detto che riesco a percepire le emozioni delle persone a me affini, le tue in modo particolare... ma tranquilla, entro la fine di questo giorno mi odierai un po' meno e mi vorrai bene un tantino di più. Stavamo parlando di Jack. Io so cosa prova lui per me, e quale sentimento invece lo lega a te. Lui crede ancora di amarti, ma non è più così.>>
Nuovamente il ritmo del cuore della ninfa subì una battuta d'arresto.
"Perché ti stupisce tanto, Megan? Non dovrebbe più importarmi. Eppure... fa male" constatò affranta.

<<Lui è legato al passato, ma da qualche mese ormai non è più lo stesso. Te ne sarai accorta anche tu del forte cambiamento, vero? Avrai notato il nuovo Jack che si è risvegliato dopo il coma?>>
E Megan corrugò la fronte e si morse il labbro. Si era accorta di qualcosa di diverso, ma aveva sperato in un temporaneo stato di passaggio; forse un effetto indesiderato dovuto allo shock della morte scampata. Con la speranza di ritrovare al suo fianco l'amico di sempre, aveva finito per chiudere gli occhi, non accorgendosi del nuovo ragazzo appena nato.

<<Jack non è più lo stesso>> la informò Astrid. <<Ne ho parlato con Amatis, sua nonna>>
<<Sì, so chi è>> puntualizzò Megan, per far capire quanto lei conoscesse più di altri della vita del Templare, ma in realtà era solo un modo per nascondere le proprie colpe; non c'era stata quando il suo amico aveva avuto bisogno di lei, una volta risvegliatosi dal coma. Non l'aveva consolato le notti in cui il giovane si risvegliava da un incubo, assalito dalla paura di diventare un Oscuro.
Astrid invece sì.
<<Ma certo che lo sai,>> disse la principessa, <<queste puntualizzazione mi occorrono per ricordare le varie parentele>> alzò le spalle sorridendo. Poi il volto si rispense e la solita preoccupazione tornò a colorare le parole. <<Jack è stato salvato dal sangue di un Oscuro. Dio ringrazi Cristian per quello che ha fatto, perché senza di lui, ora Jack sarebbe morto, ma in un certo senso è come se lo fosse davvero. Almeno una parte di lui>> sospirò. <<Avrei tanto voluto conoscerlo meglio prima di tutto questo. Jessica mi racconta spesso di com'era. Mi dice dei vari cambiamenti notati, ed io... ti prego, non mi giudicare per questo, ma sono contenta di quello che è ora>> abbassò il volto vergognandosi profondamente. <<Sono convinta che se non lo fosse, io non avrei nessuna possibilità contro di te.>>

Sweet Lie - Il Principe OscuroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora