4. TI PRESENTO CRISTIAN

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<<Bene donzelle, siamo giunte a destinazione!>> esordì Jessica una volta raggiunto il portone d'ingresso. <<Mi raccomando: dritte a letto!>> scherzò la rossa.
<<Grazie per la bellissima serata>> disse sinceramente Amanda, <<mi ha fatto davvero piacere rivederti Jes, e sono molto contenta di aver fatto la tua conoscenza Melly.>>
<<Il piacere è tutto mio.>>
Amanda si lasciò andare ad uno sbadiglio a pieni polmoni. <<A quanto pare la stanchezza mi sta sbranando... notte notte ragazze, a domani.>>
Non appena la giovane scese dall'auto, Jessica richiamò Megan tirandola per la manica del cappotto impedendole di fare lo stesso.
<<Meg>> le indirizzò uno sguardo serio <<la casa, anche se non dall'interno, è protetta all'esterno dalla cenere antivampiricus e da decine e decine di Templari ed Elfi, lo sai questo vero?>> sussurrò e la ninfa annuì più volte indirizzandole un sorriso rassicurante. In realtà la sicurezza albergava poco la sua convinzione, ma non l'avrebbe dato a vedere. Pur di riavere la sua vecchia vita indietro, anche solo per pochi giorni, avrebbe sopportato la paura.

Le due Templari attesero fino a quando il portone non si chiuse definitivamente alle spalle di Megan e quindi schizzarono via; quella notte non sarebbe stato un loro dovere sorvegliare la casa, c'erano già dozzine di sentinelle sui tetti e dietro ogni angolo, nascosti dal nero mantello della notte.
<<Roma è magica Megan! Ahimè devo riconoscere quanto tu abbia fatto bene a seguire i Bennet fin qui... anche se mi manchi parecchio.>>
<<Anche tu manchi tanto Amy. Comunque non è tutto oro ciò che luccica...>> confessò la ninfa mordendosi un labbro. Il desiderio di confidarsi era forte, ma non avrebbe mai commesso quell'errore, sapeva che i Templari non l'avrebbero mai accettato; l'unico risultato ovvio sarebbe stato il conseguente uso dello Sweet Lie, il composto capace di cancellare la memoria a breve termine.

<<Sarà, a me sembra che te la passi piuttosto bene, basta vedere questa ca...>>
Amanda tacque all'istante. Megan, che per tutto il tragitto lungo i due piani di scale era rimasta alle spalle dell'amica, si accorse solo in un secondo momento del perché di quell'improvviso silenzio. Poggiato distrattamente alla massiccia porta dell'appartamento, un marmoreo corpo slanciato. Il ciuffo di capelli ricadeva con falsa ingenuità sul profilo perfetto, incorniciando quei lineamenti che più volte Megan aveva accarezzato col più sfacciato tocco della fantasia.
Sentendole arrivare Cristian si voltò nella stessa direzione e la ninfa comprese bene perché quel mezzo sorriso impudente e la profondità affascinante di iridi nere fosse riuscita a stroncare il respiro nel petto dell'amica. Purtroppo, nonostante abbondante tempo fosse trascorso, il Templare continuava a farle lo stesso effetto, anzi, addirittura la stretta al cuore si era intensificata col passare dei mesi ed ora non era più succube solo del fascino, ma anche di quello strano e folle sentimento che i libri definivano col sostantivo d'amore.
Percepì distintamente il cuore saltare un battito; non lo vedeva da giorni e quella sua comparsa inaspettata non andava a vantaggio del proposito di allontanarlo dalla propria mente.
<<Amanda lui è Cristian... Cristian, lei è Amanda, la mia migliore amica>> li presentò. Accentuò la cadenza sull'ultima frase con fare minaccioso; non avrebbe giocato anche con lei come era solito fare con tutte le ragazze che incontrava.
<<Bene, Amanda, o meglio: migliore amica,>> aveva colto la minaccia e col solito sorrisetto beffardo allungò una mano, la quale venne accolta con titubanza dall'ammutolita ragazza. <<Lieto di fare la tua conoscenza>> continuò lui.
Per sopperire al prolungato silenzio, ci pensò Megan a prendere parola: <<Cristian, che piacere vederti...>> commentò con acido sarcasmo, <<non capisco perché tu ci abbia aspettate fuori, in fondo la casa è tua. Se avessi voluto saresti potuto entrare... anche se noi siamo stanchissime,>> puntualizzò con la speranza di farlo desistere, <<infatti stavamo appunto dicendo che saremmo andando a letto al più presto.>>
<<Meg!>> la rimproverò accigliata Amanda; a quanto pareva il nodo alla lingua si era sciolto in un baleno. <<Da quando in qua sei così sgarbata? Cristian se vuole può restare anche tutta la notte, dopotutto, come hai appunto puntualizzato tu, l'appartamento è suo e può farci quello che vuole, noi siamo sue ospiti e come minimo possiamo invitarlo ad entrare.>> Poi stravolse i lineamenti e un gigantesco sorriso da ebete si impossessò della piccola bocca a cuore. <<Aspettavo così tanto di fare la tua conoscenza, pensavo di incontrarti in pizzeria... Meg mi ha così tanto parlato di te...>>

Sweet Lie - Il Principe OscuroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora